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PD: Zvech, salvare il BIC di Trieste

12.11.2008
16:37
(ACON) Trieste, 12 nov - COM/AB - La Regione metta in atto, con l'urgenza richiesta dalla situazione, le azioni più opportune per sbloccare la vendita del BIC alla stessa Regione o alle sue partecipate, così da salvaguardare la vita di aziende sane, innovative, con ampi margini di sviluppo e che creano occupazione.

Lo chiede, in un'interpellanza, il consigliere regionale del PD Bruno Zvech che ricorda come il BIC - Business Innovation Centre - avviato a Trieste nel 1989, sia una delle più significative esperienze nazionali ed europee nella creazione di aziende innovative, la cui qualità e i risultati conseguiti sono certificati dalla Commissione Europea.

Dopo l'individuazione del prezzo di vendita, evidenzia Zvech, le trattative tra Invitalia e la Regione Friulia Venezia Giulia avrebbero dovuto chiudersi il 30 aprile 2008 con l'affidamento della struttura a Friulia. Le trattative sono invece in una fase di stallo, con il conseguente blocco della vendita del BIC, tuttora di proprietà Invitalia, alla Regione, situazione che rischia di condurre alla messa in liquidazione della struttura entro il 31 dicembre 2008 come già avvenuto in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Sardegna e Calabria.

Le conseguenze di questo deprecabile evento sarebbero gravissime, conclude Zvech, in quanto l'intero complesso del BIC, comprensivo delle sedi di Trieste, Gorizia e Spilimbergo, ospita 64 aziende a rischio chiusura, con oltre 500 addetti che vedono in pericolo il posto di lavoro, laddove nella sola Trieste sono insediate 38 società che occupano 392 addetti con età media di 30/35 anni, di cui in numero elevato laureati, che hanno raggiunto un fatturato di circa 20 milioni di euro, più altri 4 milioni di IVA che rimangono quasi totalmente nelle casse della Regione.