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SA-PRC: Kocijancic, salvaguardare sviluppo portualità

06.08.2009
16:18
(ACON) Trieste, 06 ago - COM/AB - Alla Commissione trasporti al Senato è stata recentemente presentata - nell'ambito del Comitato ristretto per i disegni di legge 143, 263 e 754, ovvero la bozza di testo unificato di riforma della legislazione portuale - un breve articolato con le misure per l'intermodalità e l'adempimento degli obblighi comunitari in materia di corridoi, dove si prevede per i porti di Trieste e Genova il nuovo status di "porti corridoio", da attuare con un commissariamento dell'Autorità portuale e l'attribuzione di pieni poteri alla nuova figura di commissario, poteri nettamente superiori e sovraordinati a quelli previsti dalla legislazione vigente in capo al presidente dell'Autorità portuale, del Comitato portuale e degli enti locali del territorio.

Lo mette in evidenza, in un'interrogazione alla Giunta, il consigliere regionale di SA-PRC Igor Kocijancic che ritiene che tale proposta, oltre a esautorare gli organismi attualmente vigenti e a rivoluzionare l'assetto istituzionale preposto alla gestione dei porti con l'attribuzione a due unici scali a livello nazionale - Trieste e Genova - lo status di "porti corridoio" (ancorché in assenza dell'infrastruttura necessaria a definire i corridoi come tali) per l'Adriatico e il Tirreno, rischi di complicare ulteriormente il panorama portuale nazionale, assolutamente bisognoso di una forte riforma legislativa che vada in direzione di regole certe, uniformi, per l'organizzazione del lavoro, lo status dei lavoratori portuali a livello nazionale e anche la distinzione per categorie dei porti di interesse nazionale.

Il testo - aggiunge il consigliere di SA-PRC - prevede l'unificazione dei porti di Trieste e Monfalcone e risulta essere, anche per questi motivi, in netta contrapposizione con le linee strategiche di sviluppo della portualità perseguite dalla nostra Regione per questi due scali.

Date queste premesse, Kocijancic vorrebbe conoscere la posizione e le valutazioni della Giunta regionale in relazione al testo e chiede cosa intende fare per salvaguardare le proprie linee strategiche di sviluppo della portualità, con particolare riferimento a Trieste e Monfalcone.