IdV-Citt: Colussi, le intenzioni di Tondo sull'Euroregione
(ACON) Trieste, 11 dic - COM/ET - "Il Friuli Venezia Giulia sta
rinunciando all'Euroregione?", è quanto si domanda il capogruppo
dell'IdV-Cittadini, Piero Colussi, commentando l'incontro
trilaterale di Villacco.
"Il profilo politico del presidente della Veneto Giancarlo Galan
e il ruolo trainante di quella regione è emerso nettissimo
all'incontro, mentre è passato in secondo piano quello del Friuli
Venezia Giulia e del presidente Tondo".
Colussi, definisce tiepida la posizione di Tondo. "Dal resoconto
del vertice - continua il consigliere - abbiamo avuto conferma
che il ruolo guida svolto dal Friuli Venezia Giulia nella
costituzione dell'Euroregione, è passato saldamente nelle mani
del Veneto. Peggio ancora, la visione riduttiva e lo scetticismo
che il centrodestra ha sempre profuso su questo progetto
perseguito da Riccardo Illy ha come risultato la prenotazione,
ancorché temporanea, da parte della Carinzia della sede della
capitale dell'Euroregionale, quando i presidenti Illy, Haider e
Galan l'avevano già individuata in Trieste".
"Tondo, a differenza di Galan, risulta del tutto afono anche
riguardo al progetto di allargamento dell'Euroregione alla
Lombardia - così il capogruppo IdV-Citt - cara a Bossi e alla
Lega Nord. In questo caso ha ragione il governatore Galan quando
afferma che la Lombardia non c'entra nulla con l'Euroregione che,
invece, deve dialogare con una parte dell'est Europa, Slovenia e
Croazia in primis, e non già con l'ovest italiano. E' poi ancora
di Galan l'attacco contro l'inerzia del ministero degli Esteri e
le resistenze di ogni tipo frapposte dal Parlamento e dalla
Farnesina all'iter legislativo dell'Euroregione".
Secondo Colussi, i disegni internazionali di questa maggioranza
sembrano orientati prioritariamente in direzione sud-est verso i
Balcani e la Turchia "palesando così la volontà di abbandonare,
nei fatti, il disegno strategico di Euroregione che vedeva il
Friuli Venezia Giulia al centro di un progetto ambizioso di
gestione di programmi comunitari transfrontalieri e
transnazionali e testa di ponte per la politica internazionale
del nord est".
In conclusione, Colussi si domanda se la Regione non intenda
rinunciare alla vocazione europeista e ha auspicato che
l'Euroregione rimanga ancora al centro dell'iniziativa politica
regionale.