CR: respinta mozione opposizioni su patenti di servizio (3)
(ACON) Trieste, 21 nov - DT - E' stata respinta a
maggioranza (con 30 voti contrari e 12 favorevoli) la mozione
delle opposizioni sull'eventuale dotazione della patente di
servizio da assegnare agli autisti.
Nel corso del dibattito, il primo a prendere la parola è stato
Paolo Ciani (AN). C'è un'importante sentenza, ha ricordato, in
cui si afferma come non sia possibile sottoscrivere alcun tipo di
assicurazione salva-punti per gli autisti. E' possibile invece
che l'ente, in questo caso la Regione, richieda alla stessa
assicurazione i danni per il mancato utilizzo del mezzo a
disposizione. Con il centrodestra, ha poi annotato, non vi è mai
stata la richiesta da parte di un assessore di violare il codice
della strada, per questo la mozione presentata dall'opposizione è
doverosa, soprattutto nel rispetto dei cittadini che non
comprendono come ci possa essere una sorta di casta nella casta.
Ma cosa fanno questi assessori che non hanno incarichi politici e
che non sono nemmeno consiglieri regionali, come ha voluto il
presidente Illy, e che a molte manifestazioni regionali non si
vedono mai?, si è domandato Maurizio Salvador dell'UDC. Prima di
questa nona legislatura abbiamo sempre viaggiato tanto per questa
regione e non abbiamo mai avuto problemi.
Per Roberto Asquini (FI) la licenza di violare il codice della
strada esiste soltanto per un caso, e cioè in nome della
sicurezza. Ovvero, nel caso in cui ci fosse un politico
sottoposto a regime di tutela. In casi diversi, non c'è alcun
motivo per consentire questa deroga. Invito tutto coloro che
pensano che l'utilizzo dell'autista sia quasi una necessità a
ricordare che se esistono occasioni in cui il trasporto di
servizio è abituale, è anche vero che la pubblica amministrazione
utilizza le macchine di servizio pure nei casi non necessari.
Perché avete presto questa iniziativa come Giunta? Forse
costringete gli autisti a correre? E' Bruno Di Natale (AN) a
chiederlo alla Giunta. Allora, dato che i mezzi militari e di
polizia sono gli unici a poter superare i limiti di velocità, Di
Natale ha suggerito provocatoriamente che il presidente Illy,
attraverso speciali concessioni, dichiari la legge marziale in
Friuli Venezia Giulia e chieda una dotazione di mezzi militari
appropriati per trasportare gli assessori con, magari, la scorta
armata per sgomberare il traffico.
In replica, la risposta dell'assessore al Personale Gianni Pecol
Cominotto. E' vero, ha dichiarato, che nel corso delle trattative
che hanno concluso l'accordo integrativo aziendale tra
Amministrazione regionale e organizzazioni sindacali da parte di
queste ultime è stata richiesta l'apertura di un tavolo tecnico
affinché si approfondisse l'estensione delle norme che consentono
l'attribuzione di patenti di servizio anche a determinati settori
operativi della regione. Ma il lavoro di quel tavolo tecnico
riguarda semplicemente l'estensione al corpo forestale regionale
di quei medesimi provvedimenti che sono in atto per il corpo
forestale dello Stato, e così pure per la Protezione civile del
Friuli Venezia Giulia sulla scorta di quella nazionale.
Al di fuori di ciò, nessun tavolo tecnico, nessun intervento
dell'assessore, potrebbe pensare di applicare quanto quelle norme
non consentono. Da parte della Giunta, quindi, mai si è pensato
di aprire un tavolo tecnico per meccanismi illegali che vadano al
di là di quanto la legge prescrive, tanto meno per assegnare
patenti salva-punti agli autisti di rappresentanza che, come
ognuno di noi, sono tenuti al rispetto del codice della strada.
Questa è la verità - ha concluso l'assessore - che un evento
mediatico ha trasformato in tutt'altro, in una caccia alla
Regione che intendeva dare la licenza di trasgredire. Le auto blu
servono a massimizzare le funzioni di noi assessori e la mozione
interviene su questioni che mai sono state avviate da un
qualunque provvedimento.
(segue)