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III Comm: audizione Fondazione bambini e autismo Onlus di PN

12.11.2009
15:00
(ACON) Trieste, 12 nov - MPB - Due centri riabilitativi, uno diagnostico, uno diurno e residenziale, uno formativo e uno lavorativo per adulti: questa l'articolazione della Fondazione bambini e autismo Onlus di Pordenone, realtà operante dal 1998, riconosciuta dal ministero della Sanità e la cui attività consiste nella presa in carico globale delle persone con autismo: 48 complessivamente, di cui 36 dalle province del Friuli Venezia Giulia e 12 da fuori regione, oltre ad altri 25 a Parma in convenzione con l'AUSL di quella città.

Il presidente Cinzia Raffin e il direttore Davide Del Duca hanno fatto il punto della situazione alla III Commissione consiliare, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), illustrando il campo d'azione ed evidenziando sia traguardi altamente positivi, nel panorama italiano ed europeo, sia criticità dovute essenzialmente al fatto che, pur rientrando nel piano sanitario della Regione e nella rete dei servizi di riabilitazione del Friuli Venezia Giulia, la Fondazione non ha indicazione certa degli introiti, quanto a tempi ed entità delle erogazione delle risorse, cosa che limita la programmazione.

Valutazioni diagnostiche e funzionali anche precoci, già a 18 mesi di età, parent traing, riabilitazione, assistenza e affiancamento scolastico; attività residenziale per sollevare le famiglie dal carico dell'accudire la persona autistica e attività lavorativa per gli adulti, ma pure servizi di residenzialità temporanea, anche con esperienze di convivenza con normodotati, per preparare le persone autistiche ad affrontare la vita quando i genitori non ci saranno più; inoltre, attività di formazione, consulenza, ricerca scientifica con diversi atenei, sulla base dei 378 casi trattati.

Nell'insieme, una rete di servizi unica in Italia, secondo un modello certificato sia sul piano della gestione che su quello scientifico e che può contare sul lavoro di 23 dipendenti, 4 consulenti, 9 collaboratori, 5 borsisti e 20 volontari.

E' nata così l'Officina dell'arte, i cui prodotti sono di alta qualità: non un contenitore, un semplice centro diurno ove la persona è assistita, ma un luogo dinamico aperto al territorio, ove la persona costruisce la sua giornata e dove si dà corpo all'idea di piena dignità del lavoro, che può essere anche venduto. Il centro è finanziato dalla Regione, ma per facilitare i fruitori dal punto di vista logistico la Fondazione ha avviato un progetto di foresteria, denominato "Vivi la città", che sarà presentato proprio il 20 novembre a Pordenone e che consentirà residenze temporanee.

A una famiglia di una persona con autismo che risieda in Friuli Venezia Giulia e che si rivolga alla Fondazione viene offerto un percorso diagnostico, visite ed esami sistematici e periodici, la presa in carico settimanale intensiva di sei ore, l'intervento con la scuola, periodici parent training individuali e di gruppo e - se l'utente è adulto - il progetto di vita e l'inserimento, eventualmente, nel centro lavorativo e in quello di residenzialità temporanea.

Ma proprio perché la Fondazione si propone come opportunità per seguire in maniera longitudinale la vita della persona e punta a garantire un'alta e costante qualità del servizio, Raffin e Del Duca - rispondendo alle domande dei consiglieri, in particolare Sergio Lupieri (PD) e Franco dal Mas (PdL)- hanno evidenziato l'importanza dell'introduzione di una norma che dia stabilità istituzionale ed economica alla Fondazione, almeno per tre anni, e l'indicazione nel Piano sanitario che i suoi servizi fanno parte della rete regionale dei servizi di riabilitazione, con l'accreditamento nel sistema delle aziende sanitarie, per venire incontro alle esigenze degli utenti anche di altre regioni.

Infine è stata sottolineata, in sintonia con i consiglieri, la necessità di creare anche in Friuli Venezia Giulia, come già in altre regioni, un osservatorio dell'autismo.

(immagini tv)