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CR: respinta mozione opposizioni su patenti di servizio (3)

21.11.2007
12:45
(ACON) Trieste, 21 nov - DT - E' stata respinta a maggioranza (con 30 voti contrari e 12 favorevoli) la mozione delle opposizioni sull'eventuale dotazione della patente di servizio da assegnare agli autisti.

Nel corso del dibattito, il primo a prendere la parola è stato Paolo Ciani (AN). C'è un'importante sentenza, ha ricordato, in cui si afferma come non sia possibile sottoscrivere alcun tipo di assicurazione salva-punti per gli autisti. E' possibile invece che l'ente, in questo caso la Regione, richieda alla stessa assicurazione i danni per il mancato utilizzo del mezzo a disposizione. Con il centrodestra, ha poi annotato, non vi è mai stata la richiesta da parte di un assessore di violare il codice della strada, per questo la mozione presentata dall'opposizione è doverosa, soprattutto nel rispetto dei cittadini che non comprendono come ci possa essere una sorta di casta nella casta.

Ma cosa fanno questi assessori che non hanno incarichi politici e che non sono nemmeno consiglieri regionali, come ha voluto il presidente Illy, e che a molte manifestazioni regionali non si vedono mai?, si è domandato Maurizio Salvador dell'UDC. Prima di questa nona legislatura abbiamo sempre viaggiato tanto per questa regione e non abbiamo mai avuto problemi.

Per Roberto Asquini (FI) la licenza di violare il codice della strada esiste soltanto per un caso, e cioè in nome della sicurezza. Ovvero, nel caso in cui ci fosse un politico sottoposto a regime di tutela. In casi diversi, non c'è alcun motivo per consentire questa deroga. Invito tutto coloro che pensano che l'utilizzo dell'autista sia quasi una necessità a ricordare che se esistono occasioni in cui il trasporto di servizio è abituale, è anche vero che la pubblica amministrazione utilizza le macchine di servizio pure nei casi non necessari.

Perché avete presto questa iniziativa come Giunta? Forse costringete gli autisti a correre? E' Bruno Di Natale (AN) a chiederlo alla Giunta. Allora, dato che i mezzi militari e di polizia sono gli unici a poter superare i limiti di velocità, Di Natale ha suggerito provocatoriamente che il presidente Illy, attraverso speciali concessioni, dichiari la legge marziale in Friuli Venezia Giulia e chieda una dotazione di mezzi militari appropriati per trasportare gli assessori con, magari, la scorta armata per sgomberare il traffico.

In replica, la risposta dell'assessore al Personale Gianni Pecol Cominotto. E' vero, ha dichiarato, che nel corso delle trattative che hanno concluso l'accordo integrativo aziendale tra Amministrazione regionale e organizzazioni sindacali da parte di queste ultime è stata richiesta l'apertura di un tavolo tecnico affinché si approfondisse l'estensione delle norme che consentono l'attribuzione di patenti di servizio anche a determinati settori operativi della regione. Ma il lavoro di quel tavolo tecnico riguarda semplicemente l'estensione al corpo forestale regionale di quei medesimi provvedimenti che sono in atto per il corpo forestale dello Stato, e così pure per la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia sulla scorta di quella nazionale.

Al di fuori di ciò, nessun tavolo tecnico, nessun intervento dell'assessore, potrebbe pensare di applicare quanto quelle norme non consentono. Da parte della Giunta, quindi, mai si è pensato di aprire un tavolo tecnico per meccanismi illegali che vadano al di là di quanto la legge prescrive, tanto meno per assegnare patenti salva-punti agli autisti di rappresentanza che, come ognuno di noi, sono tenuti al rispetto del codice della strada.

Questa è la verità - ha concluso l'assessore - che un evento mediatico ha trasformato in tutt'altro, in una caccia alla Regione che intendeva dare la licenza di trasgredire. Le auto blu servono a massimizzare le funzioni di noi assessori e la mozione interviene su questioni che mai sono state avviate da un qualunque provvedimento.

(segue)