PD: Menis, no a un commissario per il Tagliamento
(ACON) Trieste, 26 feb - COM/AB - No a un commissario, ancora
peggio se di nomina nazionale, per decidere il futuro del più
grande patrimonio idrico e naturalistico della nostra Regione, il
Tagliamento.
A esprimersi così sulla proposta lanciata dall'assessore
all'Ambiente Elio De Anna, è il consigliere regionale del PD
Paolo Menis, già sindaco di San Daniele, spesso impegnato in
passato contro la realizzazione delle casse di espansione.
Qui il problema è di tipo politico - spiega Menis - perché con la
nomina di un commissario si vuole, di fatto, delegare la gestione
del futuro del fiume agendo con una strategia pilatesca,
scaricando su altri le responsabilità di scelte che saranno
determinanti per il futuro del territorio.
Al di là di ogni decisione sugli interventi da avviare per la
messa in sicurezza sul piano idrogeologico - obiettivo urgente e
assolutamente condivisibile - quello che conta è garantire il
coinvolgimento delle amministrazioni locali in questo processo.
La questione - conclude Menis - è che gli interventi sull'alveo
del fiume non possono essere considerati meramente sotto
l'aspetto tecnico, ma vanno inquadrati sin dall'inizio in una
prospettiva più ampia. La soluzione delle problematiche
idrogeologiche del Tagliamento implicherà necessariamente delle
conseguenze anche sui profili turistici, naturalistici e sociali.
Tutti elementi che solo le realtà territoriali conoscono in modo
capillare e sono quindi adatte a valorizzare e rafforzare con la
loro esperienza.