III Comm: illustrato ddl riassetto Servizio sanitario (1)
(ACON) Trieste, 19 nov - ET - La III Commissione consiliare,
presidente Nevio Alzetta (DS-PD), ha sentito l'illustrazione
dell'assessore alla sanità, Ezio Beltrame, del disegno di legge
sulla revisione dell'assetto istituzionale ed organizzativo del
Servizio sanitario regionale e altre norma in materia di sanità.
Il provvedimento tratta, sostanzialmente, della ridefinizione -
con scopi di razionalizzazione e miglioramento del governo del
sistema sanitario regionale e della sua efficacia - dell'assetto
istituzionale delle aziende sanitarie territoriali.
La questione viene affrontata agli articoli 2 e 3 (su un totale
di 20), dove si prevedono tre nuove Aziende. La numero 1
comprende i territori delle province di Trieste e Gorizia, la
numero 2 quelli della provincia di Udine, la 3 i territori del
Pordenonese. La loro costituzione sarebbe disposta dopo il 31
dicembre del 2008, previa fase preparatoria da definire nel
dettaglio dalla Giunta.
All'articolo 4 si predispone la ricognizione della rete
ospedaliera e l'incorporazione dell'Istituto di medicina fisica e
di riabilitazione "Gervasutta" nell'Azienda ospedaliero
universitaria "S. Maria della Misericordia".
L'articolo 5 definisce tre Aree vaste che combaciano con i
territori delle tre nuove Aziende sanitarie. L'articolo 6 prevede
l'adeguamento al nuovo assetto degli organismi di partecipazione
degli enti locali.
Una novità all'articolo 7, dove viene data la possibilità di
istituire delle Unità di assistenza primaria - modalità
organizzative del distretto sanitario. L'obiettivo è la
continuità nell'assistenza primaria, rafforzare le attività
distrettuali e aumentare la sinergia con i medici di famiglia.
All'articolo 8 si ridisciplina il collegio di direzione degli
enti del Servizio sanitario regionale, al 9 si apre la
possibilità di costituire tra Regione e università, fondazioni
per la promozione della ricerca e formazione, mentre agli
articoli 11, 12 e 13 si parla di una camera di conciliazione.
Dedicato interamente a atti per ridurre i tempi d'attesa,
l'articolo 14 prevede il divieto di interrompere le attività di
prenotazione di prestazioni sanitarie ambulatoriali o di ricovero
programmato. Sarà di competenza delle Aziende stabilire i volumi
di attività da erogare, anche nella libera professione. Le agende
dei professionisti saranno inserite nel centro unico di
prenotazione e carenze nell'attività istituzionale comporteranno
l'automatica sospensione o riduzione dell'attività di libero
professionista.
L'articolo 15 detta disposizioni per uniformare il Comitato
etico, all'articolo 18 la possibilità, per la Giunta, di
estendere il periodo di degenza gratuita, al 19 si stabilisce che
sarà la Giunta a definire come i cittadini parteciperanno alla
gestione del Servizio sanitario regionale.
(segue)