V Comm: audizione Tondo, interventi consiglieri (2)
(ACON) Trieste, 09 lug - DT - Dopo l'intervento del presidente
Tondo, sono fioccate le domande dei consiglieri, soprattutto
quelli d'opposizione. Franco Iacop (PD) ha ribadito l'importanza
e la delicatezza che va posta nell'affrontare temi come il
nucleare. "Dal governo italiano traspare la volontà di fare
attenzione, di riflettere. Sono d'accordo". Riguardo al
trasferimento di competenze Stato-Regione sul tema delle
minoranze, definita un'ipotesi interessante, Iacop ha ricordato a
Tondo come su questo argomento rimanga ancora tanto da fare
(piena attuazione della legge 38, utilizzo della lingua slovena
in Friuli Venezia Giulia) o come esistano già delle attività
specifiche (Commissione bilaterale Friuli Venezia
Giulia-Slovenia).
Di necessità di rapporto paritario tra la Regione e Lubiana ha
parlato Alessandro Tesini (PD). "La Slovenia non può pretendere
di essere coinvolta sui rigassificatori se poi lei stessa, sul
raddoppio di Krsko, non fa altrettanto. Sulle minoranze - ha
aggiunto - la Regione ha fatto tanto, la Slovenia lo ha
riconosciuto". Infine, una battuta sull'Euroregione: che la
Slovenia abbia accettato di farne parte è positivo, positivo pure
un suo allargamento, ora stiamo attenti che questa Euroregione
non "sconfini".
E se a preoccupare Mauro Travanut (PD) e Igor Kocijancic (SA) è
il capitolo infrastrutture (collaborazione tra i porti di Trieste
e Capodistria e - soprattutto - incertezza sul tracciato della
Tav attraverso Gorizia o Trieste), si è sentito tranquillizzato
dalle risposte del presidente Pietro Colussi (IdV-Citt). "Forse,
ha affermato, si è costruita una discussione sull'eventuale
partecipazione della Regione alla costruzione del secondo
reattore di Krsko su informazioni non precise. Ciò non toglie
che, vista la vicinanza geografica della Slovenia, sarebbe quanto
mai utile comprendere con quale tecnologia Lubiana abbia
intenzione di costruire il secondo reattore".
"Fa piacere che le dichiarazioni del presidente sul nucleare si
siano smussate, ha ribattuto a Tondo Franco Brussa (PD). La
invito però a essere più cauto nelle sue affermazioni e a evitare
inutili fughe in avanti. Meglio occuparsi di aspetti su cui
l'Esecutivo regionale può davvero intervenire, come la
collaborazione internazionale su ambiente e inquinamento".
E proprio di inquinamento transfrontaliero ha parlato Federico
Razzini (LN), che ha chiesto se, al di là delle rassicurazioni di
rito, esista da parte slovena un apposito piano di interventi a
tutela dell'ambiente, mentre Edoardo Sasco (UDC) ha segnalato
come "la partecipazione di Tondo a questa audizione sia un
segnale in netta controtendenza rispetto al passato. Sulle
minoranze e le loro tutele - ha dichiarato - impariamo dagli
sloveni, dopo tutto abbiamo anche noi cittadini italiani in
Slovenia e Croazia. E sul guasto di Krsko ha chiesto se, in caso
di calamità, vi sia un piano di emergenza già operativo, efficace
ed efficiente.
(fine)