CR: spettacolo dal vivo, il relatore di maggioranza (3)
(ACON) Trieste, 01 feb - ET - Iniziato l'iter di approvazione
da parte del Consiglio regionale del progetto di legge sullo
spettacolo dal vivo. Il relatore di maggioranza, Piero Colussi
(Citt), ha illustrato la proposta che ha come prima firmataria la
consigliera Tamara Blazina (DS-PD), insieme a un gruppo di
consiglieri di Intesa Democratica.
Nata come uno dei provvedimenti che riformano il settore
culturale, la proposta è composta da 26 articoli, suddivisi in
sei titoli. Colussi ha sottolineato che il progetto è stato
approfondito in una fitta serie di consultazioni con tutte le
parti interessate, rappresentative degli Enti locali, delle
istituzioni e della realtà del teatro, della musica, della danza,
delle attività bandistiche, corali e folkloristiche, oltre che
del teatro di strada. Nel secondo articolo, ha segnalato
l'esponente dei Cittadini, si nota che la nozione di spettacolo
dal vivo è stata ampliata, ricomprendendo anche le manifestazioni
di strada, viaggianti e circensi, insieme alla danza
folkloristica, con attenzione anche al mondo della produzione
amatoriale.
Forte il richiamo alle finalità proposte - cioè lo sviluppo
sociale ed economico, ma anche turistico - ponendo in rilievo il
ruolo svolto dalle donne e dai giovani (articoli 1 e 4), insieme
a una specifica disposizione dedicata alla promozione della
cultura teatrale nelle scuole (7). Le modalità d'intervento
finanziario della Regione sono finalizzati a sostenere l'attività
svolta dagli organismi primari dello spettacolo dal vivo (17), o
quelli iscritti all'Albo (18), come anche a eventuali progetti
d'interesse regionale proposti da soggetti non iscritti (19).
Il relatore di maggioranza ha anche spiegato che è tenuta in
considerazione l'esigenza di sostenere la dotazione di spazi e
strutture (21), la necessità di garantire un flusso di liquidità
agli enti operanti in attesa dei finanziamenti statali (22), il
sostegno al reddito degli operatori (23) e la valorizzazione e la
conservazione del patrimonio storico dello spettacolo dal vivo
(10). Introdotta anche una specifica disciplina per la
predisposizione di un piano di programmazione triennale - nel
quale si stabiliscono i criteri per l'impiego delle risorse
destinate e le priorità strategiche degli interventi regionali
(13), come anche per le residenze multidisciplinari e i distretti
culturali (9). Questo è un elemento di innovazione che sostiene
la razionalizzazione e la sinergia tra gli operatori. Ribadita
anche l'attenzione alle proposte finalizzate alla valorizzazione
delle lingue minoritarie e espressioni dialettali.
Un momento di confronto tra tutti gli operatori del settore è
dato dalla Conferenza regionale della cultura e dello spettacolo,
prevista all'articolo 14. Definiti anche i ruoli e le modalità
dell'Osservatorio regionale della cultura e dello spettacolo
(organo tecnico deputato alla raccolta e analisi delle
informazioni sul settore) e del Comitato scientifico (consulenza
tecnica per la programmazione all'intero mondo culturale). Due
strumenti che permettono alla Regione di gestire e sostenere, con
cognizione di causa, il variegato mondo dello spettacolo dal
vivo.
(immagini alle tv)
(segue)