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III Comm: illustrato ddl riassetto Servizio sanitario (1)

19.11.2007
16:50
(ACON) Trieste, 19 nov - ET - La III Commissione consiliare, presidente Nevio Alzetta (DS-PD), ha sentito l'illustrazione dell'assessore alla sanità, Ezio Beltrame, del disegno di legge sulla revisione dell'assetto istituzionale ed organizzativo del Servizio sanitario regionale e altre norma in materia di sanità.

Il provvedimento tratta, sostanzialmente, della ridefinizione - con scopi di razionalizzazione e miglioramento del governo del sistema sanitario regionale e della sua efficacia - dell'assetto istituzionale delle aziende sanitarie territoriali.

La questione viene affrontata agli articoli 2 e 3 (su un totale di 20), dove si prevedono tre nuove Aziende. La numero 1 comprende i territori delle province di Trieste e Gorizia, la numero 2 quelli della provincia di Udine, la 3 i territori del Pordenonese. La loro costituzione sarebbe disposta dopo il 31 dicembre del 2008, previa fase preparatoria da definire nel dettaglio dalla Giunta.

All'articolo 4 si predispone la ricognizione della rete ospedaliera e l'incorporazione dell'Istituto di medicina fisica e di riabilitazione "Gervasutta" nell'Azienda ospedaliero universitaria "S. Maria della Misericordia".

L'articolo 5 definisce tre Aree vaste che combaciano con i territori delle tre nuove Aziende sanitarie. L'articolo 6 prevede l'adeguamento al nuovo assetto degli organismi di partecipazione degli enti locali.

Una novità all'articolo 7, dove viene data la possibilità di istituire delle Unità di assistenza primaria - modalità organizzative del distretto sanitario. L'obiettivo è la continuità nell'assistenza primaria, rafforzare le attività distrettuali e aumentare la sinergia con i medici di famiglia.

All'articolo 8 si ridisciplina il collegio di direzione degli enti del Servizio sanitario regionale, al 9 si apre la possibilità di costituire tra Regione e università, fondazioni per la promozione della ricerca e formazione, mentre agli articoli 11, 12 e 13 si parla di una camera di conciliazione.

Dedicato interamente a atti per ridurre i tempi d'attesa, l'articolo 14 prevede il divieto di interrompere le attività di prenotazione di prestazioni sanitarie ambulatoriali o di ricovero programmato. Sarà di competenza delle Aziende stabilire i volumi di attività da erogare, anche nella libera professione. Le agende dei professionisti saranno inserite nel centro unico di prenotazione e carenze nell'attività istituzionale comporteranno l'automatica sospensione o riduzione dell'attività di libero professionista.

L'articolo 15 detta disposizioni per uniformare il Comitato etico, all'articolo 18 la possibilità, per la Giunta, di estendere il periodo di degenza gratuita, al 19 si stabilisce che sarà la Giunta a definire come i cittadini parteciperanno alla gestione del Servizio sanitario regionale.

(segue)