Moretton, disposto avvio dragaggi del fiume Corno
(ACON) Trieste, 09 dic - COM/DT - E' stato disposto dal
commissario delegato Gianfranco Moretton l'immediato avvio dei
dragaggi del fiume Corno con il conferimento di 20 mila metri
cubi di sedimenti alla cassa di colmata di Marano Lagunare.
Il progetto originale di dragaggio per portare la navigabilità
del canale di accesso alle banchine di Porto Nogaro a quota meno
7,50 metri dal livello del mare era stato di fatto bloccato dalla
restrittiva valutazione regionale di impatto ambientale, che
assimilava a discarica le tre vasche impermeabilizzate di
conferimento dei sedimenti di dragaggio, site a Planais,
nell'area industriale dell'Aussa Corno.
Di fronte a un'interpretazione così restrittiva le specifiche
procedure previste dalle ordinanze del presidente del Consiglio
dei ministri (finalizzate proprio al superamento dello stato di
emergenza presente nella laguna di Marano e Grado) consentono una
rivisitazione del parere formulato che richiede, però, tempi
tecnici incompatibili con l'urgenza di intervenire nel dragaggio
del fiume Corno secondo quanto previsto dal progetto originario.
L'interpretazione restrittiva e le numerose prescrizioni
formulate dalla Regione in sede di valutazione di impatto
ambientale rendono, infatti, allo stato attuale impraticabile -
per ragioni tecniche ed economiche - il conferimento dei
sedimenti nelle tre vasche dell'Aussa Corno in quanto comportano
un notevole e ingiustificato incremento dei costi con conseguente
sottrazione di notevoli risorse finanziarie ai fondi stanziati
dallo Stato e dalla Regione per le operazioni di bonifica da
eseguire in laguna.
"Si pensi ad esempio - precisa Moretton - che i vincoli e le
prescrizioni imposte dalla Regione e in contrasto con quanto
espressamente previsto per queste vasche dalle specifiche
ordinanze del presidente del Consiglio dei ministri, comportano
un aumento della spesa di ben 4 milioni di euro, facendo
lievitare i costi dell'intervento da 6 a 10 milioni.
"I recenti rilievi eseguiti nella cassa di colmata di Marano
Lagunare hanno permesso di accertare una residua disponibilità di
carico di circa 20 mila metri cubi, tenuto conto del progressivo
assestamento del materiale fluido finora conferito alla cassa
medesima. Il recente intervento disposto in favore di Porto
Nogaro vedrà le imprese di dragaggio impegnate per tre mesi di
lavoro e questo -conclude Moretton - è un tempo ampiamente
sufficiente per portare a soluzione i problemi
giuridico-amministrativi legati all'utilizzo delle tre vasche
impermeabilizzate dell'Aussa Corno".