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V Comm: illustrato pdl polizia locale e sicurezza

09.07.2008
17:44
(ACON) Trieste, 09 lug - ET - La V Commissione consiliare - presidente Roberto Marin (PdL) - ha sentito l'illustrazione della proposta di legge sul riordino dell'ordinamento della polizia locale e disposizioni in materia di politiche regionali per la sicurezza urbana e territoriale da parte del primo firmatario Franco Iacop del PD, provvedimento sottoscritto anche dai capigruppo dell'opposizione Gianfranco Moretton (PD), Pietro Colussi (IdV-Citt) e Igor Kocijancic (SA).

Il testo presentato in Commissione, ha detto Iacop, è la ripresa del lavoro iniziato durante la scorsa legislatura, ha già attraversato le fasi del percorso condiviso ed ha passato il vaglio del Consiglio delle autonomie locali. È un tema trasversale e discende direttamente dal Protocollo sulla sicurezza integrata, sottoscritto dall'allora ministro Amato e l'ex presidente della Regione Illy. Essendo la nostra regione tra le più sicure in Italia, la necessità è quella di migliorare la qualità della sicurezza, da un lato salvaguardandoci da degenerazioni e dall'altro rassicurando la società.

L'obiettivo che il pdl si prefigge è dunque di riorganizzare e ridefinire le forme e le azioni della polizia locale, aggiornando la legge regionale del 1988. La proposta si articola in quattro Capi: disposizioni generali, ordinamento della polizia locale, interventi per la sicurezza urbana e territoriale, disposizioni finali e transitorie, per un totale di 20 articoli.

Per consentire un'operatività congiunta della polizia di Stato (alla quale compete la sicurezza pubblica) e la polizia locale (cui sta la sicurezza civica), Iacop ha ricordato che la Regione ha già stanziato dei fondi, specie per l'interconnessione delle sale operative e dei sistemi informatici - come da previsione del pdl presentato. Nel testo è anche contemplato l'istituzione del vigile di quartiere.

Per quanto riguarda i Comuni le cui dimensioni non consentono l'istituzione di un corpo o di un servizio di polizia municipale adeguato ai requisiti minimi, la proposta incentiva la creazione di corpi o servizi intercomunali.

Prevista anche un'univoca modalità d'accesso ai ruoli e di formazione. Nella proposta è stabilito anche che sia un regolamento regionale a determinare le caratteristiche dei mezzi e degli strumenti operativi in dotazione ai corpi ed ai servizi di polizia locale, dalle divise degli operatori, ai simboli distintivi di grado.

La Regione dovrebbe poi intervenire finanziariamente a favore degli enti locali per la realizzazione dei Patti locali di sicurezza urbana. Da stipulare tra enti locali, organi decentrati dello Stato e altri enti ed associazioni presenti sul territorio e finalizzati ad integrare le politiche e le azioni con l'obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza territoriale, questi Patti dovrebbero mirare a progetti per la sicurezza per ottenere migliori condizioni di vivibilità e prevenire e ridurre i conflitti sociali.

Al termine dell'illustrazione, Iacop ha auspicato che la Giunta parta, nella stesura del suo Progetto sicurezza, da questo nucleo di idee già pronte.