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PD: Iacop e Codega, il centro-sinistra è per la sicurezza

01.07.2008
15:39
(ACON) Trieste, 01 lug - COM/RC - In riferimento alle dichiarazioni dei consiglieri Massimo Blasoni (PdL) e Federico Razzini (LN) sulle critiche a loro dire pretestuose che l'opposizione ha rivolto al pacchetto sicurezza, i consiglieri del Partito Democratico Franco Iacop e Franco Codega affermano che "il centro-sinistra di questa regione ha sempre perseguito una politica attenta alla sicurezza dei cittadini, soprattutto per ciò che attiene le azioni di prevenzione dell'insorgere di diffusi episodi di micro e macro criminalità, lavorando sull'obiettivo di una sicurezza di qualità.

"A tal fine, già a marzo del 2007 era stato sottoscritto, primo in Italia, un protocollo sicurezza tra la Regione e il ministero degli Interni. In quella occasione, il ministro Giuliano Amato e i prefetti della Regione, congiuntamente all'allora presidente Riccardo Illy, avevano affermato come proprio in Friuli Venezia Giulia tutti gli indicatori collocavano il Friuli Venezia Giulia ai livelli più bassi non solo in Italia, ma anche in Europa, per criminalità. Tale giudizio è stato poi riconfermato nel vertice di tutti i prefetti della regione del 18 giugno scorso e ripreso dal sottosegretario Nitto Francesco Palma.

"L'impegno del centro-sinistra si è concretizzato a suo tempo nella proposta, e oggi nella riproposizione, di un progetto di legge organico che va nella direzione di riorganizzare l'attività della polizia locale sul territorio e di integrarne la presenza con le forze di polizia dello Stato. Inoltre, delega ai Comuni la stesura di patti locali di sicurezza e di progetti di sicurezza integrata che prevedono video-sorveglianza, miglioramento delle condizioni urbane di illuminazione e altri accorgimenti di prevenzione sociale di fenomeni di violenza e di iniziative per interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale.

"Nella Finanziaria 2007 si erano previsti i primi finanziamenti per rendere applicativa la legge e per le azioni già avviate di integrazione strumentale e formativa tra tutti gli operatori della sicurezza in regione. Appare, quindi, oggi eccessivo uno stanziamento di oltre 16 milioni di euro che non persegue l'obiettivo di una logica di razionalizzazione e valorizzazione dell'esistente e di una sicurezza di qualità e di prevenzione, ma solo strumenti telematici di controllo aggiuntivo. Riteniamo, infatti, più utile indirizzare gran parte di questi fondi verso altri settori di bisogno della società regionale, quali per esempio le politiche di rafforzamento degli interventi a favore delle famiglie, interventi che interessano molte persone del Friuli Venezia Giulia".