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Monai a COMPA Bologna a convegno su giovani e bullismo

09.11.2007
11:19
(ACON) Trieste, 09 nov - COM/AB - Sono stati presentai al COMPA di Bologna, la fiera della comunicazione della pubblica e dei servizi al cittadino, dal presidente del Corecom FVG Franco Del Campo, i risultati della ricerca sul tema "Giovani e bullismo, tra esibizionismo mediatico, violenza, paura e ricerca dell'identità", realizzata all'interno dell'osservatorio su giovani e media del Corecom e con la collaborazione dell'SWG, per indagare sul fenomeno.

Un giovane su due ha subito forme di violenza da parte di compagni di scuola (44%) o ha assistito a fenomeni di bullismo (40%). Le offese che provocano maggiore sofferenza sono quelle relative al proprio aspetto fisico (46%) e alla propria reputazione (32%), mentre ridotto, ma non troppo, il bullismo caratterizzato da motivi etnici e/o religiosi (12%). Il luogo più a rischio per chi teme di essere vittima del bullismo è soprattutto la scuola (45%), seguono i locali pubblici e di aggregazione giovanile (26%), come bar e discoteche. Nonostante tutto emerge un generalizzato rifiuto etico nei confronti del bullismo, che diventa più odioso quando rivolto contro i più deboli, come i disabili (65%).

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Monai, intervenuto al convegno, ha evidenziato come, al di là degli episodi estremi come quello successo recentemente in Finlandia, il bullismo sia conseguenza anche della mancanza di punti di riferimento e di valori stabili, nel caotico succedersi di modelli di riferimento proposti dai media che possono creare problemi di identità soprattutto tra gli adolescenti.

Anche le istituzioni, secondo Monai, possono assolvere a un ruolo attivo di contrasto a fenomeni di violenza giovanile. In Friuli Venezia Giulia, in particolare, le dimensioni dei centri urbani sono contenute e i comuni e il volontariato possono svolgere un ruolo fondamentale per lo stimolo alla partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale. Vanno ricordate, in proposito, le iniziative quali l'istituzione dei consigli comunali dei ragazzi, l'incentivo dato alla creazione di spazi di aggregazione giovanile, senza dimenticare l'importanza rivestita in questo ambito, dalle parrocchie.

Il vicepresidente Monai ha inoltre ricordato l'accordo siglato la settimana scorsa tra lo Stato e la nostra Regione, che prevede l'erogazione di 8 milioni di euro, nel triennio, a favore di vari progetti anche per la cooperazione tra i giovani di Paesi confinanti attraverso la partecipazione a iniziative culturali e teatrali. Ulteriore iniziativa avviata dalla Regione è stata l'istituzione del Servizio civile solidale (legge regionale 11/07) per incentivare i ragazzi in età compresa tra i 16 e i 18 anni a impegnarsi in attività socialmente utili, concentrate nei mesi estivi o distribuite lungo tutto il corso dell'anno.

Monai ha concluso sottolineando la necessità che l'informazione dei media sul mondo giovanile si soffermi anche sulle realtà scolastiche sane e sulle comunità di studenti impegnati - ve ne sono tante - che possono fungere da traino e da esempio per contrastare dall'interno del mondo scolastico i fenomeni di marginalizzazione che, spesso, sfociano proprio nel bullismo.