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CR: mozione sul nucleare, dibattito (4)

02.07.2008
13:16
(ACON) Trieste, 02 lug - RC - Franco Baritussio (PdL) ha definito la mozione sul nucleare strumentale, presentata solo per ottenere un effetto mediatico. Certo che il fabbisogno di energia è aumentato - ha detto. I protocolli da soli non bastano e così il nucleare: è necessario un mix di fonti energetiche, da quelle rinnovabili alle tradizionali. E' più facile e sicuro raddoppiare un sito già esistente che trovarne uno nuovo, e difficilmente si individueranno zone con alto rischio sismico come lo è il Friuli.

Mauro Travanut (PD) ha ricordato che l'Italia si è già espressa per il no al nucleare dopo il disastro di Chernobyl, mentre non si può dire no alla ricerca di soluzioni alternative. Se si costruisse una centrale in regione, l'energia prodotta sarebbe venduta e usata altrove, non andrebbe ai nostri cittadini e alle nostre imprese. E' indispensabile controllare come e dove di produce energia, e soprattutto con quale rischio e con quali assicurazioni di cautela. Non possiamo avere una visione china alle soluzioni del presidente Berlusconi.

Per Roberto Asquini (Gruppo Misto), gli incidenti delle centrali nucleari - Krsko in primis - non si fermano ai confini, perciò è sbagliato averne paura solo se sono costruite sul nostro territorio. Meglio essere presenti al tavolo delle decisioni che esserne fuori, anche perché non abbiamo la forza di imporci su tutti. Che poi si vada con la bandiera della cautela è fuori discussione, ma è un accordo di portata europea, non tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia. Detto questo, per Asquini si dovrebbe investire nel fotovoltaico, fonte pulita e senza rischi.

Roberto Antonaz (SA) ha sostenuto che si tratta di scelte che inizieranno ad avere effetto dal 2020, perciò non ci si sta preoccupando dei problemi energetici di oggi. Le centrali nucleari che si basano sulla fissione sono negative, nessun problema se si trattasse di fusione, processo molto più sicuro. La Germania - ha fatto presente - è uscita dal nucleare; un reattore costa almeno 5 miliardi di euro; le scorie emanano radioattività per milioni di anni e non si sa dove collocarle; per l'uranio da chi dipenderemo, dato che non abbiamo miniere in Italia? Costa meno acquistare energia dall'estero che fare le 10 centrali volute da Berlusconi. Meglio attendere la IV generazione del nucleare.

Gianfranco Moretton (PD) avrebbe voluto che il presidente Tondo relazionasse, in IV e V Commissione, sulla sua decisione di aiutare Krsko a raddoppiare la centrale prima di fare una simile promessa e non dopo. E' un'impresa rischiosa, fatta sapendo che si tratta di una centrale che non rispetta le norme comunitarie. Il PD - ha aggiunto - non è precluso alla prospettiva del nucleare purché sia energia di ultima generazione e dunque sicura. Nel frattempo, viste le esigenze dell'immediato, si devono attivare fonti di più facile e veloce realizzo e di maggiore resa. Le fonti energetiche non nucleari funzionano, certo non bastano da sole ma aiutano ad abbassare il livello di approvvigionamento esterno.

(segue)