PD: Iacop e Codega, il centro-sinistra è per la sicurezza
(ACON) Trieste, 01 lug - COM/RC - In riferimento alle
dichiarazioni dei consiglieri Massimo Blasoni (PdL) e Federico
Razzini (LN) sulle critiche a loro dire pretestuose che
l'opposizione ha rivolto al pacchetto sicurezza, i consiglieri
del Partito Democratico Franco Iacop e Franco Codega affermano
che "il centro-sinistra di questa regione ha sempre perseguito
una politica attenta alla sicurezza dei cittadini, soprattutto
per ciò che attiene le azioni di prevenzione dell'insorgere di
diffusi episodi di micro e macro criminalità, lavorando
sull'obiettivo di una sicurezza di qualità.
"A tal fine, già a marzo del 2007 era stato sottoscritto, primo
in Italia, un protocollo sicurezza tra la Regione e il ministero
degli Interni. In quella occasione, il ministro Giuliano Amato e
i prefetti della Regione, congiuntamente all'allora presidente
Riccardo Illy, avevano affermato come proprio in Friuli Venezia
Giulia tutti gli indicatori collocavano il Friuli Venezia Giulia
ai livelli più bassi non solo in Italia, ma anche in Europa, per
criminalità. Tale giudizio è stato poi riconfermato nel vertice
di tutti i prefetti della regione del 18 giugno scorso e ripreso
dal sottosegretario Nitto Francesco Palma.
"L'impegno del centro-sinistra si è concretizzato a suo tempo
nella proposta, e oggi nella riproposizione, di un progetto di
legge organico che va nella direzione di riorganizzare l'attività
della polizia locale sul territorio e di integrarne la presenza
con le forze di polizia dello Stato. Inoltre, delega ai Comuni la
stesura di patti locali di sicurezza e di progetti di sicurezza
integrata che prevedono video-sorveglianza, miglioramento delle
condizioni urbane di illuminazione e altri accorgimenti di
prevenzione sociale di fenomeni di violenza e di iniziative per
interventi di mediazione culturale e reinserimento sociale.
"Nella Finanziaria 2007 si erano previsti i primi finanziamenti
per rendere applicativa la legge e per le azioni già avviate di
integrazione strumentale e formativa tra tutti gli operatori
della sicurezza in regione. Appare, quindi, oggi eccessivo uno
stanziamento di oltre 16 milioni di euro che non persegue
l'obiettivo di una logica di razionalizzazione e valorizzazione
dell'esistente e di una sicurezza di qualità e di prevenzione, ma
solo strumenti telematici di controllo aggiuntivo. Riteniamo,
infatti, più utile indirizzare gran parte di questi fondi verso
altri settori di bisogno della società regionale, quali per
esempio le politiche di rafforzamento degli interventi a favore
delle famiglie, interventi che interessano molte persone del
Friuli Venezia Giulia".