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I Comm: iniziato dibattito su Finanziaria 2009 (1)

02.12.2008
15:13
(ACON) Trieste, 02 dic - DT - La I Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Gaetano Valenti (PdL), integrata con i presidenti delle altre cinque Commissioni, ha iniziato il dibattito sulla Finanziaria 2009.

Il primo intervento, quello di Giorgio Baiutti (PD). "Con 161 milioni di euro in più rispetto alle previsioni, questa non è una Finanziaria di rigore, bensì di spesa, ma non virtuosa. Perché l'economia è in sofferenza, eppure gli interventi non bastano, si riduce l'Irap ma le piccole-medie imprese non sono sostenute abbastanza, il turismo, in crescita, vede sottrarsi importanti risorse. E poi non si non si fa nulla per i due atenei regionali, sulla sanità c'è poco, la protezione sociale viene demolita, si tagliano le risorse alle Autonomie locali, mentre il vero allarme sicurezza è l'ammodernamento delle strutture scolastiche".

Per Franco Baritussio (PdL) lo tsunami economico globale incide anche sulla Finanziaria della Regione. "Ci vuole rigore visto il debito accumulato - e infatti questa Finanziaria produce i 2/3 di debito rispetto a quella passata - ma dobbiamo anche lanciare il segnale che non ci si ferma. Così, massima attenzione viene data alla sanità, alle politiche sociali e alla famiglia. La sicurezza nelle scuole va fatta, ma esiste anche quella stradale e quella dei cittadini che questa maggioranza non dimentica".

Ha timore del contagio - soprattutto del quanto - del Friuli Venezia Giulia rispetto a una crisi dalle proporzioni ancora non ben comprensibili Alessandro Colautti (PdL). "La Giunta si è messa subito al lavoro, ma si parla, per il 2009, di un 30% di aziende costrette a chiudere. Per questo c'è l'obbligo di pensare a un articolo 1 ante che provveda a dare un sostegno il più economicamente solido possibile al sistema produttivo. Stiamo approvando un bilancio ordinario, invece ne serve uno straordinario. Parimenti, dovremo dare risposte importanti al sociale. Ultima nota su Pramollo: ci sono stati dei chiarimenti, l'impegno da parte della Giunta sarà mantenuto".

"Tanti milioni di euro in più, tante poste con il segno più, e allora dov'era il debito di questa Regione?" ha chiesto polemicamente Franco Brussa per il PD. Criticati i tagli di 38 milioni di euro alla tutela dell'ambiente e di 9 alle infrastrutture e trasporti. "Il nostro ruolo geografico strategico è una condizione di partenza, ma non serve a nulla se poi i treni, le strade, non ci sono". Troppe poi le poste puntuali: su 158 pagine e 1000 capitoli di spesa, 250 portano delle modifiche che superano il milione di euro. "Non era mai successo, bisogna essere più oculati con il denaro pubblico".

"In campagna elettorale si era promesso di abbattere il debito, così è stato fatto, e pure il Consiglio sta facendo la sua parte", ha ribadito Maurizio Salvador per l'UDC. "Quello che rimane da fare è ridurre tutte quelle norme che producono costi enormi senza grandi risultati. E oggi la crisi ce lo impone. Bisogna, poi, trasferire agli enti locali più risorse e controllare come vengono spese per davvero. Così come bisogna rinegoziare con il governo le quote di compartecipazione sui decimi delle pensioni, i trasferimenti per la sanità, e c'è la partita delle infrastrutture".

(segue)