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Difensore civico, incontro a Udine sui bambini disabili

26.11.2007
13:07
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/DT - Il Difensore civico regionale Caterina Dolcher ha incontrato a Udine alcuni rappresentanti del Codacons e delle associazioni "Progetto Autismo FVG" e "La nostra Famiglia" con le quali da tempo si sta svolgendo un confronto sulle politiche regionali a favore dei minori disabili. Le associazioni lamentano che è ancora scarsamente in atto la presa in carico globale del minore disabile da parte dei servizi sociali, i quali non sono ancora consapevoli dell'importanza di lavorare in rete tra servizi e non abbandonano quindi la vecchia abitudine di mandare gli interessati - nel caso i genitori - da un servizio all'altro. Il Difensore civico è da tempo a conoscenza del problema per avere precedentemente trattato alcuni singoli casi.

Già nella relazione relativa all'anno 2005, infatti, la Dolcher aveva richiamato l'attenzione sulla necessità di affrontare i problemi dei minori disabili con una gestione integrata dei servizi. Avendo sempre presente l'unità della persona-bambino disabile, non è corretto distinguere interventi di natura assistenziale, scolastica e di salute come fossero tre ambiti separati, ma bisogna guardare alle tre sfere di intervento come complementari tra loro. L'intervento, pertanto, dev'essere predisposto secondo una progettualità concordata e comune, in modo competente e in relazione alla patologia di cui il portatore di handicap soffre. Il tipo di intervento dovrebbe poi essere ispirato a criteri di trasparenza e visibilità tali da consentire un rapporto partecipato di fiducia reciproca tra le istituzioni e i cittadini interessati.

Tutto ciò è sicuramente condiviso da tutti, in teoria. I dolori vengono nella pratica e, accanto a punti di eccellenza, ce ne sono molti di grande sofferenza per le famiglie di questi bambini. I quali, se non adeguatamente aiutati per tempo a sviluppare al massimo le loro potenzialità, per mancanza di fondi o per poca disponibilità dei servizi perdono per sempre queste opportunità e le capacità non acquisite peseranno un giorno anche sull'intera società. Una politica lungimirante deve perciò guardare con molta attenzione a dare loro la massima disponibilità di risorse e a non lasciare sole le famiglie a combattere con la loro faticosa quotidianità.

Il Difensore civico da una parte ha invitato le associazioni a portare alla sua attenzione i punti di crisi segnalati dai genitori, dall'altra intende approfondire con gli organi regionali le misure concrete che si intendono porre in essere per attuare i principi fissati dalla legge regionale 6 del 2006 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale) e in particolare l'articolo 46 (che concerne la disabilità) e l'art. 33 (sull'accreditamento per la stipulazione di contratti con il sistema pubblico, che presuppone il possesso di specifici requisiti di qualità non sempre riscontrati nelle imprese che attualmente hanno in appalto i servizi alle persone).