CR: finanziaria 2009, dibattito generale, chiusi lavori (10)
(ACON) Trieste, 16 dic - DT - Per Paride Cargnelutti (PdL) il
bilancio deve essere occasione di riflessione, tanto più in
questi tempi di crisi. E allora, perché non pensare a quanti
sprechi ci sono nella pubblica amministrazione, nelle università,
nella scuola? Certo, la Regione deve intervenire per sostenere,
ma occorre pretendere un maggiore senso di responsabilità. Contro
la crisi il punto fondamentale rimane la tutela alle attività
produttive. Se gli investimenti funzionano, poi non c'è bisogno
di intervenire sul sociale. Ecco perché questo bilancio contiene
più elementi di intervento sociale che economico.
Sandro Della Mea (IdV-Citt) è stato decisamente più critico.
Vista la crisi sarebbero state necessarie maggiori risorse. E'
stato un errore destinare 111 milioni con l'assestamento di
bilancio all'abbattimento del debito, bisognava osare di più,
magari anche aumentando di un po' il debito pur di rilanciare
davvero l'economia. E poi non si sono finanziati gli investimenti
per la sicurezza delle scuole, o altre opere pubbliche, tutti
interventi che potevano essere appannaggio delle imprese locali.
Questa crisi impone di ragionare insieme, maggioranza e
opposizione.
Noi ci stiamo preoccupando della crisi, ha ribattuto Paolo Ciani
per il PdL. Tanto che mai nessun governo ha sostenuto tali e
tanti provvedimenti per uscire da questo terremoto finanziario,
provvedimenti per le grandi e le piccole aziende e per chi,
soprattutto, non è coperto da paracaduti sociali, come i
parasubordinati (70 mila in regione). Pertanto, i fondi a
bilancio sono importanti e innovativi.
Le giovani famiglie sono le prime a vivere sulla loro pelle
l'incertezza del futuro, ha ricordato Igor Gabrovec (PD). Ma a
preoccupare è pure l'incertezza che regna sul sostegno alla
comunità slovena, soprattutto con riguardo ai fondi per la
scuola. Per questo ha presentato alcuni emendamenti in cui chiede
di aumentare le risorse. Infine, contributi insufficienti al
Carso, alla montagna e all'agricoltura.
Dopo che il numero legale era mancato due volte, il presidente
Edouard Ballaman ha dichiarato chiusi i lavori rimandandoli a
domani mattina alle 10.00.
(fine)