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I Comm: documenti finanziari, discussione generale (4)

06.12.2007
17:23
(ACON) Trieste, 06 dic - DT - Salute, famiglia e agricoltura sottofinanziati, nessun abbattimento dei costi dei mutui prima casa e nessuna attenzione ai piccoli Comuni; sulla scuola paritaria siamo ancora lontani da un'effettiva eguaglianza, sulle identità linguistiche c'è un netta distanza tra annunci e stanziamenti, mentre il tema della sicurezza è rimasto sullo sfondo. Giudizio negativo per Roberto Molinaro, capogruppo dell'UDC, nel corso delle dichiarazioni di voto sui documenti finanziari in I Commissione. Con un'ultima nota: questa nuova normativa di bilancio possiede tutte quelle pecche che volevamo eliminare, è poco trasparente e c'è più di qualche difficoltà a comprendere come si articola l'intera procedura.

Di antichi vizi e vecchi difetti ripresentati, nonostante la riforma, nei documenti contabili dall'Esecutivo ha parlato anche Alessandra Guerra (LN). Dovete chiedervi, voi come maggioranza, ha affermato, se davvero valeva la pena cambiare le regole per non mutare i contenuti e se piuttosto il percorso di riforma non andasse affrontato insieme, maggioranza e opposizione. Per quanto riguarda i contenuti, poi, alcuni provvedimenti su sicurezza, sostegno alle piccole imprese e attenzione alle culture locali hanno il sapore leghista, ma altrettanto non si può dire su temi quali il lavoro, la famiglia, la scuola paritaria: gli stanziamenti qui sono davvero esigui.

Per Luca Ciriani (AN) le priorità dovevano essere l'abbattimento dell'aliquota Irap, la sicurezza, il debito e il sostegno alle politiche per la famiglia, ma su questi argomenti le risposte sono state deludenti. Sulla riduzione del peso fiscale non sono state accettate le nostre proposte, ha aggiunto, sulla questione mutui casa la maggioranza ci ha accusato di demagogia, sulla sicurezza non c'è nulla nonostante il forte allarme sociale. C'è, invece, un grosso impegno economico sul reddito di base a tutto favore, però, non delle famiglie ma degli sbandati.

Astenuta sulla manovra perché poco chiara. Così Alessandra Battellino (IpR), che poi ha lamentato la non scomparsa delle poste puntuali, gli stanziamenti insufficienti alla legge sul buon lavoro, la scarsa attenzione su sicurezza e pari opportunità.

Una Finanziaria senza risposte e senza futuro per Roberto Asquini (FI): senza risposte sull'emergenza sicurezza, sulla salute, sulla pressione fiscale, senza investimenti per la famiglia. E poi c'è il capitolo debito pubblico, raddoppiato in 5 anni. Questa Finanziaria, ha fatto notare, non lo riduce, ne abbatte soltanto l'incremento. Qualcosa di buono comunque c'è, e sono le norme sulla benzina, aggiustate. Rimangono invece aperte per l'Aula due questioni: la prima, il fronte mutui casa, la seconda, l'associazionismo (ovvero, modificare i parametri di contributo premiando chi, più e meglio, opera settore per settore).

Per la maggioranza è intervenuto Renzo Petris (DS-PD). Questi documenti finanziari sono di continuità rispetto al programma di Intesa democratica. Abbiamo dato risposte significative al mondo economico e prova ne sia, ha spiegato, l'aumento delle compartecipazioni. Non abbiamo poi elevato la pressione fiscale e alcune riforme trovano compiutezza, basti pensare al sostegno agli enti locali o al loro stesso associazionismo (come gli Aster). Infine, si è dato avvio alla riforma del welfare, mentre nuove risorse derivanti dalla compartecipazione sull'Irpef delle pensioni erogate in regione irrobustiranno le politiche a sostegno della famiglia.

(segue)