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PD: Lupieri, verso il nulla politico e strategico in Sanità

26.11.2008
17:38
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/ET - All'assessorato alla Sanità - la direzione più critica e importante dell'Amministrazione regionale - manca completamente una copertura politica.

Questo il commento del consigliere del PD Sergio Lupieri, firmatario della mozione sulla Sanità, alla risposta dell'assessore Kosic.

"La mancanza di una strategia politica riguardo la sanità e le politiche sociali è emersa anche dalle linee di gestione 2009 e dagli indirizzi pluriennali, documenti scarni, timidi, non coraggiosi, sostanzialmente condivisibili ma indefiniti - ha commentato Lupieri. E' facile concordare sulla necessità di curare gli ammalati. Ma la vera domanda da porsi è, il come farlo".

L'esponente dell'opposizione rileva che il documento è stato scritto da chi conosce bene il sistema, ma non aveva chiare o gli mancavano del tutto delle direttive dall'alto. Debole sotto il profilo propositivo, ma tuttavia documento forte - sostiene Lupieri - perché certifica che la gestione precedente del servizio sanitario regionale è stata una buona gestione accompagnata da una valida programmazione.

Lupieri ricorda anche il pericolo che il servizio sanitario pubblico corre, dopo le affermazioni del ministro del Welfare Sacconi che rilancia come secondo pilastro della sanità i fondi, le mutue e anche le assicurazioni, con funzioni integrative.

"Le risposte dell'assessore Kosic si sono rivelate - secondo Lupieri - più preoccupanti e generiche di quanto già conosciuto. Accorpare il Centro servizio condivisi e l'Agenzia regionale alla sanità è un pasticcio, in quanto si mettono insieme due realtà diverse, con compiti completamente distinti".

"Preoccupa - così il consigliere - che si voglia continuare a distruggere quanto fatto dalla precedente Amministrazione e probabilmente questa Giunta andrà verso un nulla politico e strategico in sanità, lasciando gli operatori a reggere autonomamente il sistema".

"L'assessore Kosic - conclude la nota di Lupieri - non ci ha convinti e ha aggiunto preoccupazione a preoccupazione".