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PD: Gerolin, carcere di Pordenone, una vicenda senza fine

28.10.2008
17:31
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/AB - L'annosa questione del carcere di Pordenone non ha ancora fine. Appare strano che da un lato il Governo nazionale motivi i tagli alla spesa pubblica con esigenze di risparmio, vista l'esiguità delle risorse disponibili, e dall'altro i parlamentari e i consiglieri regionali di Pordenone del PdL continuino a chiedere a gran voce che il carcere della provincia venga fatto a Pordenone per ragioni economiche e sociali.

Lo afferma il consigliere regionale del PD Daniele Gerolin che sottolinea come, di fronte a una dichiarata disponibilità dell'amministrazione sanvitese ad accettare l'istituto penitenziario nel proprio territorio, all'individuazione del sito nella ex caserma dall'Armi, non si voglia prendere in considerazione le cifre per la realizzazione. Santin auspica che tutte le forze politiche del sanvitese sostengano concretamente questa ipotesi perorando nei luoghi e nelle sedi più opportune questa importante opportunità economica e sociale. Costruire ex novo la struttura a Pordenone comporterà un costo orientativo di 50-60 milioni di euro, contro i 30 milioni necessari per realizzare il nuovo penitenziario nella caserma dall'Armi di San Vito.

Lo stesso ministro Alfano ha sottolineato l'insufficienza delle risorse disponibili precisando tuttavia che esiste uno spiraglio solo per il sito sanvitese con una compartecipazione della Regione al finanziamento dell'opera. Vista l'emergenza dello situazione dichiarata pochi giorni or sono dal direttore Quagliotto, penso sia quanto necessaria una rapida decisione al fine di evitare ulteriori rimpalli e rinvii.

Abbiamo un sito disponibile, che costa meno di Pordenone, la logica economica spinge verso questa soluzione, ma la logica politica di parte del PdL appare discontinua con giustificazioni discordanti, tanto da portare il presidente Tondo a decidere per Pordenone precisando che non ci sono le risorse.