Bilancio Consiglio regionale: precisazione presidente Tesini
(ACON) Trieste, 23 nov - COM/AB - Sulle dichiarazioni degli
ex-consiglieri regionali Arduini e Bortuzzo in merito al bilancio
del Consiglio regionale, il presidente Alessandro Tesini ha
ritenuto di precisare ulteriormente quanto segue:
1) il bilancio della Regione riporta per il 2003 (anno d'inizio
della legislatura in corso) una posta finanziaria di 24.500.000
euro. Quella del 2007 è di 23.600.000 euro. Quindi, in cinque
anni c'è una riduzione netta di 900 euro;
2) l'aumento dal 2002 al 2003 è dovuto alla spesa straordinaria
per il trattamento di fine mandato dei consiglieri non rieletti;
aspetto che Arduini e Bortuzzo conoscono molto bene. Con il 2004
la spesa si è riallineata al trend normale e il bilancio della
Regione riporta la cifra di 22milioni di euro per il 2004,
23milioni per il 2005, 23milioni600mila dal 2006 ad oggi. La
cifra di 23milioni600mila è prevista fino al 2010, tranne le
spese straordinarie per il trattamento di fine mandato che
riguarderanno il 2008 per un importo presunto di circa 3 milioni
di euro;
3) la differenza tra il bilancio del Consiglio - 25,3 milioni
nel 2006 - e la posta contenuta nel bilancio della Regione - 23,6
milioni - pari a 1,9 milioni di euro, corrisponde ai contributi a
carico dei consiglieri per la maturazione del diritto al
vitalizio, che incrementano la dotazione del bilancio del
Consiglio assegnata dal bilancio della Regione. Tale contributo è
di 2.100 euro al mese per consigliere, una cifra circa doppia
rispetto a quella applicata dalla maggioranza dei Consigli
regionali e dal Parlamento. Inoltre, ai consiglieri regionali è
applicata una trattenuta di 550 euro mensili ad accontonamento
per il trattamento di fine mandato, che nella maggioranza dei
Consigli regionali è invece una spettanza, del tutto o quasi,
aggiuntiva;
4) la competenza dell'Ufficio di Presidenza che presiedo inizia
con l'1 luglio 2003. Non c'è difficoltà al confronto con il
periodo precedente, durante il quale più volte l'Ufficio di
Presidenza in carica ha lamentato la carenza di dotazioni e mezzi
al Consiglio per far fronte alle proprie funzioni. L'aumento di
spesa netto si pone in circa 5 milioni di euro;
5) si può dire, pertanto, che l'aumento dei costi del Consiglio
dalla scorsa alla attuale legislatura che va a finire è del 25%.
Metà, quasi 2,5 milioni di euro, dell'aumento è dovuto
all'aggiornamento del finanziamento non ai partiti, ma ai gruppi
consiliari per i loro costi di organizzazione interna ed il
supporto alla attività istituzionale dei consiglieri regionali.
Un incremento consistente. L'aumento è stato deciso ad inizio
legislatura e adottato con un provvedimento proposto da tutti i
gruppi consiliari all'interno della prima norma di disciplina
della forma di governo introdotta dal nuovo sistema elettorale
per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio
regionale. La motivazione adottata, che ritengo pertinente, fu
che il finanziamento ai gruppi era congelato da molti anni e non
(più) sufficiente a sostenere le nuove e più complesse necessità
di organizzazione dei gruppi;
6) dei restanti 2,5 milioni di costi in più - maturati tra le due
legislature -, un milione di euro è assorbito dagli incrementi
dei costi per le indennità dei consiglieri in carica e i vitalizi
degli ex consiglieri;
7) restano 1,5 milioni di aumenti per il costo di funzionamento
del Consiglio. Tre sono le principali voci di spesa lievitate. La
prima riguarda la semplice manutenzione dei locali, dalla scorsa
all'attuale legislatura raddoppiati negli spazi, a seguito della
ristrutturazione e riorganizzazione della sede del Consiglio
regionale, accresciuto in responsabilità, ruolo e funzioni con la
nuova forma di governo. La seconda voce riguarda l'investimento
in tecnologie, soprattutto quelle informatiche, per dotare uffici
e consiglieri dei necessari supporti al miglioramento della
efficienza e della qualità del lavoro. La terza voce attiene alla
comunicazione istituzionale, necessaria per far conoscere di più
e meglio le attività del Consiglio;
8) questi dati sono riportati con la massima trasparenza in tutti
i siti. E questi dati confermano il Consiglio regionale del FVG
ai vertici per rapporto costo/produttività. Chiunque se ne può
accertare e farsi le proprie opinioni. Per cui, a differenza di
quanto sostengono Arduini e Bortuzzo, si sa tutto e non c'è
alcunché di segreto, grazie anche all'operazione di trasparenza
condotta in questo tempo;
9) i pareri e le idee sono sempre opinabili e discrezionali,
anche quando sono su numeri e dati oggettivi. Su un punto, però,
voglio - perché mi spetta - rispondere. Arduini e Bortuzzo,
contrapponendo le due legislature, vogliono sottolineare le due
maggioranze politiche espresse. Non discuto lo stile, ma la
sostanza. I costi del Consiglio regionale non sono di una parte
ma, per definizione, di tutti, cioè istituzionali. Peraltro,
rispetto al costo da loro più contestato, quello ai gruppi
consiliari, li invito ad informarsi sulla iniziativa che lo ha
generato. Ma, probabilmente, Arduini è ancora fermo alla sua
esperienza di assessore alle Finanze, quando era solito
contrattare al ribasso le necessità finanziarie del Consiglio
regionale. Con ciò contravvenendo la disposizione sancita dal
Regolamento del Consiglio secondo la quale l'Ufficio di
Presidenza "richiede alla Giunta di iscrivere nel Bilancio lo
stanziamento necessario al fabbisogno annuale di spesa..".
Stupisce, però, che Bortuzzo, al tempo vicepresidente del
Consiglio regionale, abbia potuto convenire con questo
comportamento.