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III Comm: audizioni sul Data manager

15.09.2009
13:04
(ACON) Trieste, 15 set - RC - Il Data manager, ovvero colui che è incaricato di raccogliere, gestire e verificare l'attendibilità dei dati relativi agli studi clinici effettuati presso le aziende sanitarie e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), nonché coordinare l'acquisizione dei dati mantenendo i rapporti tra chi partecipa agli studi clinici: a livello nazionale manca una legge che definisca professionalmente e giuridicamente questa figura, mentre a livello regionale il Friuli Venezia Giulia è stato il primo, nel 2007, a prevederla con legge, seppure per un periodo sperimentale di tre anni che scadrà a maggio prossimo.

Ed è proprio un intervento normativo quello che il gruppo promotore del Data manager nella nostra regione ha chiesto alla III Commissione consiliare.

Si tratta di una persona che si occupa di tutte le fasi della sperimentazione clinica, dal ricevimento di una proposta di studio alla sua elaborazione e avvio dell'iter amministrativo, dall'interfaccia con il Comitato etico alla segnalazione degli eventuali eventi avversi, sino alla conclusone dello studio - hanno così spiegato Gianpiero Fasola e Daniela Damiani rispettivamente direttore del dipartimento di oncologia e componente della clinica di ematologia dell'azienda S. Maria della Misericordia di Udine, Andrea Veronesi direttore di oncologia medica del CRO di Aviano, Gianfranco Sinagra direttore di cardiologia dell'azienda Ospedali riuniti di Trieste.

Le competenze che si richiedono a queste persone - hanno proseguito i quattro medici - sono complesse in quanto l'attività non è solo gestire dati, ma anche mantenere i rapporti tra i componenti dei diversi team di ricerca, eppure il loro inquadramento è quasi sempre precario e la loro formazione, a livello nazionale, è molto diversificato. Ecco che il Servizio sanitario dovrebbe uniformare i percorsi formativi e dare una prospettiva contrattuale a queste persone.

Quanto ai risultati della sperimentazione in Friuli Venezia Giulia, al CRO sono stati impiegati 4 Data manager nel 2007 e 5 nel 2008, per un totale di 153 protocolli condotti su 1.297 pazienti e oltre 650mila euro di spesa farmaceutica non a carico del Servizio sanitario regionale per effetto dell'attività di ricerca nel 2008; al Santa Maria di Udine i Data manager impiegati sono stati 5 nel 2007 e 6 l'anno dopo, per un totale di 200 protocolli e 1.073 pazienti arruolati, con un risparmio di spesa farmaceutica di oltre 2 milioni di euro.

C'ò che i componenti del comitato auspicano è, dunque, un intervento a livello nazionale sia di riconoscimento professionale con la creazione di corsi universitari dedicati sia a livello normativo attraverso una proposta di legge che la Regione potrebbe portare avanti con l'aiuto della Conferenza delle Regioni. Intanto si potrebbe pensare a una modifica della legge regionale affinché sparisca il limite dei tre anni alla fase sperimentale, nonché le aziende sanitarie e gli IRCCS potrebbero ricevere l'indicazione di stabilizzare il rapporto contrattuale con i data manager già operanti (il loro costo unitario è di circa 25mila euro).

Dopo l'espressione di consenso da parte di tutti i componenti la III Commissione, che si sono anche espressi per analizzare a breve la modifica della legge regionale 10/2007, il presidente Giorgio Venier Romano (UDC) ha fatto sapere che sarà portavoce di queste richieste presso l'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic.

(foto - immagini tv)