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CR: mozione agricoltura biologica, dibattito generale (7)

30.01.2008
16:32
(ACON) Trieste, 30 gen - ET - Il segmento produttivo agricolo rappresentato dalle colture biologiche, è significativo e apre a nuove possibilità di sviluppo, anche economico. È quanto ha asserito Giorgio Venier Romano (UDC) a sostegno della mozione proposta dall'opposizione. Il biologico coniuga le peculiarità di questo territorio e la richiesta di mercato. Definita dunque paradossale la situazione creatasi, per la quale l'acquisto delle materie prime per la produzione di cibi biologici debba avvenire fuori regione.

Stigmatizzato da Claudio Violino (LN) il fatto che la maggioranza abbia disatteso il proprio programma e non abbia sostenuto questo genere di produzione agricola. Il consigliere ha ripercorso la storia della produzione biologica nel Friuli Venezia Giulia, e ha chiesto all'assessore competente di definire la propria posizione in merito, chiedendosi se sia veramente il caso di perdere questo comparto produttivo che negli ultimi anni ha visto diminuire il numero di aziende coinvolte a causa di una diminuzione del sostegno regionale.

La nostra agricoltura è alla deriva e le politiche messe in campo non hanno regolamentato la complessità della questione, non stabilendo le norme di coesistenza tra le produzioni biologiche e quelle OGM. Questa la posizione di Roberto Asquini (FI), che ha auspicato un sostegno a entrambi i generi di coltivazione. Al biologico, per mantenere le specificità del nostro territorio e prodotti di alta qualità, alla coltivazione degli OGM, per garantire la competitività sui mercati internazionali dei nostri produttori.

L'abbandono da parte delle aziende della metodologia di produzione biologica è un segno dei tempi ed è in linea con trend globali. Così Mauro Travanut (DS-PD), che ha sottolineato quanto fatto dalla Regione per stimolare questo comparto. Contrastare questo fenomeno di declino è molto difficile, mentre un sostegno all'agricoltura più votata alle tecnologie potrebbe maggiormente garantire un futuro al comparto.

(segue)