Monai a COMPA Bologna a convegno su giovani e bullismo
(ACON) Trieste, 09 nov - COM/AB - Sono stati presentai al COMPA
di Bologna, la fiera della comunicazione della pubblica e dei
servizi al cittadino, dal presidente del Corecom FVG Franco Del
Campo, i risultati della ricerca sul tema "Giovani e bullismo,
tra esibizionismo mediatico, violenza, paura e ricerca
dell'identità", realizzata all'interno dell'osservatorio su
giovani e media del Corecom e con la collaborazione dell'SWG, per
indagare sul fenomeno.
Un giovane su due ha subito forme di violenza da parte di
compagni di scuola (44%) o ha assistito a fenomeni di bullismo
(40%). Le offese che provocano maggiore sofferenza sono quelle
relative al proprio aspetto fisico (46%) e alla propria
reputazione (32%), mentre ridotto, ma non troppo, il bullismo
caratterizzato da motivi etnici e/o religiosi (12%). Il luogo più
a rischio per chi teme di essere vittima del bullismo è
soprattutto la scuola (45%), seguono i locali pubblici e di
aggregazione giovanile (26%), come bar e discoteche. Nonostante
tutto emerge un generalizzato rifiuto etico nei confronti del
bullismo, che diventa più odioso quando rivolto contro i più
deboli, come i disabili (65%).
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Monai,
intervenuto al convegno, ha evidenziato come, al di là degli
episodi estremi come quello successo recentemente in Finlandia,
il bullismo sia conseguenza anche della mancanza di punti di
riferimento e di valori stabili, nel caotico succedersi di
modelli di riferimento proposti dai media che possono creare
problemi di identità soprattutto tra gli adolescenti.
Anche le istituzioni, secondo Monai, possono assolvere a un ruolo
attivo di contrasto a fenomeni di violenza giovanile. In Friuli
Venezia Giulia, in particolare, le dimensioni dei centri urbani
sono contenute e i comuni e il volontariato possono svolgere un
ruolo fondamentale per lo stimolo alla partecipazione attiva dei
giovani alla vita sociale. Vanno ricordate, in proposito, le
iniziative quali l'istituzione dei consigli comunali dei ragazzi,
l'incentivo dato alla creazione di spazi di aggregazione
giovanile, senza dimenticare l'importanza rivestita in questo
ambito, dalle parrocchie.
Il vicepresidente Monai ha inoltre ricordato l'accordo siglato la
settimana scorsa tra lo Stato e la nostra Regione, che prevede
l'erogazione di 8 milioni di euro, nel triennio, a favore di vari
progetti anche per la cooperazione tra i giovani di Paesi
confinanti attraverso la partecipazione a iniziative culturali e
teatrali. Ulteriore iniziativa avviata dalla Regione è stata
l'istituzione del Servizio civile solidale (legge regionale
11/07) per incentivare i ragazzi in età compresa tra i 16 e i 18
anni a impegnarsi in attività socialmente utili, concentrate nei
mesi estivi o distribuite lungo tutto il corso dell'anno.
Monai ha concluso sottolineando la necessità che l'informazione
dei media sul mondo giovanile si soffermi anche sulle realtà
scolastiche sane e sulle comunità di studenti impegnati - ve ne
sono tante - che possono fungere da traino e da esempio per
contrastare dall'interno del mondo scolastico i fenomeni di
marginalizzazione che, spesso, sfociano proprio nel bullismo.