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I Comm: riorganizzazione direzioni, parere favorevole

08.07.2008
13:09
(ACON) Trieste, 08 lug - RC - La Regione si riorganizza. La bozza di delibera di merito approvata dalla Giunta Tondo il primo luglio scorso è approdata in I Commissione consiliare - presidente Gaetano Valenti (PdL) - e ne ha ricevuto il parere favorevole a maggioranza. Infatti il centro-sinistra, rappresentato da PD, IdV-Cittadini e SA, ha votato astensione, mentre PdL, LN, UDC e Asquini (GM) si sono detti d'accordo.

A spiegare i contenuti della delibera, l'assessore all'Organizzazione, Elio De Anna, che da subito ha sottolineato le soppressioni della Direzione generale (le sue competenze sono state suddivise soprattutto tra Segretario generale e Comitato di direzione) e della Direzione della comunicazione, soppressioni che a suo dire - rispondendo così ad una domanda di Gianfranco Moretton (PD) - porteranno a un risparmio per le casse della Regione. In autunno ci sarà una riorganizzazione complessiva dell'organico - ha preannunciato De Anna - con uno snellimento della struttura che non significa licenziamenti, ma più utile collocazione dei dipendenti. Oggi si parla di 3.201 dipendenti, di cui 335 dell'area forestale. Degli altri 2.866 dipendenti, 166 sono i dirigenti e 2.700 sono di categoria non dirigenziale.

Abrogazione della Direzione generale a parte, tra le maggiori novità vi è la riformulazione della Presidenza, che d'ora in poi sarà articolata con: Segretariato generale; Avvocatura della Regione; Ufficio di Gabinetto; Ufficio stampa; struttura delle Relazioni internazionali (scorporato dalle Autonomie locali); Protezione civile; Servizi di qualità della legislazione e semplificazione, di coordinamento delle politiche per la montagna con sede a Udine, delle politiche per la famiglia, delle pari opportunità e politiche giovanili, delle attività ricreative e sportive. Si tratta di servizi - ha aggiunto l'assessore - che oggi il presidente tiene per sé, ma che può delegare in ogni momento a un assessore, tant'è che già vi posso dire che lo sport passerà sotto la mia responsabilità. Per il portavoce, invece, è previsto un articolo a sé stante che ne sottolinea i rapporti politico-istituzionali con gli organi di informazione.

Riformulate anche le Direzioni centrali, che ora saranno 11: programmazione, risorse economiche e finanziarie; patrimonio e servizi generali; organizzazione, personale e sistemi informativi; istruzione, formazione e cultura; salute e protezione sociale; lavoro, università e ricerca; risorse agricole, naturali e forestali (con sede a Udine); ambiente e lavori pubblici; mobilità, energia e infrastrutture di trasporto; attività produttive; pianificazione territoriale, autonomie locali e sicurezza.

Altra abrogazione, quella del Piano regionale triennale (rimane il Piano strategico regionale). Infine, i casi di inerzia non saranno presi in considerazione solo se riconducibili ai vicedirettori centrali (ne possono avocare a sé gli atti i direttori centrali), ma anche se imputabili ai direttori centrali (ne può avocare a sé gli atti il Segretario generale).

Vogliamo credere si tratti di una riorganizzazione che garantirà un risparmio nel tempo e che non ci troveremo con nuovi direttori nominati dalla Giunta - si è augurato Moretton sottolineando l'aumento di potere discrezionale che l'Esecutivo si sta attribuendo con questa manovra. Un aumento che era già stato sottolineato da Alessandro Colautti (PdL), per il quale si poteva prevedere un periodo di prova della nuova formulazione con relativo monitoraggio per verificare che non si creino nuovi feudi da parte della Segreteria generale e del Comitato di direzione. Roberto Asquini (Misto) si era chiesto se l'aumento di incarichi in seno al presidente fosse del tutto opportuno; quanto al Nucleo di valutazione, poteva essere soppresso. Di parere opposto, su questo punto, si è invece detto Giorgio Baiutti (PD), mentre Piero Colussi (IdV-Citt) avrebbe preferito che per ambiente e lavori pubblici si pensasse ad uno scorporo e ha paventato che si stava limitando l'autonomia delle Direzioni centrali. Edoardo Sasco (UDC) ha espresso compiacimento al fatto che la famiglia abbia un posizione specifiche e che sia in capo al presidente della Regione.

La bozza di delibera ora deve ritornare all'attenzione della Giunta per l'approvazione finale.

(immagini alle tv)