Ballaman: corso educazione stradale al "Bearzi" di Udine
(ACON) Udine, 8 giu - DT - Una quarantina di bambini che
zigzagano con le loro mountain bike tra cartelli di senso unico e
curva pericolosa in un mini-circuito. Altrettanti alle prese con
la dura vita da pedoni in un altro spicchio del piazzale, e
l'ultimo gruppo impegnato in uno slalom in bicicletta con
esercizi di sicurezza stradale su terreni accidentati, in un
campo d'erba.
In centoventi, bimbi di due prime, due terze, una quarta e una
quinta elementare dell'istituto salesiano "Bearzi" di Udine, si
sono preparati a diventare da grandi bravi automobilisti, attenti
centauri, pedoni responsabili. E se lo hanno fatto è anche grazie
a un quaderno, colorato da loro ma pensato dall'Ufficio del
Tutore pubblico dei minori del Friuli Venezia Giulia. "Un lavoro
nato da una riflessione: la strada è una cosa fondamentale che
però va ben usata", ha ricordato ai piccoli Edouard Ballaman,
presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, al quale fa
riferimento l'Ufficio del Tutore dei minori di questa regione.
"Ci sono delle regole che tutti devono rispettare, ha detto
rivolto ai guidatori in erba, e voi bambini vorremmo foste i
piccoli vigili dei vostri genitori: alla mamma e al papà dovete
dire di metterci prudenza al volante".
E a vederli, i bimbi, sono davvero disciplinati quando maestre e
soprattutto gli agenti della polizia municipale del capoluogo
friulano li rimbrottano - ma nemmeno tanto - per una mancata
precedenza o un incrocio preso troppo in allegria. D'altra parte,
sono state proprio le classi prime e seconde delle elementari del
"Bearzi" le protagoniste, con i loro disegni coloratissimi, di "A
spasso con Quasar", il quaderno-libro che ha come stella il
marziano Quasar, appunto, catapultato sulla Terra, cui gli umani
Marco e Chiara spiegano come comportarsi sulla strada. Disegni,
questi ultimi, usciti dalla matita di Emanuele Barison,
fumettista pordenonese di Topolino e Diabolik, che peraltro ha
illustrato solo pochi mesi fa un altro quaderno, quello sulla
Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia, ancora una
volta accompagnando i suoi lavori a quelli degli alunni
dell'istituto salesiano udinese.
"Vogliamo parlare dei giovani ai giovani, ecco perché nascono
queste iniziative - ha precisato Ballaman. Proprio il successo
del libretto sulla Convenzione ci ha spronato a continuare in
questa direzione: utilizzare uno strumento come un quaderno a
fumetti e interattivo per puntare su un tema, la sicurezza
stradale, che ci sconvolge quando apriamo i giornali i lunedì
mattina. Questo - ha anticipato - è un quaderno per le prime e le
seconde elementari che comunque distribuiremo a tutte le classi
della regione, ma contiamo a settembre di uscire con un secondo
libretto destinato stavolta a terze, quarte e quinte".
La speranza è che "A spasso con Quasar" diventi un quaderno da
sfruttare tutto l'anno, magari da inserire nel piano dell'offerta
formativa delle scuole. "Per metabolizzare nel tempo concetti e
argomenti - ha spiegato Ballaman. E in effetti il materiale è
tanto: 107 pagine e quattro parti (andare a scuola a piedi, in
gita in bicicletta, come comportarsi in scuolabus e alcune schede
per la verifica dell'apprendimento), con tante tavole dedicate
alla segnaletica, ai diritti-doveri in strada, e i consigli di
Marco e Chiara su come vestirsi e proteggersi in moto, cosa
controllare della bici, come fare il passeggero responsabile in
automobile.
"La nostra volontà è di essere presenti durante l'intero ciclo
scolastico, quello che però è l'obiettivo è fare rete con chi già
si occupa di educazione stradale, ha annotato ancora il
presidente. Perché miriamo allo stesso fine noi, gli enti locali,
le forze dell'ordine, la scuola, il mondo dell'associazionismo,
eppure utilizziamo metodi diversi, spesso in solitudine. Se ci
coordinassimo, invece, lo sforzo sarebbe minore e il risultato
maggiore. Non vogliamo comandare sugli altri, ma condividere
questo progetto". Che, difatti, a una successiva tavola rotonda,
ha ricevuto il plauso, ma soprattutto l'appoggio del Comune e
dell'ACI di Udine, della polizia stradale e della Federazione
motociclistica italiana.
(immagini tv)