Ballaman incontra triestina emigrata in Australia
(ACON) Trieste, 18 dic - DT - Vivono su un isolotto
dell'Australia da vent'anni. Due case, una per sé, un'altra per
il figlio e la nuora ("ma a un chilometro di distanza, per la
privacy"), la loro ricchezza sono un generatore, il pozzo
dell'acqua, una piccola imbarcazione, una mini pista
d'atterraggio e il telefono con il quale chiamare, una volta al
mese ("perché costa") un aereo che li porta a fare la spesa sulla
terraferma, a 45 chilometri, a Gove nel Territorio del nord.
Lei, Clely Quaiat, è una triestina emigrata nel 1954 in
Australia, che si esprime in dialetto e con al petto una medaglia
con l'effige di San Giusto. Lui, suo marito, è Terry Jumbulul,
aborigeno, capo dei Warramiri, trecento in tutto (ma lui ha
giurisdizione su ventimila persone suddivise in 26 tribù), sparsi
su 36 isole. Pittore e scultore di successo con mostre a Londra,
Sidney, in Texas, Virginia e Canada, mette su tela l'alfabeto
della sua gente, così come gli ha insegnato suo padre. Oggi, sono
stati ricevuti a Trieste, nel palazzo del Consiglio regionale,
dal presidente Edouard Ballaman, invitati dall'Associazione
Giuliani nel mondo.
"A fine anni Settanta, ha ricordato Ballaman, anche la mia
famiglia aveva pensato di trasferirsi in Australia. Poi, i casi
della vita hanno voluto altro. Ho viaggiato tanto, anche grazie
ai miei dieci anni nella Commissione parlamentare Affari esteri,
ma l'Oceania la conosco poco, salvo un mese in cui ho girato,
zaino in spalle, per alcune isole. Non vedo l'ora di poter
conoscere la vostra terra". L'occasione, infatti, potrebbe essere
quanto mai vicina visto che il presidente dell'Associazione Dario
Locchi ha invitato Ballaman ai festeggiamenti per il 40esimo
dalla fondazione di due circoli triestini a Melbourne.
Assieme ai coniugi Jumbulul, altri due triestini emigrati,
stavolta in Sud Africa. Nicolò Giuricich, accompagnato dalla
moglie, è il presidente dell'Associazione giuliani di
Johannesburg. "Siamo una sessantina di famiglie, molto attive, e
il legame con l'Italia è tuttora assai forte".
(immagini tv)