I Comm: iniziato dibattito su Finanziaria 2009 (1)
(ACON) Trieste, 02 dic - DT - La I Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Gaetano Valenti (PdL), integrata con i
presidenti delle altre cinque Commissioni, ha iniziato il
dibattito sulla Finanziaria 2009.
Il primo intervento, quello di Giorgio Baiutti (PD). "Con 161
milioni di euro in più rispetto alle previsioni, questa non è una
Finanziaria di rigore, bensì di spesa, ma non virtuosa. Perché
l'economia è in sofferenza, eppure gli interventi non bastano, si
riduce l'Irap ma le piccole-medie imprese non sono sostenute
abbastanza, il turismo, in crescita, vede sottrarsi importanti
risorse. E poi non si non si fa nulla per i due atenei regionali,
sulla sanità c'è poco, la protezione sociale viene demolita, si
tagliano le risorse alle Autonomie locali, mentre il vero allarme
sicurezza è l'ammodernamento delle strutture scolastiche".
Per Franco Baritussio (PdL) lo tsunami economico globale incide
anche sulla Finanziaria della Regione. "Ci vuole rigore visto il
debito accumulato - e infatti questa Finanziaria produce i 2/3 di
debito rispetto a quella passata - ma dobbiamo anche lanciare il
segnale che non ci si ferma. Così, massima attenzione viene data
alla sanità, alle politiche sociali e alla famiglia. La sicurezza
nelle scuole va fatta, ma esiste anche quella stradale e quella
dei cittadini che questa maggioranza non dimentica".
Ha timore del contagio - soprattutto del quanto - del Friuli
Venezia Giulia rispetto a una crisi dalle proporzioni ancora non
ben comprensibili Alessandro Colautti (PdL). "La Giunta si è
messa subito al lavoro, ma si parla, per il 2009, di un 30% di
aziende costrette a chiudere. Per questo c'è l'obbligo di pensare
a un articolo 1 ante che provveda a dare un sostegno il più
economicamente solido possibile al sistema produttivo. Stiamo
approvando un bilancio ordinario, invece ne serve uno
straordinario. Parimenti, dovremo dare risposte importanti al
sociale. Ultima nota su Pramollo: ci sono stati dei chiarimenti,
l'impegno da parte della Giunta sarà mantenuto".
"Tanti milioni di euro in più, tante poste con il segno più, e
allora dov'era il debito di questa Regione?" ha chiesto
polemicamente Franco Brussa per il PD. Criticati i tagli di 38
milioni di euro alla tutela dell'ambiente e di 9 alle
infrastrutture e trasporti. "Il nostro ruolo geografico
strategico è una condizione di partenza, ma non serve a nulla se
poi i treni, le strade, non ci sono". Troppe poi le poste
puntuali: su 158 pagine e 1000 capitoli di spesa, 250 portano
delle modifiche che superano il milione di euro. "Non era mai
successo, bisogna essere più oculati con il denaro pubblico".
"In campagna elettorale si era promesso di abbattere il debito,
così è stato fatto, e pure il Consiglio sta facendo la sua
parte", ha ribadito Maurizio Salvador per l'UDC. "Quello che
rimane da fare è ridurre tutte quelle norme che producono costi
enormi senza grandi risultati. E oggi la crisi ce lo impone.
Bisogna, poi, trasferire agli enti locali più risorse e
controllare come vengono spese per davvero. Così come bisogna
rinegoziare con il governo le quote di compartecipazione sui
decimi delle pensioni, i trasferimenti per la sanità, e c'è la
partita delle infrastrutture".
(segue)