PdL: Camber, paure infondate, il Bic di Trieste non chiude
(ACON) Trieste, 03 dic - COM/DT - "Seminare il panico è un modo
di far politica che non appartiene a questa maggioranza:
dichiarare che le aziende del Bic siano a rischio chiusura è una
sciocchezza priva di qualsiasi fondamento e tipica di quei
politici o sindacalisti che riescono a sopravvivere solo sulle
paure altrui". La nota è del consigliere regionale Piero Camber
che precisa quale sia la reale situazione delle società che
operano al Bic.
"Le realtà incubate al Bic sono imprese con propri bilanci -
spiega l'esponente del PdL - e questi o sono sani oppure
l'azienda chiude, a prescindere da chi sia proprietario dei muri.
C'è un unico problema, ed è quello legato alla titolarità
dell'immobile: oggi è di proprietà di Sviluppo Italia, domani
della Regione o di Friulia (quindi, di una società controllata
dalla stessa Regione). La questione è quindi esclusivamente
quella di determinare a chi queste imprese dovranno pagare
l'affitto.
L'assessore regionale alle attività produttive Luca Ciriani -
precisa ancora Camber - già lo scorso novembre in Consiglio aveva
esplicitato la volontà della Giunta di dare mandato a Friulia di
proseguire nella trattativa per arrivare all'acquisizione delle
quote di Sviluppo Italia in tempi molto contenuti. Queste
dichiarazioni oggi sono state formalmente riconfermate
dall'Esecutivo.
Continuare, da parte di alcuni, a paventare lo spettro della
chiusura è solo un atto irresponsabile e legato a una politica
della paura e non dei fatti come invece è quella di questa
maggioranza di centrodestra", conclude.