Citt: Alunni Barbarossa, no allo stop della Trieste-Divaccia
(ACON) Trieste, 13 gen - COM/DT - "Il governo sarebbe pronto a
lasciar decadere l'accordo di cofinanziamento della
Trieste-Divaccia anche su pressione della Regione". Lo riferisce
il consigliere regionale dei Cittadini Stefano Alunni Barbarossa
che ha appreso la notizia dalla stampa slovena, più precisamente
dal "Dnevnik" di Lubiana.
"La notizia - precisa Alunni Barbarossa - fa riferimento alle
dichiarazioni, molto gravi, che il viceministro alle
Infrastrutture Roberto Castelli avrebbe espresso in occasione del
vertice italo-sloveno di Brno. Secondo l'esponente del nostro
governo la Trieste-Divaccia non è una priorità".
Il consigliere dei Cittadini, però, non è dello stesso avviso e
anzi auspica che ciò non corrisponda al vero poiché il
collegamento con Divaccia, porzione transfrontaliera del
Corridoio ferroviario europeo ad alta velocità che unirà Lione al
confine ungherese-ucraino, oltre a rappresentare un tassello
fondamentale per il porto di Trieste ed essere volano di
sviluppo, scongiurerebbe la marginalizzazione del sistema-Friuli
Venezia Giulia.
Alunni Barbarossa ha perciò deciso di interpellare la Giunta per
conoscere le sue valutazioni e per chiedere un intervento urgente
nei confronti del Governo, che dovrebbe esprimersi con rapidità,
fornendo le necessarie certezze sulla realizzazione della tratta
italo-slovena della Tav. L'esecutivo regionale dovrebbe perciò
impegnare il Governo a chiudere l'accordo con Lubiana - su un
tracciato peraltro condiviso - già in occasione della prossima
conferenza intergovernativa Italia-Slovenia in programma a fine
mese.
Sembrano però tardive le dichiarazioni dell'assessore ai
Trasposti Riccardo Riccardi, che ribadiscono l'interesse
regionale all'opera e l'avvio, da parte della commissione
intergovernativa Italia-Slovenia, di uno studio sull'ipotesi di
un tracciato alto sul Carso per il collegamento con Divaccia.
Inoltre, va ricordato come il tracciato alto (condivisibile e
preferibile rispetto all'ultima proposta) riprenda il percorso
della rete ferroviaria esistente sull'asse
Ronchi-Aurisina-Opicina-Divaccia, bypassi il capoluogo giuliano e
lasci quindi irrisolto il problema rappresentato
dall'indispensabile collegamento dei porti di Trieste e
Capodistria.
Il rischio - conclude Alunni Barbarossa - è che questa fase
supplementare di studio si protragga nel tempo e giunga a
conclusione troppo tardi rispetto alle scadenze europee, mettendo
a rischio la cantierabilità effettiva del collegamento
italo-sloveno da considerarsi vitale e urgentissimo per lo
sviluppo dell'intera regione.