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PD: Menis, no a un commissario per il Tagliamento

26.02.2010
10:34
(ACON) Trieste, 26 feb - COM/AB - No a un commissario, ancora peggio se di nomina nazionale, per decidere il futuro del più grande patrimonio idrico e naturalistico della nostra Regione, il Tagliamento.

A esprimersi così sulla proposta lanciata dall'assessore all'Ambiente Elio De Anna, è il consigliere regionale del PD Paolo Menis, già sindaco di San Daniele, spesso impegnato in passato contro la realizzazione delle casse di espansione.

Qui il problema è di tipo politico - spiega Menis - perché con la nomina di un commissario si vuole, di fatto, delegare la gestione del futuro del fiume agendo con una strategia pilatesca, scaricando su altri le responsabilità di scelte che saranno determinanti per il futuro del territorio.

Al di là di ogni decisione sugli interventi da avviare per la messa in sicurezza sul piano idrogeologico - obiettivo urgente e assolutamente condivisibile - quello che conta è garantire il coinvolgimento delle amministrazioni locali in questo processo.

La questione - conclude Menis - è che gli interventi sull'alveo del fiume non possono essere considerati meramente sotto l'aspetto tecnico, ma vanno inquadrati sin dall'inizio in una prospettiva più ampia. La soluzione delle problematiche idrogeologiche del Tagliamento implicherà necessariamente delle conseguenze anche sui profili turistici, naturalistici e sociali. Tutti elementi che solo le realtà territoriali conoscono in modo capillare e sono quindi adatte a valorizzare e rafforzare con la loro esperienza.