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IV-II Comm: su crisi Ciriani, Rosolen, Molinaro, Violino (1)

11.02.2010
16:54
(ACON) Trieste, 11 feb - DT - Un confronto sugli strumenti messi a disposizione dalla Regione, un'analisi sull'oggi e sul domani, la questione lavoro, la disoccupazione. La IV e la II Commissione consiliare, presiedute rispettivamente da Alessandro Colautti (Pdl) e da Maurizio Franz (LN), hanno convocato nell'Aula del Consiglio regionale gli Stati generali sull'emergenza crisi, alla presenza del presidente della Regione Renzo Tondo e degli assessori Luca Ciriani (Attività produttive), Alessia Rosolen (Lavoro), Roberto Molinaro (Formazione), Claudio Violino (Risorse agricole), Sandra Savino (Risorse economiche), Federica Seganti (Autonomie locali) e Andrea Garlatti (Personale).

"Stiamo lavorando all'inasprimento di leggi e regolamenti sulla delocalizzazione, ha annunciato Ciriani aprendo con il suo intervento l'audizione. Ci deve essere una responsabilità sociale condivisa tra Regione e imprese, allungheremo i tempi perché quelle aziende che ottengono contributi regionali siano obbligate a mantenere in Friuli Venezia Giulia gli investimenti sia in termini di impianti che di occupazione".

L'assessore ha anche riassunto i provvedimenti della Giunta per attivare strumenti anticrisi ricordando come tra risorse stanziate - 250 milioni di euro - e nuovi fondi a disposizione - 145 milioni - saranno 400 i milioni impegnati dalla Regione (tra Fondo di rotazione per imprese industriali, quello per gli artigiani e il Fondo speciale per le aziende commerciali, turistiche e di servizio). Uno sforzo senza pari per quantità e qualità rispetto alle altre Regioni italiane. E nelle prossime settimane presenteremo i bandi comunitari (per un valore di 57 milioni) per la ricerca e l'innovazione nelle imprese industriali e artigianali.

Secondo la Rosolen "l'idea è di riuscire a immaginare un cambiamento con un rafforzamento dei centri per l'impiego, rispondere alle esigenze produttive del mercato e pensare a una vera formazione. Tutto questo, ha aggiunto, in un percorso di riforma degli ammortizzatori sociali a livello nazionale che darà un quadro completamente diverso rispetto alla situazione conosciuta fino a oggi.

La sfida nel 2010 si gioca sul mantenimento occupazionale, sul proteggere il reddito e nell'individuare un percorso di formazione per chi è espulso dal mondo del lavoro, con una particolare attenzione ai soggetti più deboli. Per questo, nonostante la cassa integrazione straordinaria a gennaio sia giunta a 1 milione e 300 mila ore, i punti di forza delle azioni della Regione sono la buona tenuta delle risorse disponibili sugli ammortizzatori in deroga (risparmiati 10 milioni rispetto a quanto stanziato dal governo), i 40 milioni destinati alla formazione per il 2010, mentre sempre per tutto il 2010 i lavori socialmente utili garantiranno un reddito sia a chi godeva di ammortizzatori sociali sia chi non li ha. Ed è di oggi il regolamento che sostiene i lavoratori a progetto che hanno perso il lavoro.

La formazione professionale è una risorsa ulteriore, ha affermato Molinaro. Dal settembre 2008 al 31 dicembre 2009 sono state coinvolte in attività di formazione ordinaria - non straordinaria, dunque, pensata apposta per la crisi - 30 mila persone per 58 milioni di spesa complessiva: 16.900 apprendisti (investiti 21 milioni tra contributi dello Stato e dell'UE); 6.968 unità per 23,6 milioni per la formazione di disoccupati, corsi postlaurea e postdiploma; 1.626 persone (6,2 milioni) per percorsi di qualifica per l'assistenza alle persone; percorsi formativi per immigrati per l'apprendimento della lingua italiana e altro (4.200 persone coinvolte, 4,7 milioni); percorsi formativi per persone svantaggiate (400 unità, 2,5 milioni).

A settembre 2010, ha concluso Molinaro, partirà la riforma della scuola superiore che ci metterà in condizione di riconsiderare il pacchetto della prima formazione che vale 25 milioni di euro all'anno.

L'agricoltura sta vivendo un momento molto difficile, gli strumenti vanno implementati, ha sottolineato Violino. Lo stanziamento è stato - tra pacchetto anticrisi e Finanziaria - di 40 milioni, 30 sono già stati impiegati per soddisfare 300 domande. La crisi di liquidità delle aziende agricole è forte, gli strumenti messi in campo dalla Giunta sono appetiti e da utilizzare ancora.

(segue)

(foto - immagini tv)