V Comm: illustrato pdl polizia locale e sicurezza
(ACON) Trieste, 09 lug - ET - La V Commissione consiliare -
presidente Roberto Marin (PdL) - ha sentito l'illustrazione della
proposta di legge sul riordino dell'ordinamento della polizia
locale e disposizioni in materia di politiche regionali per la
sicurezza urbana e territoriale da parte del primo firmatario
Franco Iacop del PD, provvedimento sottoscritto anche dai
capigruppo dell'opposizione Gianfranco Moretton (PD), Pietro
Colussi (IdV-Citt) e Igor Kocijancic (SA).
Il testo presentato in Commissione, ha detto Iacop, è la ripresa
del lavoro iniziato durante la scorsa legislatura, ha già
attraversato le fasi del percorso condiviso ed ha passato il
vaglio del Consiglio delle autonomie locali. È un tema
trasversale e discende direttamente dal Protocollo sulla
sicurezza integrata, sottoscritto dall'allora ministro Amato e
l'ex presidente della Regione Illy. Essendo la nostra regione tra
le più sicure in Italia, la necessità è quella di migliorare la
qualità della sicurezza, da un lato salvaguardandoci da
degenerazioni e dall'altro rassicurando la società.
L'obiettivo che il pdl si prefigge è dunque di riorganizzare e
ridefinire le forme e le azioni della polizia locale, aggiornando
la legge regionale del 1988. La proposta si articola in quattro
Capi: disposizioni generali, ordinamento della polizia locale,
interventi per la sicurezza urbana e territoriale, disposizioni
finali e transitorie, per un totale di 20 articoli.
Per consentire un'operatività congiunta della polizia di Stato
(alla quale compete la sicurezza pubblica) e la polizia locale
(cui sta la sicurezza civica), Iacop ha ricordato che la Regione
ha già stanziato dei fondi, specie per l'interconnessione delle
sale operative e dei sistemi informatici - come da previsione del
pdl presentato. Nel testo è anche contemplato l'istituzione del
vigile di quartiere.
Per quanto riguarda i Comuni le cui dimensioni non consentono
l'istituzione di un corpo o di un servizio di polizia municipale
adeguato ai requisiti minimi, la proposta incentiva la creazione
di corpi o servizi intercomunali.
Prevista anche un'univoca modalità d'accesso ai ruoli e di
formazione. Nella proposta è stabilito anche che sia un
regolamento regionale a determinare le caratteristiche dei mezzi
e degli strumenti operativi in dotazione ai corpi ed ai servizi
di polizia locale, dalle divise degli operatori, ai simboli
distintivi di grado.
La Regione dovrebbe poi intervenire finanziariamente a favore
degli enti locali per la realizzazione dei Patti locali di
sicurezza urbana. Da stipulare tra enti locali, organi decentrati
dello Stato e altri enti ed associazioni presenti sul territorio
e finalizzati ad integrare le politiche e le azioni con
l'obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza
territoriale, questi Patti dovrebbero mirare a progetti per la
sicurezza per ottenere migliori condizioni di vivibilità e
prevenire e ridurre i conflitti sociali.
Al termine dell'illustrazione, Iacop ha auspicato che la Giunta
parta, nella stesura del suo Progetto sicurezza, da questo nucleo
di idee già pronte.