PD: Zvech, salvare il BIC di Trieste
(ACON) Trieste, 12 nov - COM/AB - La Regione metta in atto, con
l'urgenza richiesta dalla situazione, le azioni più opportune per
sbloccare la vendita del BIC alla stessa Regione o alle sue
partecipate, così da salvaguardare la vita di aziende sane,
innovative, con ampi margini di sviluppo e che creano
occupazione.
Lo chiede, in un'interpellanza, il consigliere regionale del PD
Bruno Zvech che ricorda come il BIC - Business Innovation Centre
- avviato a Trieste nel 1989, sia una delle più significative
esperienze nazionali ed europee nella creazione di aziende
innovative, la cui qualità e i risultati conseguiti sono
certificati dalla Commissione Europea.
Dopo l'individuazione del prezzo di vendita, evidenzia Zvech, le
trattative tra Invitalia e la Regione Friulia Venezia Giulia
avrebbero dovuto chiudersi il 30 aprile 2008 con l'affidamento
della struttura a Friulia. Le trattative sono invece in una fase
di stallo, con il conseguente blocco della vendita del BIC,
tuttora di proprietà Invitalia, alla Regione, situazione che
rischia di condurre alla messa in liquidazione della struttura
entro il 31 dicembre 2008 come già avvenuto in Veneto, Lombardia,
Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Sardegna e Calabria.
Le conseguenze di questo deprecabile evento sarebbero gravissime,
conclude Zvech, in quanto l'intero complesso del BIC, comprensivo
delle sedi di Trieste, Gorizia e Spilimbergo, ospita 64 aziende a
rischio chiusura, con oltre 500 addetti che vedono in pericolo il
posto di lavoro, laddove nella sola Trieste sono insediate 38
società che occupano 392 addetti con età media di 30/35 anni, di
cui in numero elevato laureati, che hanno raggiunto un fatturato
di circa 20 milioni di euro, più altri 4 milioni di IVA che
rimangono quasi totalmente nelle casse della Regione.