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Incontro in Consiglio regionale su situazione Caffaro

30.10.2008
15:19
(ACON) Trieste, 30 ott - MPB - Torviscosa è un polo chimico e tale deve rimanere; la chimica nuova di cui il Paese ha bisogno deve passare qui; chiediamo alla politica di fare la sua parte e al presidente Tondo di prendere in mano la situazione in prima persona organizzando un tavolo di confronto in sede nazionale con i ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico e del Lavoro, assieme alla Snia-Caffaro e ai rappresentanti dei lavoratori: solo così potremo sperare di mantenere vivo il polo chimico di Torviscosa.

All'incontro in Consiglio regionale, convocato dal presidente Edouard Ballaman con i capigruppo e il presidente della Regione Renzo Tondo, presenti molti sindaci della Bassa friulana, il sindacato - con Augusto Salvador - ha spiegato la situazione, dopo quasi due mesi di inattività, dell'impianto cloro-soda sequestrato preventivamente dalla magistratura, dei dipendenti dell'azienda Caffaro e del relativo indotto. E ha espresso preoccupazione perché né la richiesta di un forte intervento a livello nazionale, né quella di un tavolo unico a livello territoriale con Regione, azienda e comune di Torviscosa hanno finora trovato risposta positiva: il sindacato e i lavoratori perciò restano estranei ai discorsi che si fanno sul destino dell'impianto e dell'intero sito produttivo, mentre un accordo territoriale di programma, sottoscritto con i ministeri competenti, rimane l'unica strada percorribile.

Chiediamo - ha proseguito - che l'assessore alle Attività produttive si imponga per avere dalla Società la chiara situazione finanziaria e di conseguenza la credibilità del piano industriale, che dovrà essere parte integrante dell'accordo territoriale di programma. Se ci fosse una impossibilità per l'attuale proprietà di concretizzare un piano industriale credibile e la Società non fosse in grado di realizzarlo con le proprie forze, bisognerebbe - è la preoccupazione del sindacato - cercare subito dei partner in grado di sostenere gli investimenti.

Agli esponenti delle forze sociali e agli amministratori, il presidente del Consiglio regionale Ballaman ha assicurato la massima attenzione delle istituzioni alla situazione; attenzione confermata dalla presenza, accanto ai capigruppo, di diversi consiglieri, nonostante i concomitanti lavori d'Aula sul commercio, a esprimere solidarietà e impegno per una situazione unanimemente giudicata gravissima.

Concordi Gianfranco Moretton (PD), Igor Kocijancic (SA), Luigi Ferone (Part.Pens), Daniele Galasso (PdL), Giorgio Venier Romano (UDC) e Ugo De Mattia (LN) sulla necessità di un tavolo tecnico guidato dal presidente Tondo, nel quale la Regione sia protagonista. Con le due emergenze ben chiare: quella immediata del cloro-soda e quella della bonifica del sito in una prospettiva pluriennale. Per un problema bipartisan.

Dal sindaco di Torviscosa Roberto Duz la sottolineatura che il sequestro obbliga tutti a riflettere e a cercare di capire se l'Azienda sia in grado di mettere in campo un progetto e risorse.

Va attivato un tavolo tecnico ed è importante che chi vi parteciperà dia un concreto sostegno - ha detto in conclusione il presidente Tondo, ringraziando Ballaman per aver convocato l'incontro che - ha sottolineato - mostra la capacità dell'Istituzione Regione di essere unita nei momenti difficili. Tondo ha anche annunciato di volere una finanziaria di assoluto rigore sulla spesa pubblica per conservare risorse utili ad affrontare eventuali crisi. Un indirizzo sul quale ha chiesto di essere sostenuto, perchè la preoccupazione non è che in prospettiva possa mancare il credito, ma commesse di lavoro.

Quanto alla vicenda Caffaro, il vero problema per Tondo è capire cosa voglia fare l'azienda, indispensabile per innestare un'azione politica. E se le prospettive sono che 150-170 lavoratori restino operativi mentre per 120 ci sia la cassa integrazione Tondo, parlando dell'accordo di programma che il CdA presenterà, ha detto di ritenere che l'azienda, sebbene abbia un deficit di credibilità, non possa sfuggire dall'essere interlocutore. E la Regione - ha concluso - per la quale la Bassa friulana è strategica, farà la sua parte e renderà partecipe la rappresentanza dei lavoratori

(foto - immagini tv)