CR: pdl lavoratori residenti, dibattito e fine lavori (8)
(ACON) Trieste, 30 set - MPB - Igor Kocjiancic (SA-PRC) ha
evidenziato come la discussione non stia avvenendo più sul
provvedimento essendo sopraggiunta una mediazione che ha
modificato i contenuti: un pasticcio legislativo che non reggerà
a un esame di costituzionalità e congruità poiché crea disparità
anche fra cittadini italiani. Per il consigliere, che ha
ricordato i dati forniti a suo tempo dall'assessore Lenna, lo
spauracchio che viene agitato non sussiste. Questo è un cattivo
provvedimento, e il pacco di emendamenti a corredo deriva dal
dissenso profondo esistente, ma la cosa peggiore è che denota
mancanza di coerenza per le mediazioni al ribasso con UDC e PdL,
che non soddisferanno. Ma voi avete cucinato questa minestra, voi
la mangerete e noi - la chiosa - cercheremo di farvela andare di
traverso.
Perchè in Commissione ci avete negato le audizioni di chi lavora
sul campo? - ha esordito Franco Codega (PD). Non ho mai ricevuto
risposta ma questo è un fatto di sostanza perché era un atto
necessario di democrazia. In quest'Aula non c'è volontà di
ascolto. Sugli stranieri c'è una visione distorta - ha poi
affermato, fornendo dati circa il tasso di crescita della
popolazione regionale, la presenza lavorativa ed economica degli
stranieri espressione di una immigrazione non stracciona, la
produzione in termini di PIL, le tasse versate alle casse della
regione dagli studenti, i contributi che essi versano all'INPS e
quelli che inviano a casa: non conoscere queste cose significa
legiferare sul vuoto. Credo che i soldi spesi l'anno scorso per
gli stranieri siano molto meno che per la formazione delle ronde,
che poi nessun capoluogo vuole. E' evidente il valore strumentale
di questo provvedimento. Una legge che mortifica i diritti della
persona e coloro che sono una risorsa per il nostro paese.
Per Stefano Pustetto (SA-SD) questo progetto di legge non va
visto nella sua singolarità, ma è un tassello di chi fonda le
fortune elettorali sul meccanismo di fomentare paure. Le paure
vanno gestite, agitare la sicurezza non è serio - ha detto. E poi
come possiamo chiedere agli extracomunitari di aderire alle
regole quando siamo noi i primi a non applicarle? Questa legge va
a violare le regole principali dei diritti delle persone, e non
porterà a nulla di buono. Il suo iter è stato anomalo e questo è
un vulnus della democrazia. Non avete voluto le audizioni, avete
creato un precedente grave. L'UDC non può chiamarsi fuori, avete
venduto dei principi e un metodo, perché su alcune cose non si
può scendere patti.
Una proposta che è un enorme controsenso, che crea l'emergenza
sicurezza, è contrario a molte convenzioni internazionali e
lesivo dello stato di legalità. Alessandro Corazza (IdV-Citt)
trova che il provvedimento non sarebbe dovuto approdare in Aula,
viziato dalla mancanza di pareri, audizioni e da forzate
interpretazioni del regolamento. All'integrazione servono
politiche attive che aiutano le persone a convivere meglio,
mentre la discriminazione accresce i problemi. Questa legge è un
modo per la maggioranza di nascondere la poca volontà di
sostenere finanziariamente le politiche di welfare.
I lavori riprenderanno domani alle ore 10.00
(fine)