Difensore civico: la sua chiusura un'inspiegabile decisione
(ACON) Trieste, 25 lug - COM/AB - In riferimento alle notizie
di stampa secondo le quali la Giunta Tondo sarebbe intenzionata a
non avvalersi più del Difensore civico regionale si registra il
commento di Caterina Dolcher che ricopre attualmente l'incarico.
"Mi dispiace davvero che la maggioranza abbia deciso di
cancellare il Difensore civico regionale, mi dispiace per le
tante persone, per tutti i cittadini che hanno conosciuto questo
Ufficio e ne hanno apprezzato il lavoro, umile e nascosto, ma
capace di risolvere tanti piccoli e grandi problemi. Soprattutto
per la gente più semplice e più povera che da noi trova ascolto e
aiuto.
"Il Difensore civico regionale svolge funzioni ben più ampie
rispetto a quello Comunale: si rivolge non solo alla Regione e ai
suoi enti, per esempio Aziende sanitarie e Ater ma, in virtù di
una legge statale, anche agli enti dello Stato, per esempio enti
previdenziali, prefetture, ministeri.
"Si cancellano venticinque anni di attività proprio quanto
l'Ufficio cominciava a farsi conoscere di più e poteva vantare,
negli ultimi anni, crescenti accessi e consensi: è davvero
difficile credere che sia solo una questione di soldi.
"Il Difensore civico è un'istituzione richiesta ai Paesi che
vogliono entrare nella Ue: invece, una Regione dell'Italia del
nord lo cancella nella manovra estiva di bilancio, come se si
trattasse di un inutile orpello. E' richiesta per l'ingresso
nella Ue perché è una garanzia indipendente del rispetto dei
diritti e della buona amministrazione, gratuita e aperta a tutti,
un controllo pacato, un luogo di confronto e di mediazione dove
l'Amministrazione può spiegarsi e spiegare e il cittadino trova
accoglienza, ascolto e intervento competente.
"Chi oggi lo cancella non ha letto le relazioni annuali, forse
non sa nulla del nostro lavoro. O invece vuole evitare ogni forma
di confronto, di critica o di controllo anche se non è esercitato
con il potere di annullamento o di condanna?
"Spero ancora che ci si ripensi. Ho interessato il coordinatore
dei Difensori civici delle Regioni e Province autonome italiane e
il mediatore europeo. Spero in un loro autorevole intervento per
evitare questa incomprensibile e anacronistica decisione".