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Ballaman: corso educazione stradale al "Bearzi" di Udine

08.06.2009
11:17
(ACON) Udine, 8 giu - DT - Una quarantina di bambini che zigzagano con le loro mountain bike tra cartelli di senso unico e curva pericolosa in un mini-circuito. Altrettanti alle prese con la dura vita da pedoni in un altro spicchio del piazzale, e l'ultimo gruppo impegnato in uno slalom in bicicletta con esercizi di sicurezza stradale su terreni accidentati, in un campo d'erba.

In centoventi, bimbi di due prime, due terze, una quarta e una quinta elementare dell'istituto salesiano "Bearzi" di Udine, si sono preparati a diventare da grandi bravi automobilisti, attenti centauri, pedoni responsabili. E se lo hanno fatto è anche grazie a un quaderno, colorato da loro ma pensato dall'Ufficio del Tutore pubblico dei minori del Friuli Venezia Giulia. "Un lavoro nato da una riflessione: la strada è una cosa fondamentale che però va ben usata", ha ricordato ai piccoli Edouard Ballaman, presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, al quale fa riferimento l'Ufficio del Tutore dei minori di questa regione. "Ci sono delle regole che tutti devono rispettare, ha detto rivolto ai guidatori in erba, e voi bambini vorremmo foste i piccoli vigili dei vostri genitori: alla mamma e al papà dovete dire di metterci prudenza al volante".

E a vederli, i bimbi, sono davvero disciplinati quando maestre e soprattutto gli agenti della polizia municipale del capoluogo friulano li rimbrottano - ma nemmeno tanto - per una mancata precedenza o un incrocio preso troppo in allegria. D'altra parte, sono state proprio le classi prime e seconde delle elementari del "Bearzi" le protagoniste, con i loro disegni coloratissimi, di "A spasso con Quasar", il quaderno-libro che ha come stella il marziano Quasar, appunto, catapultato sulla Terra, cui gli umani Marco e Chiara spiegano come comportarsi sulla strada. Disegni, questi ultimi, usciti dalla matita di Emanuele Barison, fumettista pordenonese di Topolino e Diabolik, che peraltro ha illustrato solo pochi mesi fa un altro quaderno, quello sulla Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia, ancora una volta accompagnando i suoi lavori a quelli degli alunni dell'istituto salesiano udinese.

"Vogliamo parlare dei giovani ai giovani, ecco perché nascono queste iniziative - ha precisato Ballaman. Proprio il successo del libretto sulla Convenzione ci ha spronato a continuare in questa direzione: utilizzare uno strumento come un quaderno a fumetti e interattivo per puntare su un tema, la sicurezza stradale, che ci sconvolge quando apriamo i giornali i lunedì mattina. Questo - ha anticipato - è un quaderno per le prime e le seconde elementari che comunque distribuiremo a tutte le classi della regione, ma contiamo a settembre di uscire con un secondo libretto destinato stavolta a terze, quarte e quinte".

La speranza è che "A spasso con Quasar" diventi un quaderno da sfruttare tutto l'anno, magari da inserire nel piano dell'offerta formativa delle scuole. "Per metabolizzare nel tempo concetti e argomenti - ha spiegato Ballaman. E in effetti il materiale è tanto: 107 pagine e quattro parti (andare a scuola a piedi, in gita in bicicletta, come comportarsi in scuolabus e alcune schede per la verifica dell'apprendimento), con tante tavole dedicate alla segnaletica, ai diritti-doveri in strada, e i consigli di Marco e Chiara su come vestirsi e proteggersi in moto, cosa controllare della bici, come fare il passeggero responsabile in automobile.

"La nostra volontà è di essere presenti durante l'intero ciclo scolastico, quello che però è l'obiettivo è fare rete con chi già si occupa di educazione stradale, ha annotato ancora il presidente. Perché miriamo allo stesso fine noi, gli enti locali, le forze dell'ordine, la scuola, il mondo dell'associazionismo, eppure utilizziamo metodi diversi, spesso in solitudine. Se ci coordinassimo, invece, lo sforzo sarebbe minore e il risultato maggiore. Non vogliamo comandare sugli altri, ma condividere questo progetto". Che, difatti, a una successiva tavola rotonda, ha ricevuto il plauso, ma soprattutto l'appoggio del Comune e dell'ACI di Udine, della polizia stradale e della Federazione motociclistica italiana.

(immagini tv)