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V Comm: audizione Tondo, interventi consiglieri (2)

09.07.2008
13:53
(ACON) Trieste, 09 lug - DT - Dopo l'intervento del presidente Tondo, sono fioccate le domande dei consiglieri, soprattutto quelli d'opposizione. Franco Iacop (PD) ha ribadito l'importanza e la delicatezza che va posta nell'affrontare temi come il nucleare. "Dal governo italiano traspare la volontà di fare attenzione, di riflettere. Sono d'accordo". Riguardo al trasferimento di competenze Stato-Regione sul tema delle minoranze, definita un'ipotesi interessante, Iacop ha ricordato a Tondo come su questo argomento rimanga ancora tanto da fare (piena attuazione della legge 38, utilizzo della lingua slovena in Friuli Venezia Giulia) o come esistano già delle attività specifiche (Commissione bilaterale Friuli Venezia Giulia-Slovenia).

Di necessità di rapporto paritario tra la Regione e Lubiana ha parlato Alessandro Tesini (PD). "La Slovenia non può pretendere di essere coinvolta sui rigassificatori se poi lei stessa, sul raddoppio di Krsko, non fa altrettanto. Sulle minoranze - ha aggiunto - la Regione ha fatto tanto, la Slovenia lo ha riconosciuto". Infine, una battuta sull'Euroregione: che la Slovenia abbia accettato di farne parte è positivo, positivo pure un suo allargamento, ora stiamo attenti che questa Euroregione non "sconfini".

E se a preoccupare Mauro Travanut (PD) e Igor Kocijancic (SA) è il capitolo infrastrutture (collaborazione tra i porti di Trieste e Capodistria e - soprattutto - incertezza sul tracciato della Tav attraverso Gorizia o Trieste), si è sentito tranquillizzato dalle risposte del presidente Pietro Colussi (IdV-Citt). "Forse, ha affermato, si è costruita una discussione sull'eventuale partecipazione della Regione alla costruzione del secondo reattore di Krsko su informazioni non precise. Ciò non toglie che, vista la vicinanza geografica della Slovenia, sarebbe quanto mai utile comprendere con quale tecnologia Lubiana abbia intenzione di costruire il secondo reattore".

"Fa piacere che le dichiarazioni del presidente sul nucleare si siano smussate, ha ribattuto a Tondo Franco Brussa (PD). La invito però a essere più cauto nelle sue affermazioni e a evitare inutili fughe in avanti. Meglio occuparsi di aspetti su cui l'Esecutivo regionale può davvero intervenire, come la collaborazione internazionale su ambiente e inquinamento".

E proprio di inquinamento transfrontaliero ha parlato Federico Razzini (LN), che ha chiesto se, al di là delle rassicurazioni di rito, esista da parte slovena un apposito piano di interventi a tutela dell'ambiente, mentre Edoardo Sasco (UDC) ha segnalato come "la partecipazione di Tondo a questa audizione sia un segnale in netta controtendenza rispetto al passato. Sulle minoranze e le loro tutele - ha dichiarato - impariamo dagli sloveni, dopo tutto abbiamo anche noi cittadini italiani in Slovenia e Croazia. E sul guasto di Krsko ha chiesto se, in caso di calamità, vi sia un piano di emergenza già operativo, efficace ed efficiente.

(fine)