SA-PRC: Kocijancic, salvaguardare sviluppo portualità
(ACON) Trieste, 06 ago - COM/AB - Alla Commissione trasporti al
Senato è stata recentemente presentata - nell'ambito del Comitato
ristretto per i disegni di legge 143, 263 e 754, ovvero la bozza
di testo unificato di riforma della legislazione portuale - un
breve articolato con le misure per l'intermodalità e
l'adempimento degli obblighi comunitari in materia di corridoi,
dove si prevede per i porti di Trieste e Genova il nuovo status
di "porti corridoio", da attuare con un commissariamento
dell'Autorità portuale e l'attribuzione di pieni poteri alla
nuova figura di commissario, poteri nettamente superiori e
sovraordinati a quelli previsti dalla legislazione vigente in
capo al presidente dell'Autorità portuale, del Comitato portuale
e degli enti locali del territorio.
Lo mette in evidenza, in un'interrogazione alla Giunta, il
consigliere regionale di SA-PRC Igor Kocijancic che ritiene che
tale proposta, oltre a esautorare gli organismi attualmente
vigenti e a rivoluzionare l'assetto istituzionale preposto alla
gestione dei porti con l'attribuzione a due unici scali a livello
nazionale - Trieste e Genova - lo status di "porti corridoio"
(ancorché in assenza dell'infrastruttura necessaria a definire i
corridoi come tali) per l'Adriatico e il Tirreno, rischi di
complicare ulteriormente il panorama portuale nazionale,
assolutamente bisognoso di una forte riforma legislativa che vada
in direzione di regole certe, uniformi, per l'organizzazione del
lavoro, lo status dei lavoratori portuali a livello nazionale e
anche la distinzione per categorie dei porti di interesse
nazionale.
Il testo - aggiunge il consigliere di SA-PRC - prevede
l'unificazione dei porti di Trieste e Monfalcone e risulta
essere, anche per questi motivi, in netta contrapposizione con le
linee strategiche di sviluppo della portualità perseguite dalla
nostra Regione per questi due scali.
Date queste premesse, Kocijancic vorrebbe conoscere la posizione
e le valutazioni della Giunta regionale in relazione al testo e
chiede cosa intende fare per salvaguardare le proprie linee
strategiche di sviluppo della portualità, con particolare
riferimento a Trieste e Monfalcone.