PD: Gabrovec, forte perplessità su riforma enti locali
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/MPB - "Trasformare la Provincia di
Trieste in Città metropolitana significa estendere la proverbiale
inefficienza del municipio di piazza Unità a tutti i comuni,
togliendo ogni residua autonomia gestionale ai territori da Santa
Barbara alle Foci del Timavo. Sono perciò sostanzialmente
condivisibili le critiche del collega del Pdl Piero Tononi -
seppur a tratti mosse da diverse motivazioni - a partire dalla
valutazione sulla necessità di non abolire in toto le
Circoscrizioni, a tutti gli effetti primo interlocutore del
cittadino".
A sostenerlo in una nota è il consigliere regionale del PD Igor
Gabrovec, esponente della Slovenska skupnost, che ricorda che "a
oggi in Italia non è stata ancora costituita nessuna delle
quindici prospettate Città metropolitane. È curioso che si decida
di sperimentare un nuovo giocattolo, che sa molto di alchimia
istituzionale, proprio a Trieste, dove le variegate peculiarità
del territorio andrebbero invece rispettate, valorizzate ed
implementate in una logica di integrazione strategica
transfrontaliera, oggi quasi del tutto inesistente".
"Anche in occasione della recente tavola rotonda a Muggia -
aggiunge Gabrovec - abbiamo preso atto delle decise perplessità
dei sindaci dei comuni minori, che hanno invece avanzato la
necessità di proseguire sulla strada ben battuta dei servizi al
cittadino gestiti e coordinati a livello intercomunale. Andrebbe,
non da ultimo, valutato il livello di gradimento dei cittadini
nei confronti delle rispettive municipalità e in questo senso
ricordo l'iniziativa sostenuta a furor di popolo delle frazioni
carsiche, dove sono arrivati a formalizzare la proposta di
tagliare i ponti con il Comune di Trieste e chiedere la
costituzione di un comune autonomo. Gli amministratori di Trieste
si sono rivelati sempre città-centrici, trascurando e
dimenticando le istanze delle circoscrizioni carsiche".
"C'è poi - prosegue l'esponente della Slovenska skupnost - tutto
il discorso del rispetto dei diritti della comunità slovena, ben
segnati negli statuti dei comuni bilingui. Come potranno - si
chiede Gabrovec - rispettarli e farli propri gli amministratori
politici che già oggi inorridiscono al solo pensiero di vedere
affiancare un Trst al Trieste?
"Aspettiamo di vedere ufficializzata una proposta di legge,
attualmente ancora a livello di bozza. Ma se il buon giorno si
vede dal mattino - conclude - allora per gli enti locali del
Friuli Venezia Giulia si prospetta una vera e propria
grandinata".