PD: Brussa e Travanut, difficile gestione programmi europei
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/AB - Spiace davvero dover
intervenire una volta di più per smentire alcune affermazioni
dell'assessore regionale alle relazioni internazionali Federica
Seganti in merito al programma europeo Italia-Slovenia.
Franco Brussa e Mauro Travanut, consiglieri regionali del PD, ci
tengono a precisare che l'affermazione dell'assessore relativa
alla graduatoria del bando per i Progetti strategici, quando dice
che sarà a breve operativa, non è del tutto vera. Infatti, il Tar
del Friuli Venezia Giulia ha ammesso alle successive fasi di gara
ulteriori progetti inizialmente scorrettamente esclusi, cosa che
porterà a una rivisitazione della graduatoria nel caso tali
progetti venissero ritenuti accagliabili, creando con ciò un
ulteriore ritardo nell'avvio dei progetti, oltre a una perdita di
immagine della Regione.
Crediamo poi che l'assessore, anziché togliersi qualche sassolino
(evidentemente rivolto al gruppo del PD) ricordando come il
Friuli Venezia Giulia abbia ottenuto il 48% dei progetti che
verranno finanziati, dovrebbe soprattutto preoccuparsi della
caduta di immagine e di credibilità della nostra Regione
all'interno del Comitato di sorveglianza del Programma per la
cooperazione transfrontaliera, dove Veneto ed Emilia Romagna si
sono viste costrette ad approvare una graduatoria che non
condividevano per il solo fatto di non voler creare un grave e
pericoloso precedente nei rapporti con la Slovenia che, non
dimentichiamo, è uno Stato, e della stessa Commissione europea.
Brussa e Travanut ricordano anche che sulla gestione dei
Programmi comunitari pesano altre rilevanti situazioni che
potrebbero portare a tutta una serie di conseguenze legate alla
posizione del funzionario che ha rappresentato la nostra Regione
ai tavoli internazionali, ipotesi oggetto di più interpellanze da
parte del gruppo del PD che attendono ancora una risposta.
Infine, l'assessore Seganti dovrebbe correttamente informare che,
per quanto riguarda la parte più consistente dei finanziamenti
oggetto del bando, quella dei Progetti standard che ha una
dotazione di più di 60 milioni di euro sul complessivo centinaio
previsto, si andrà a tempi lunghi, dato che è ancora in corso
l'analisi delle numerose domande presentate.
E non è un caso che solo qualche giorno fa la Comunità europea
abbia pubblicamente indicato la nostra Regione come quella,
assieme al Molise, fanalino di coda nell'attuazione dei Programmi
comunitari. Bruxelles ci ha ricordato come la nostra Regione
abbia impegnato per i nuovi Progetti, che hanno una valenza per
il periodo 2007-2013, meno del 10% delle risorse disponibili.
Fossimo allora nei panni dell'assessore Seganti, anziché illudere
i tanti soggetti, istituzionali e non, che giustamente si
aspettano una risposta seria e rigorosa nel merito, faremmo un
esercizio di umiltà dichiarando pubblicamente che, purtroppo,
anche alla luce delle vicende qui ricordate, il Friuli Venezia
Giulia, contrariamente al passato, sul fronte delle politiche
comunitarie non è più quella Regione virtuosa invidiata dalle
altre Regioni e rispettata ai tavoli internazionali.