Difensore civico, incontro a Udine sui bambini disabili
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/DT - Il Difensore civico regionale
Caterina Dolcher ha incontrato a Udine alcuni rappresentanti del
Codacons e delle associazioni "Progetto Autismo FVG" e "La nostra
Famiglia" con le quali da tempo si sta svolgendo un confronto
sulle politiche regionali a favore dei minori disabili. Le
associazioni lamentano che è ancora scarsamente in atto la presa
in carico globale del minore disabile da parte dei servizi
sociali, i quali non sono ancora consapevoli dell'importanza di
lavorare in rete tra servizi e non abbandonano quindi la vecchia
abitudine di mandare gli interessati - nel caso i genitori - da
un servizio all'altro. Il Difensore civico è da tempo a
conoscenza del problema per avere precedentemente trattato alcuni
singoli casi.
Già nella relazione relativa all'anno 2005, infatti, la Dolcher
aveva richiamato l'attenzione sulla necessità di affrontare i
problemi dei minori disabili con una gestione integrata dei
servizi. Avendo sempre presente l'unità della persona-bambino
disabile, non è corretto distinguere interventi di natura
assistenziale, scolastica e di salute come fossero tre ambiti
separati, ma bisogna guardare alle tre sfere di intervento come
complementari tra loro. L'intervento, pertanto, dev'essere
predisposto secondo una progettualità concordata e comune, in
modo competente e in relazione alla patologia di cui il portatore
di handicap soffre. Il tipo di intervento dovrebbe poi essere
ispirato a criteri di trasparenza e visibilità tali da consentire
un rapporto partecipato di fiducia reciproca tra le istituzioni e
i cittadini interessati.
Tutto ciò è sicuramente condiviso da tutti, in teoria. I dolori
vengono nella pratica e, accanto a punti di eccellenza, ce ne
sono molti di grande sofferenza per le famiglie di questi
bambini. I quali, se non adeguatamente aiutati per tempo a
sviluppare al massimo le loro potenzialità, per mancanza di fondi
o per poca disponibilità dei servizi perdono per sempre queste
opportunità e le capacità non acquisite peseranno un giorno anche
sull'intera società. Una politica lungimirante deve perciò
guardare con molta attenzione a dare loro la massima
disponibilità di risorse e a non lasciare sole le famiglie a
combattere con la loro faticosa quotidianità.
Il Difensore civico da una parte ha invitato le associazioni a
portare alla sua attenzione i punti di crisi segnalati dai
genitori, dall'altra intende approfondire con gli organi
regionali le misure concrete che si intendono porre in essere per
attuare i principi fissati dalla legge regionale 6 del 2006
(Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la
tutela dei diritti di cittadinanza sociale) e in particolare
l'articolo 46 (che concerne la disabilità) e l'art. 33
(sull'accreditamento per la stipulazione di contratti con il
sistema pubblico, che presuppone il possesso di specifici
requisiti di qualità non sempre riscontrati nelle imprese che
attualmente hanno in appalto i servizi alle persone).