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UDC: Salvador, no a residenza da 15 anni per una casa Ater

18.11.2008
13:34
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/RC - "In Friuli Venezia Giulia si rischia di creare una situazione paradossale: immigrati regolari che ottengono la cittadinanza italiana dopo 10 anni, e possono quindi votare, ma non possono godere dei più semplici diritti". L'affermazione è del consigliere regionale dell'UDC Maurizio Salvador commentando l'approvazione, in IV Commissione, della norma che introduce il requisito della residenza in regione per 15 anni per avere diritto a un alloggio dell'Ater.

E' giusto aumentare gli sforzi per sradicare il fenomeno dell'immigrazione clandestina - afferma ancora l'esponente dell'UDC - ma è diverso il modo con cui dobbiamo affrontare la permanenza degli immigrati regolari che lavorano, pagano le tasse e versano i contributi previdenziali nella nostra regione. In fondo, si tratta di applicare lo stesso trattamento che in passato hanno ricevuto i nostri emigranti all'estero che, attraverso la cittadinanza, hanno acquisito gli stessi diritti e doveri dei cittadini dei Paesi che li hanno accolti.

Non siamo d'accordo nello stabilire tempi biblici, 15 anni, per potere godere, da parte degli immigrati regolari, i benefici del welfare o degli alloggi Ater qualora vi siano i requisiti. Inoltre - così ancora Salvador - non è pensabile che ogni provvedimento legislativo all'esame del Consiglio regionale debba contenere norme particolari che amplino il distacco nel campo dei diritti tra residenti e immigrati regolari. Il nostro auspicio è che, da qui alla discussione in Aula di questa legge, intervenga un indirizzo politico da parte della Giunta regionale che corregga questa previsione, riportando il periodo di residenza richiesto in linea con la legge nazionale.