News


Moretton sui dragaggi nel bacino lagunare di Marano e Grado

24.07.2008
19:04
(ACON) Trieste, 24 lug - COM/AB - Si è svolto presso la sede del Consorzio industriale Aussa Corno a San Giorgio di Nogaro l'incontro promosso dal presidente della ZIAC Cesare Strisino, con il commissario delegato per la Laguna di Marano e Grado Gianfranco Moretton, e l'assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, per fare il punto della situazione sullo stato di avanzamento degli interventi di dragaggio già avviati e dare risposte certe, concertate e puntuali alle aspettative degli operatori locali.

A darne notizia è lo stesso Moretton che così riporta:

A fronte della preoccupazione evidenziata da Strisino sul protrarsi dei lavori, Moretton, affiancato dal sub commissario Giorgio Verri, ha ricordato l'impegno posto dalla struttura commissariale, in sinergia operativa con la Regione e i rappresentanti delle categorie marittime e portuali presenti nella zona industriale sangiorgina, per dare soluzione stabile a tutte le iniziative economiche che gravitano nell'ambito del bacino lagunare con particolare attenzione ai traffici commerciali facenti capo a Porto Nogaro, ma anche alla nautica da diporto, alle attività di pesca ed al turismo.

Le strategie d'intervento, attuate in poco più di un anno di gestione commissariale, sono state indirizzate a dare risposta, in tempi brevi, alle più urgenti criticità presenti in laguna quali il dragaggio dei canali di Barbana, Lovato e di quelli prospicienti l'abitato di Marano e il dragaggio del fiume Corno come accesso allo scalo marittimo commerciale di porto Nogaro, per un totale complessivo di circa 300 mila metri cubi di sedimenti lagunari movimentati.

Tra le priorità d'intervento individuate dal commissario rientrano, inoltre, gli ulteriori 40 mila metri cubi di sedimenti del canale Coron, della bocca di accesso alle darsene di Aprilia marittima e del canale Cialisia che consente la risalita del fiume Stella, che sono stati recentemente conferiti alla cassa di colmata di Marano Lagunare, esaurendone la capienza.

Moretton ha posto inoltre l'attenzione sul rilevante impegno finanziario, stimato nell'ordine di 90/100 milioni di euro, necessario per la realizzazione dei lavori su un'area vasta quale quella lagunare. Accanto agli interventi tecnici, l'impegno prioritario è stato di assicurare il reperimento delle necessarie risorse finanziarie per dare continuità operatività al piano di dragaggio già presentato agli operatori economici e agli enti istituzionali. A oggi, l'impegno commissariale ha consentito di acquisire ben 32 milioni di euro, 10 dei quali sono destinati alla messa in sicurezza di emergenza e alla bonifica del canale Banduzzi.

Moretton ha ricordato anche come, per accelerare al massimo i tempi di intervento per il dragaggio del fiume Corno quale canale di accesso a porto Nogaro, sia già stato approvato nel gennaio 2008 il progetto di intervento i cui lavori prevedono il dragaggio di 168 mila metri cubi e il conferimento dei sedimenti inquinati nelle tre vasche impermeabilizzate in località Planais, nella zona dell'Aussa Corno, recentemente trasferite in proprietà dal Consorzio medesimo al commissario delegato.

Per risolvere alcune urgenze prioritarie sulla sicurezza della navigabilità, evidenziate dagli operatori portuali, il commissario delegato ha già effettuato il dragaggio di 2600 metri cubi di sedimenti che sono stati depositati nella cassa di colmata di Marano Lagunare.

L'ultimo adempimento che manca per dare attuazione agli impegnativi lavori di dragaggio che si svilupperanno nell'arco di 700 giorni, sostanzialmente in due anni di lavoro, riguarda la procedura di screening sulla valutazione di impatto ambientale di competenza della Regione e il prossimo 6 agosto si riunirà la Commissione VIA con all'ordine del giorno l'esame dello screening sul conferimento dei sedimenti nelle tre vasche.

Entro la fine della prossima settimana potranno iniziare le necessarie operazioni di monitoraggio per l'individuazione di eventuali ordigni bellici presenti nell'area di dragaggio, così come richiesto dalla locale Capitaneria di Porto. Tenuto conto dei tempi tecnici per il monitoraggio e per l'allestimento tecnico delle vasche, nell'ipotesi di valutazione positiva dello screening, le operazioni di dragaggio potranno iniziare entro la prima metà del prossimo mese di settembre. Naturalmente - ha precisato Moretton - la soluzione di dragaggio e conferimento dei sedimenti del fiume Corno alle tre vasche rappresenta la via di più immediata percorribilità per la soluzione dei problemi di porto Nogaro. In parallelo, però, in accordo con il ministero dell'Ambiente e l'ICRAM, si stanno valutando possibili alternative di utilizzo dei sedimenti, previo preliminare trattamento, per un loro possibile utilizzo, una volta inertizzati, quale materiale da utilizzare per sottofondi e rialzi di terreno nella stessa zona industriale dell'Aussa Corno. A tal fine, ha comunicato Moretton, sono già stati prelevati alcuni campioni che andranno sottoposti ad analisi presso i laboratori specializzati dell'ICRAM, a Chioggia, e presso il Politecnico di Milano.

E' questa, un'importante prospettiva non solo per i problemi dell'Aussa Corno, ma per l'intero territorio lagunare che consentirà, se gli esiti delle analisi in corso risulteranno positivi, di contenere sensibilmente i costi di intervento e di ottenere materiale riutilizzabile per lavori infrastrutturali da realizzare sul territorio regionale.

Tale impegno, ha concluso Moretton, indirizzato allo sviluppo dei traffici commerciali di porto Nogaro, consentirà di raggiungere l'auspicata profondità dei fondali a quota meno 7,50 metri dal livello medio di marea, rispondendo in tal modo alle attese degli operatori della zona industriale dell'Aussa Corno.