PD: Lupieri, verso il nulla politico e strategico in Sanità
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/ET - All'assessorato alla Sanità -
la direzione più critica e importante dell'Amministrazione
regionale - manca completamente una copertura politica.
Questo il commento del consigliere del PD Sergio Lupieri,
firmatario della mozione sulla Sanità, alla risposta
dell'assessore Kosic.
"La mancanza di una strategia politica riguardo la sanità e le
politiche sociali è emersa anche dalle linee di gestione 2009 e
dagli indirizzi pluriennali, documenti scarni, timidi, non
coraggiosi, sostanzialmente condivisibili ma indefiniti - ha
commentato Lupieri. E' facile concordare sulla necessità di
curare gli ammalati. Ma la vera domanda da porsi è, il come
farlo".
L'esponente dell'opposizione rileva che il documento è stato
scritto da chi conosce bene il sistema, ma non aveva chiare o gli
mancavano del tutto delle direttive dall'alto. Debole sotto il
profilo propositivo, ma tuttavia documento forte - sostiene
Lupieri - perché certifica che la gestione precedente del
servizio sanitario regionale è stata una buona gestione
accompagnata da una valida programmazione.
Lupieri ricorda anche il pericolo che il servizio sanitario
pubblico corre, dopo le affermazioni del ministro del Welfare
Sacconi che rilancia come secondo pilastro della sanità i fondi,
le mutue e anche le assicurazioni, con funzioni integrative.
"Le risposte dell'assessore Kosic si sono rivelate - secondo
Lupieri - più preoccupanti e generiche di quanto già conosciuto.
Accorpare il Centro servizio condivisi e l'Agenzia regionale alla
sanità è un pasticcio, in quanto si mettono insieme due realtà
diverse, con compiti completamente distinti".
"Preoccupa - così il consigliere - che si voglia continuare a
distruggere quanto fatto dalla precedente Amministrazione e
probabilmente questa Giunta andrà verso un nulla politico e
strategico in sanità, lasciando gli operatori a reggere
autonomamente il sistema".
"L'assessore Kosic - conclude la nota di Lupieri - non ci ha
convinti e ha aggiunto preoccupazione a preoccupazione".