VI Comm: illustrata proposta di legge antidoping Blasoni (1)
(ACON) Trieste, 28 gen - ET - La VI Commissione consiliare -
presidente Piero Camber (PdL) - ha dato il via, alla presenza
dell'assessore competente Elio De Anna, all'iter delle due
proposte di legge per la lotta al doping nello sport.
La prima è quella che ha Massimo Blasoni come primo firmatario e
ha l'appoggio di Galasso, Baritussio, Camber, Cacitti,
Cargnelutti, Novelli e Tononi, tutti del PdL. Brevemente
illustrato dal presidente della Commissione Camber, il
provvedimento allarga il raggio d'azione dell'attività antidoping
anche allo sport dilettantistico e amatoriale, unendo
l'informazione degli atleti sulla tutela della salute e sulla
prevenzione del doping con l'effettuazione dei controlli durante
le manifestazioni sportive.
Affiancandosi alla vigente normativa nazionale in materia di
contrasto all'uso del doping si intende attivare - così la
relazione di Blasoni - due linee d'intervento che i dati
nazionali evidenziano come carenti.
Nel corso del 2003, le 43 Federazioni sportive hanno effettuato a
livello nazionale 9.395 controlli anti-doping, ma se si osserva
il dato riferito alle singole Federazioni esso appare del tutto
disomogeneo: le prime undici per numero di controlli coprono il
92,81% del totale (8720 controlli), lasciando alle restanti
trentatre poco più del 7%. In testa a questa classifica virtuale
vi è la Federazione Giuoco Calcio, che da sola copre (con 5099
controlli) il 54,27% del totale, seguita a grande distanza
dall'aero club (1162 controlli pari al 12,36%), dal ciclismo
(1053 controlli pari all'11,20%), dall'atletica leggera (387
controlli pari al 4,11%), dalla motonautica (303 controlli pari
al 3,22%), dalla pallacanestro (154 controlli pari al 1,63%) e
dal nuoto (153 controlli pari al 1,62%); dalla decima posizione
in poi il numero dei controlli annui scende a meno dell'1% del
totale.
Gli obiettivi sono dunque due: la prevenzione attraverso
iniziative di informazione degli atleti dilettanti e amatori e i
controlli anti-doping nelle manifestazioni sportive che si
svolgono sul territorio regionale.
La prima viene demandata alla Regione attraverso le sue strutture
territoriali e riguarda la divulgazione, da un lato, dei dati di
ricerca medica sui danni alla salute provocati dall'assunzione di
sostanze vietate, dall'altro dei contenuti delle vigenti norme in
materia tutela della salute e di lotta contro il doping. La
seconda linea di intervento si attua invece con la stipula di
convenzioni tra la Regione e le Federazioni sportive o gli Enti
di promozione dello sport riconosciuti dal CONI.
Particolare attenzione è stata posta infine all'individuazione
dei laboratori scientifici di analisi: l'intenzione della
proposta di legge è di favorire la collaborazione e la ricerca
con i laboratori accreditati, affinché si consolidi un sistema
integrato di lotta al fenomeno doping.
(immagini tv)
(segue)