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UDC: Sasco, ZPS carsiche da riperimetrare

11.08.2008
13:29
(ACON) Trieste, 11 ago - COM/RC - Il Carso triestino e goriziano sono assoggettati da quasi tre anni ad una disciplina ambientale e naturalistica facente parte di Rete natura 2000 con la quale si attua la direttiva comunitaria Habitat 92/94 che determina il blocco per la caccia, le attività produttive e infrastrutturali.

Per risolvere le pendenze con Bruxelles - lamentano gli agricoltori appartenenti alla comunità slovena - è stata fatta una delimitazione delle aree di tutela più ampia rispetto alle zone veramente meritevoli di salvaguardia, perciò alcuni territori dovrebbero essere restituiti alle attività produttive e alla caccia. E' poi indispensabile adottare un piano di gestione dell'intera area carsica che consenta un suo uso diversificato.

Per venire incontro alle esigenze prospettate dalla comunità slovena che vive e opera in quell'area, l'UDC ha colto l'occasione delle sedute d'Aula sulle variazioni di bilancio per presentare un ordine del giorno - poi accolto - che sollecita la Giunta regionale ad accelerare i tempi dell'adozione del tanto atteso regolamento.

Tra le altre, il TAR del Friuli Venezia Giulia ha accolto le istanze dei proprietari terrieri e delle loro associazioni di categoria, che lamentavano la mancata concertazione circa le scelte da effettuare. Ora, viene assicurato dalla Giunta regionale, sarà attivato un tavolo di concertazione che comprenderà, oltre alle categorie interessate, le Province di Trieste e Gorizia, i sindaci della zona e le istituzioni locali degli usi civici.

"Finalmente qualcosa di positivo si sta muovendo nell'interesse della popolazione e dell'economia del Carso", ha dichiarato con soddisfazione il capogruppo dell'UDC, Edoardo Sasco, primo firmatario dell'ordine del giorno. "Ciò è avvenuto grazie ad un efficace dialogo che l'UDC ha instaurato con la gente del post - così ancora Sasco - nella consapevolezza che la situazione di disagio non poteva più protrarsi. Se sono giuste le esigenze di tipo ambientale, sono altrettanto legittime le attese economiche della popolazione, che per prima intende collaborare alla difesa dell'ambiente purché le condizioni di tutela siano condivise attraverso un'efficace concertazione".