CR: mozione redditi da pensione, fine dibattito (4)
(ACON) Trieste, 16 gen - RC - Bruno Malattia, capogruppo dei
Cittadini, ha affermato che è l'intera classe politica che deve
farsi un esame di coscienza. Voi parlate di teatrino della
politica - ha detto rivolto al centro-destra - ma quando
Berlusconi era a capo del Governo il dato di fatto è che non sono
stati concessi i vantaggi fiscali che sono stati ottenuti con
questa legislatura. Malattia ha quindi interpretato la mozione
come un plauso al lavoro del presidente Illy, perché ciò che si
chiede è, in realtà, ciò che egli si è già impegnato a fare e ha
permesso alla Regione di ottenere un grado di autonomia - intesa
come spazi di manovra - che non ha mai avuto prima. Chi non ha
mantenuto le promesse del Protocollo d'intesa non è stato Illy,
ma il Governo. E comunque il Protocollo vale più di una
Finanziaria. Illy ha già denunciato la cosa alla Corte
costituzionale.
Alessandra Guerra, capogruppo della Lega Nord, ha ammesso la
battaglia della maggioranza per i decimi, ma ha fatto presente
che si tratta di una battaglia non del singolo presidente Illy,
ma condotta dalla Regione ancora prima di questa legislatura. Nel
'94 - ha quindi ricordato - avevamo 4 decimi di gettito
dell'imposta sul valore aggiunto (IVA); nel '96, grazie anche
alla sottoscritta e a Sergio Cecotti, i decimi sono diventati 6.
Con norme di attuazione del 2000 e 2001 ci furono altri
risultati, oggi chiusi con Illy, perciò non è la storia di un
uomo solo. Per la Guerra, la Regione ha un'autonomia fatta più di
trasferimenti di competenze senza risorse, che di veri
trasferimenti di risorse e di leggi.
La specialità si basa sui rapporti con lo Stato - così Antonio
Martini (Margh-PD) - ma non vorrei che dietro al comportamento
nazionale ci fosse qualcuno che non era sicuro, sul piano
giuridico, che quei soldi ci spettassero, ma ce li avesse
promessi lo stesso. Sarebbe tutta solo una furbata.
(segue)