News


++ Menosso e Zannier staffetta donne-ripetizione corretta ++

08.09.2009
16:20
(ACON) Trieste, 08 set - ET - "Dare alle donne la forza di uscire dal loro silenzio e mettere fine alla violenza. È questo uno degli obiettivi che bisogna porsi, insieme a quello di collaborare per far emergere questo terribile fenomeno e trasformare la nostra società".

È con queste parole che Annamaria Menosso, vicepresidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia, assieme alla presidente della Commissione pari opportunità, Santa Zannier, ha accolto le portatrici della Staffetta contro la violenza alle donne, che da quasi un anno percorre la nostra penisola per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica.

"L'anfora portata dalla Staffetta rappresenta il lavoro femminile, i valori del mondo delle donne e viene tenuta a più mani, proprio a sottolineare la collaborazione necessaria per cambiare gli atteggiamenti di certi uomini contro le donne". Per la Menosso quest'opera d'inclusione del prossimo è importante e deve diventare un forte messaggio di partecipazione per tutte le donne che vivono in Italia, perché si possa lavorare insieme e modificare gli atteggiamenti maschili. Per la vicepresidente, anche la discriminazione nell'erogazione dei servizi sociali è violenza contro le donne, mentre andrebbe dato maggior peso ai diritti umani.

"La società è composta da due generi ed entrambi vanno sensibilizzati e inclusi nell'azione di contrasto alla violenza contro le donne". Santa Zannier ha illustrato i risultati della ricerca svolta nel 2007 nelle scuole superiori della regione. Dati terribili, come definiti dalla presidente, dove 40% degli intervistati ha assistito a forme di violenza, prevalentemente da parte paterna. "Agire sulla famiglia, agire nelle scuole, sensibilizzare gli uomini è quanto ci prefiggiamo", ha detto la Zannier annunciando che nei prossimi mesi verranno svolti quattro incontri nelle quattro province della regione durante i quali verrà illustrato e distribuito un libretto dal titolo: Uscire dalla violenza si può. "Ci vuole un cambio culturale e per ottenerlo bisogna lavorare sui giovani. Nel 2010 attueremo una campagna di interventi nelle scuole e si chiameranno Educare alla differenza per esprimere la parità". Ester Pacor, componente della Commissione, ha sottolineato la necessità di un intervento regionale per ottenere una legge nazionale contro la violenza, simile a quella di Paesi come la Spagna. La Regione dovrebbe anche erogare finanziamenti mirati e condividere azioni ed esperienze con le nazioni confinanti.

Hanno partecipato all'incontro le associazioni promotrici e sostenitrici della Staffetta: l'Unione donne in Italia, i Centri antiviolenza della regione (presente il GOAP Onlus), l'associazione femminile La Settima Onda e Futuro Donna e la Commissione e il Comitato per le pari opportunità della Provincia di Trieste. Dalle presenti è stato ribadito il bisogno di maggior sostegno finanziario e di una legge nazionale contro la violenza, necessità suffragata anche dai dati ISTAT. Da una ricerca svolta nel 2007 risulta che, solo nella nostra regione, 24mila donne tra i 16 e 70 anni hanno subito violenza durante la loro vita: un numero che quasi equivale il numero degli abitanti della città di Monfalcone.

Al termine dell'incontro, la vicepresidente Menosso ha donato il sigillo del Consiglio alla portastaffetta per il Friuli Venezia Giulia, Zanette Chiarotto.

Organizzata dall'Unione donne in Italia, la Staffetta è partita lo scorso 25 novembre - giornata mondiale contro la violenza sulle donne - da Niscemi in Sicilia, dove è stata assassinata la giovanissima Lorena Cultraro, e si chiuderà lo stesso giorno di novembre a Brescia, dove è stata sgozzata Hiina Saleem, la ragazza pakistana uccisa per punizione per non aver voluto adeguarsi agli usi tradizionali della cultura d'origine. Simbolo della Staffetta dell'Udi è un'anfora portata da due donne.

(foto; immagini tv)