I Comm: documenti finanziari, discussione generale (4)
(ACON) Trieste, 06 dic - DT - Salute, famiglia e agricoltura
sottofinanziati, nessun abbattimento dei costi dei mutui prima
casa e nessuna attenzione ai piccoli Comuni; sulla scuola
paritaria siamo ancora lontani da un'effettiva eguaglianza, sulle
identità linguistiche c'è un netta distanza tra annunci e
stanziamenti, mentre il tema della sicurezza è rimasto sullo
sfondo. Giudizio negativo per Roberto Molinaro, capogruppo
dell'UDC, nel corso delle dichiarazioni di voto sui documenti
finanziari in I Commissione. Con un'ultima nota: questa nuova
normativa di bilancio possiede tutte quelle pecche che volevamo
eliminare, è poco trasparente e c'è più di qualche difficoltà a
comprendere come si articola l'intera procedura.
Di antichi vizi e vecchi difetti ripresentati, nonostante la
riforma, nei documenti contabili dall'Esecutivo ha parlato anche
Alessandra Guerra (LN). Dovete chiedervi, voi come maggioranza,
ha affermato, se davvero valeva la pena cambiare le regole per
non mutare i contenuti e se piuttosto il percorso di riforma non
andasse affrontato insieme, maggioranza e opposizione. Per quanto
riguarda i contenuti, poi, alcuni provvedimenti su sicurezza,
sostegno alle piccole imprese e attenzione alle culture locali
hanno il sapore leghista, ma altrettanto non si può dire su temi
quali il lavoro, la famiglia, la scuola paritaria: gli
stanziamenti qui sono davvero esigui.
Per Luca Ciriani (AN) le priorità dovevano essere l'abbattimento
dell'aliquota Irap, la sicurezza, il debito e il sostegno alle
politiche per la famiglia, ma su questi argomenti le risposte
sono state deludenti. Sulla riduzione del peso fiscale non sono
state accettate le nostre proposte, ha aggiunto, sulla questione
mutui casa la maggioranza ci ha accusato di demagogia, sulla
sicurezza non c'è nulla nonostante il forte allarme sociale. C'è,
invece, un grosso impegno economico sul reddito di base a tutto
favore, però, non delle famiglie ma degli sbandati.
Astenuta sulla manovra perché poco chiara. Così Alessandra
Battellino (IpR), che poi ha lamentato la non scomparsa delle
poste puntuali, gli stanziamenti insufficienti alla legge sul
buon lavoro, la scarsa attenzione su sicurezza e pari
opportunità.
Una Finanziaria senza risposte e senza futuro per Roberto Asquini
(FI): senza risposte sull'emergenza sicurezza, sulla salute,
sulla pressione fiscale, senza investimenti per la famiglia. E
poi c'è il capitolo debito pubblico, raddoppiato in 5 anni.
Questa Finanziaria, ha fatto notare, non lo riduce, ne abbatte
soltanto l'incremento. Qualcosa di buono comunque c'è, e sono le
norme sulla benzina, aggiustate. Rimangono invece aperte per
l'Aula due questioni: la prima, il fronte mutui casa, la seconda,
l'associazionismo (ovvero, modificare i parametri di contributo
premiando chi, più e meglio, opera settore per settore).
Per la maggioranza è intervenuto Renzo Petris (DS-PD). Questi
documenti finanziari sono di continuità rispetto al programma di
Intesa democratica. Abbiamo dato risposte significative al mondo
economico e prova ne sia, ha spiegato, l'aumento delle
compartecipazioni. Non abbiamo poi elevato la pressione fiscale e
alcune riforme trovano compiutezza, basti pensare al sostegno
agli enti locali o al loro stesso associazionismo (come gli
Aster). Infine, si è dato avvio alla riforma del welfare, mentre
nuove risorse derivanti dalla compartecipazione sull'Irpef delle
pensioni erogate in regione irrobustiranno le politiche a
sostegno della famiglia.
(segue)