News


Difensore civico: la sua chiusura un'inspiegabile decisione

25.07.2008
11:30
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/AB - In riferimento alle notizie di stampa secondo le quali la Giunta Tondo sarebbe intenzionata a non avvalersi più del Difensore civico regionale si registra il commento di Caterina Dolcher che ricopre attualmente l'incarico.

"Mi dispiace davvero che la maggioranza abbia deciso di cancellare il Difensore civico regionale, mi dispiace per le tante persone, per tutti i cittadini che hanno conosciuto questo Ufficio e ne hanno apprezzato il lavoro, umile e nascosto, ma capace di risolvere tanti piccoli e grandi problemi. Soprattutto per la gente più semplice e più povera che da noi trova ascolto e aiuto.

"Il Difensore civico regionale svolge funzioni ben più ampie rispetto a quello Comunale: si rivolge non solo alla Regione e ai suoi enti, per esempio Aziende sanitarie e Ater ma, in virtù di una legge statale, anche agli enti dello Stato, per esempio enti previdenziali, prefetture, ministeri.

"Si cancellano venticinque anni di attività proprio quanto l'Ufficio cominciava a farsi conoscere di più e poteva vantare, negli ultimi anni, crescenti accessi e consensi: è davvero difficile credere che sia solo una questione di soldi.

"Il Difensore civico è un'istituzione richiesta ai Paesi che vogliono entrare nella Ue: invece, una Regione dell'Italia del nord lo cancella nella manovra estiva di bilancio, come se si trattasse di un inutile orpello. E' richiesta per l'ingresso nella Ue perché è una garanzia indipendente del rispetto dei diritti e della buona amministrazione, gratuita e aperta a tutti, un controllo pacato, un luogo di confronto e di mediazione dove l'Amministrazione può spiegarsi e spiegare e il cittadino trova accoglienza, ascolto e intervento competente.

"Chi oggi lo cancella non ha letto le relazioni annuali, forse non sa nulla del nostro lavoro. O invece vuole evitare ogni forma di confronto, di critica o di controllo anche se non è esercitato con il potere di annullamento o di condanna?

"Spero ancora che ci si ripensi. Ho interessato il coordinatore dei Difensori civici delle Regioni e Province autonome italiane e il mediatore europeo. Spero in un loro autorevole intervento per evitare questa incomprensibile e anacronistica decisione".