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CR: legge caccia, dichiarazioni di voto (4)

30.01.2008
13:23
(ACON) Trieste, 30 gen - AB - Nelle dichiarazioni di voto sulla legge sulla caccia, Alessandra Battellino (IPR) ha detto che il provvedimento peggiora la situazione, tanto che per la prima volta cacciatori, agricoltori e ambientalisti erano d'accordo per sospenderne la trattazione. Bastava correggere la normativa vigente.

Alessandro Metz (Verdi) ha lamentato la mancata tutela della biodiversità, l'assenza di controllo e di verifica, l'approvazione di numerosi emendamenti peggiorativi: una pessima legge che aprirà conflittualità a 360 gradi.

Bruna Zorzini (PDCI) ha denunciato i tentennamenti della Giunta sul corpo unico forestale, le soluzioni di compromesso, le scelte sbagliate che determinano un risultato pasticciato e confuso.

Per Giorgio Venier Romano (UDC) la legge non è un testo unico e non ha avuto il coraggio di fare le scelte necessarie. Qualcosa ha aggiustato (aucupio, ripristino del piombo anche se nichelato), ma restano ancora punti lacunosi e dubbi di costituzionalità.

Fulvio Follegot ha denunciato la chiusura della maggioranza sulle proposte migliorative della Lega Nord: non c'è traccia di semplificazione, di riduzione dei costi, con l'Associazione dei cacciatori si è creato un inutile giocattolo.

Un tema delicato, una decisione sofferta quella di astensione del gruppo del PRC-SE, preannunciata da Igor Kocijancic, determinata dallo sviluppo del dibattito in Aula e dalle scelte che ne sono conseguite.

Sì all'attività venatoria, no a una legge figlia dell'indisponibilità di Giunta e maggioranza a comprenderne gli aspetti negativi. Troppo pochi, per Bruno Di Natale (AN), i correttivi. Non la si dovrebbe nemmeno votare.

Qualche passo avanti è stato fatto in Aula, ha affermato Bruno Malattia (Citt), perché il dibattito che si è sviluppato ha portato a qualcosa di buono. Luci e ombre permangono comunque.

Ci sono sensibilità territoriali, culturali, personali trasversali a tutti i gruppi. Isidoro Gottardo (FI) ha riconosciuto lo sforzo sincero di tutti i relatori per migliorare la legge e ha lasciato libertà di voto ai consiglieri azzurri.

Voto convintamente favorevole a un provvedimento necessario, che semplifica un quadro normativo critico e criticato. Così Nevio Alzetta (DS-PD), che ha respinto l'accusa che questa legge sia stata portata all'approvazione dalla maggioranza per pressioni partite dal suo interno.

(segue)