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Citt: Colussi, su Piano sanitario illogica ostinazione Lega

25.02.2010
15:16
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/AB - Il nuovo rinvio del voto sul Piano sanitario e socio sanitario 2010-2012 chiesto dal centrodestra ha palesato una volta di più la difficoltà di questa maggioranza a esprimere un progetto organico e condiviso anche su questo tema. Va precisato che il rinvio è stato da noi condiviso per consentire un'approfondita valutazione delle corpose integrazioni al documento licenziato dalla Giunta regionale lo scorso novembre e illustrate dall'assessore Vladimir Kosic.

Lo afferma Piero Colussi, consigliere dei Cittadini, a giudizio del quale il vero motivo di questa ulteriore pausa di riflessione sollecitata dalla stessa maggioranza è dovuto al braccio di ferro in atto con la Lega Nord sulla richiesta di formalizzare nel Piano la cancellazione degli ambulatori medici dedicati agli stranieri irregolari o clandestini. Si tratta, come aveva già ben precisato il presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Udine Luigi Conte di una decisione esclusivamente di tipo politico, che non ha alcuna motivazione economica visto che il servizio non grava minimamente sul sistema sanitario regionale. Anche la soluzione di compromesso individuata nel nuovo testo del Piano - voler garantire l'assistenza sanitaria anche agli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale come prevede la legge Bossi-Fini - sembra non soddisfare la Lega Nord.

Colussi ricorda che i medici operano su base volontaristica e le Aziende sanitarie contribuiscono con cifre irrisorie alla fornitura farmaceutica e strumentale degli ambulatori. Non va taciuto, inoltre, che questi ambulatori rappresentano un presidio indispensabile per garantire la salute di tutti, consentendo di intercettare il prima possibile anche quelle malattie infettive ormai debellate nei Paesi occidentali che però sono presenti in soggetti che non godono delle cure assicurate dal nostro Servizio sanitario.

La motivazione di tale ostinazione da parte della Lega Nord, se non nasce da un ragionamento di contenimento della spesa, non può neppure scaturire dalla volontà di dare risposte al volere degli italiani. E' di soli venti giorni fa, infatti, un'indagine del Censis che attesta che a essere favorevole alla sanità pubblica anche per i clandestini è più dell'80% degli italiani. Il 65,2% degli intervistati ritiene che la tutela alla salute sia un diritto inviolabile, quindi curare tutti è un atto di solidarietà irrinunciabile.

E allora - si chiede Colussi - quali sono le motivazioni della Lega?