IV-II Comm: su crisi Ciriani, Rosolen, Molinaro, Violino (1)
(ACON) Trieste, 11 feb - DT - Un confronto sugli strumenti
messi a disposizione dalla Regione, un'analisi sull'oggi e sul
domani, la questione lavoro, la disoccupazione. La IV e la II
Commissione consiliare, presiedute rispettivamente da Alessandro
Colautti (Pdl) e da Maurizio Franz (LN), hanno convocato
nell'Aula del Consiglio regionale gli Stati generali
sull'emergenza crisi, alla presenza del presidente della Regione
Renzo Tondo e degli assessori Luca Ciriani (Attività produttive),
Alessia Rosolen (Lavoro), Roberto Molinaro (Formazione), Claudio
Violino (Risorse agricole), Sandra Savino (Risorse economiche),
Federica Seganti (Autonomie locali) e Andrea Garlatti
(Personale).
"Stiamo lavorando all'inasprimento di leggi e regolamenti sulla
delocalizzazione, ha annunciato Ciriani aprendo con il suo
intervento l'audizione. Ci deve essere una responsabilità sociale
condivisa tra Regione e imprese, allungheremo i tempi perché
quelle aziende che ottengono contributi regionali siano obbligate
a mantenere in Friuli Venezia Giulia gli investimenti sia in
termini di impianti che di occupazione".
L'assessore ha anche riassunto i provvedimenti della Giunta per
attivare strumenti anticrisi ricordando come tra risorse
stanziate - 250 milioni di euro - e nuovi fondi a disposizione -
145 milioni - saranno 400 i milioni impegnati dalla Regione (tra
Fondo di rotazione per imprese industriali, quello per gli
artigiani e il Fondo speciale per le aziende commerciali,
turistiche e di servizio). Uno sforzo senza pari per quantità e
qualità rispetto alle altre Regioni italiane. E nelle prossime
settimane presenteremo i bandi comunitari (per un valore di 57
milioni) per la ricerca e l'innovazione nelle imprese industriali
e artigianali.
Secondo la Rosolen "l'idea è di riuscire a immaginare un
cambiamento con un rafforzamento dei centri per l'impiego,
rispondere alle esigenze produttive del mercato e pensare a una
vera formazione. Tutto questo, ha aggiunto, in un percorso di
riforma degli ammortizzatori sociali a livello nazionale che darà
un quadro completamente diverso rispetto alla situazione
conosciuta fino a oggi.
La sfida nel 2010 si gioca sul mantenimento occupazionale, sul
proteggere il reddito e nell'individuare un percorso di
formazione per chi è espulso dal mondo del lavoro, con una
particolare attenzione ai soggetti più deboli. Per questo,
nonostante la cassa integrazione straordinaria a gennaio sia
giunta a 1 milione e 300 mila ore, i punti di forza delle azioni
della Regione sono la buona tenuta delle risorse disponibili
sugli ammortizzatori in deroga (risparmiati 10 milioni rispetto a
quanto stanziato dal governo), i 40 milioni destinati alla
formazione per il 2010, mentre sempre per tutto il 2010 i lavori
socialmente utili garantiranno un reddito sia a chi godeva di
ammortizzatori sociali sia chi non li ha. Ed è di oggi il
regolamento che sostiene i lavoratori a progetto che hanno perso
il lavoro.
La formazione professionale è una risorsa ulteriore, ha affermato
Molinaro. Dal settembre 2008 al 31 dicembre 2009 sono state
coinvolte in attività di formazione ordinaria - non
straordinaria, dunque, pensata apposta per la crisi - 30 mila
persone per 58 milioni di spesa complessiva: 16.900 apprendisti
(investiti 21 milioni tra contributi dello Stato e dell'UE);
6.968 unità per 23,6 milioni per la formazione di disoccupati,
corsi postlaurea e postdiploma; 1.626 persone (6,2 milioni) per
percorsi di qualifica per l'assistenza alle persone; percorsi
formativi per immigrati per l'apprendimento della lingua italiana
e altro (4.200 persone coinvolte, 4,7 milioni); percorsi
formativi per persone svantaggiate (400 unità, 2,5 milioni).
A settembre 2010, ha concluso Molinaro, partirà la riforma della
scuola superiore che ci metterà in condizione di riconsiderare il
pacchetto della prima formazione che vale 25 milioni di euro
all'anno.
L'agricoltura sta vivendo un momento molto difficile, gli
strumenti vanno implementati, ha sottolineato Violino. Lo
stanziamento è stato - tra pacchetto anticrisi e Finanziaria - di
40 milioni, 30 sono già stati impiegati per soddisfare 300
domande. La crisi di liquidità delle aziende agricole è forte,
gli strumenti messi in campo dalla Giunta sono appetiti e da
utilizzare ancora.
(segue)
(foto - immagini tv)