I Comm: riorganizzazione direzioni, parere favorevole
(ACON) Trieste, 08 lug - RC - La Regione si riorganizza. La
bozza di delibera di merito approvata dalla Giunta Tondo il primo
luglio scorso è approdata in I Commissione consiliare -
presidente Gaetano Valenti (PdL) - e ne ha ricevuto il parere
favorevole a maggioranza. Infatti il centro-sinistra,
rappresentato da PD, IdV-Cittadini e SA, ha votato astensione,
mentre PdL, LN, UDC e Asquini (GM) si sono detti d'accordo.
A spiegare i contenuti della delibera, l'assessore
all'Organizzazione, Elio De Anna, che da subito ha sottolineato
le soppressioni della Direzione generale (le sue competenze sono
state suddivise soprattutto tra Segretario generale e Comitato di
direzione) e della Direzione della comunicazione, soppressioni
che a suo dire - rispondendo così ad una domanda di Gianfranco
Moretton (PD) - porteranno a un risparmio per le casse della
Regione. In autunno ci sarà una riorganizzazione complessiva
dell'organico - ha preannunciato De Anna - con uno snellimento
della struttura che non significa licenziamenti, ma più utile
collocazione dei dipendenti. Oggi si parla di 3.201 dipendenti,
di cui 335 dell'area forestale. Degli altri 2.866 dipendenti, 166
sono i dirigenti e 2.700 sono di categoria non dirigenziale.
Abrogazione della Direzione generale a parte, tra le maggiori
novità vi è la riformulazione della Presidenza, che d'ora in poi
sarà articolata con: Segretariato generale; Avvocatura della
Regione; Ufficio di Gabinetto; Ufficio stampa; struttura delle
Relazioni internazionali (scorporato dalle Autonomie locali);
Protezione civile; Servizi di qualità della legislazione e
semplificazione, di coordinamento delle politiche per la montagna
con sede a Udine, delle politiche per la famiglia, delle pari
opportunità e politiche giovanili, delle attività ricreative e
sportive. Si tratta di servizi - ha aggiunto l'assessore - che
oggi il presidente tiene per sé, ma che può delegare in ogni
momento a un assessore, tant'è che già vi posso dire che lo sport
passerà sotto la mia responsabilità. Per il portavoce, invece, è
previsto un articolo a sé stante che ne sottolinea i rapporti
politico-istituzionali con gli organi di informazione.
Riformulate anche le Direzioni centrali, che ora saranno 11:
programmazione, risorse economiche e finanziarie; patrimonio e
servizi generali; organizzazione, personale e sistemi
informativi; istruzione, formazione e cultura; salute e
protezione sociale; lavoro, università e ricerca; risorse
agricole, naturali e forestali (con sede a Udine); ambiente e
lavori pubblici; mobilità, energia e infrastrutture di trasporto;
attività produttive; pianificazione territoriale, autonomie
locali e sicurezza.
Altra abrogazione, quella del Piano regionale triennale (rimane
il Piano strategico regionale). Infine, i casi di inerzia non
saranno presi in considerazione solo se riconducibili ai
vicedirettori centrali (ne possono avocare a sé gli atti i
direttori centrali), ma anche se imputabili ai direttori centrali
(ne può avocare a sé gli atti il Segretario generale).
Vogliamo credere si tratti di una riorganizzazione che garantirà
un risparmio nel tempo e che non ci troveremo con nuovi direttori
nominati dalla Giunta - si è augurato Moretton sottolineando
l'aumento di potere discrezionale che l'Esecutivo si sta
attribuendo con questa manovra. Un aumento che era già stato
sottolineato da Alessandro Colautti (PdL), per il quale si poteva
prevedere un periodo di prova della nuova formulazione con
relativo monitoraggio per verificare che non si creino nuovi
feudi da parte della Segreteria generale e del Comitato di
direzione. Roberto Asquini (Misto) si era chiesto se l'aumento di
incarichi in seno al presidente fosse del tutto opportuno; quanto
al Nucleo di valutazione, poteva essere soppresso. Di parere
opposto, su questo punto, si è invece detto Giorgio Baiutti (PD),
mentre Piero Colussi (IdV-Citt) avrebbe preferito che per
ambiente e lavori pubblici si pensasse ad uno scorporo e ha
paventato che si stava limitando l'autonomia delle Direzioni
centrali. Edoardo Sasco (UDC) ha espresso compiacimento al fatto
che la famiglia abbia un posizione specifiche e che sia in capo
al presidente della Regione.
La bozza di delibera ora deve ritornare all'attenzione della
Giunta per l'approvazione finale.
(immagini alle tv)