Incontro in Consiglio regionale su situazione Caffaro
(ACON) Trieste, 30 ott - MPB - Torviscosa è un polo chimico e
tale deve rimanere; la chimica nuova di cui il Paese ha bisogno
deve passare qui; chiediamo alla politica di fare la sua parte e
al presidente Tondo di prendere in mano la situazione in prima
persona organizzando un tavolo di confronto in sede nazionale con
i ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico e del Lavoro,
assieme alla Snia-Caffaro e ai rappresentanti dei lavoratori:
solo così potremo sperare di mantenere vivo il polo chimico di
Torviscosa.
All'incontro in Consiglio regionale, convocato dal presidente
Edouard Ballaman con i capigruppo e il presidente della Regione
Renzo Tondo, presenti molti sindaci della Bassa friulana, il
sindacato - con Augusto Salvador - ha spiegato la situazione,
dopo quasi due mesi di inattività, dell'impianto cloro-soda
sequestrato preventivamente dalla magistratura, dei dipendenti
dell'azienda Caffaro e del relativo indotto. E ha espresso
preoccupazione perché né la richiesta di un forte intervento a
livello nazionale, né quella di un tavolo unico a livello
territoriale con Regione, azienda e comune di Torviscosa hanno
finora trovato risposta positiva: il sindacato e i lavoratori
perciò restano estranei ai discorsi che si fanno sul destino
dell'impianto e dell'intero sito produttivo, mentre un accordo
territoriale di programma, sottoscritto con i ministeri
competenti, rimane l'unica strada percorribile.
Chiediamo - ha proseguito - che l'assessore alle Attività
produttive si imponga per avere dalla Società la chiara
situazione finanziaria e di conseguenza la credibilità del piano
industriale, che dovrà essere parte integrante dell'accordo
territoriale di programma. Se ci fosse una impossibilità per
l'attuale proprietà di concretizzare un piano industriale
credibile e la Società non fosse in grado di realizzarlo con le
proprie forze, bisognerebbe - è la preoccupazione del sindacato -
cercare subito dei partner in grado di sostenere gli
investimenti.
Agli esponenti delle forze sociali e agli amministratori, il
presidente del Consiglio regionale Ballaman ha assicurato la
massima attenzione delle istituzioni alla situazione; attenzione
confermata dalla presenza, accanto ai capigruppo, di diversi
consiglieri, nonostante i concomitanti lavori d'Aula sul
commercio, a esprimere solidarietà e impegno per una situazione
unanimemente giudicata gravissima.
Concordi Gianfranco Moretton (PD), Igor Kocijancic (SA), Luigi
Ferone (Part.Pens), Daniele Galasso (PdL), Giorgio Venier Romano
(UDC) e Ugo De Mattia (LN) sulla necessità di un tavolo tecnico
guidato dal presidente Tondo, nel quale la Regione sia
protagonista. Con le due emergenze ben chiare: quella immediata
del cloro-soda e quella della bonifica del sito in una
prospettiva pluriennale. Per un problema bipartisan.
Dal sindaco di Torviscosa Roberto Duz la sottolineatura che il
sequestro obbliga tutti a riflettere e a cercare di capire se
l'Azienda sia in grado di mettere in campo un progetto e risorse.
Va attivato un tavolo tecnico ed è importante che chi vi
parteciperà dia un concreto sostegno - ha detto in conclusione il
presidente Tondo, ringraziando Ballaman per aver convocato
l'incontro che - ha sottolineato - mostra la capacità
dell'Istituzione Regione di essere unita nei momenti difficili.
Tondo ha anche annunciato di volere una finanziaria di assoluto
rigore sulla spesa pubblica per conservare risorse utili ad
affrontare eventuali crisi. Un indirizzo sul quale ha chiesto di
essere sostenuto, perchè la preoccupazione non è che in
prospettiva possa mancare il credito, ma commesse di lavoro.
Quanto alla vicenda Caffaro, il vero problema per Tondo è capire
cosa voglia fare l'azienda, indispensabile per innestare
un'azione politica. E se le prospettive sono che 150-170
lavoratori restino operativi mentre per 120 ci sia la cassa
integrazione Tondo, parlando dell'accordo di programma che il CdA
presenterà, ha detto di ritenere che l'azienda, sebbene abbia un
deficit di credibilità, non possa sfuggire dall'essere
interlocutore. E la Regione - ha concluso - per la quale la Bassa
friulana è strategica, farà la sua parte e renderà partecipe la
rappresentanza dei lavoratori
(foto - immagini tv)