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PD: Brandolin, il Piano casa prende in giro la gente

03.03.2010
14:52
(ACON) Trieste, 03 mar - COM/AB - Il Piano casa dell'assessore Seganti prende in giro la gente.

Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin, che aveva sollevato la questione attraverso un'interrogazione con la quale chiedeva se qualche impresa o cittadino del Friuli Venezia Giulia stesse fruendo di questa iniziativa pomposamente approvata dalla Giunta Tondo nel novembre scorso.

La norma, che deriva dall'accordo Stato-Regioni del 31 marzo 2009, doveva essere recepita con carattere d'urgenza entro giugno dello scorso anno, ma è stata depositata dalla Giunta Tondo appena in agosto e approvata a novembre, attenuando così l'intenzione originaria di dare un effetto immediato di rilancio del settore edilizio in questo periodo di crisi economica.

In questi giorni - sottolinea Brandolin - sono scaduti i tre mesi per l'approvazione del regolamento senza che vi sia notizia di qualche progetto approvato dai Comuni, e la motivazione addotta dalla Giunta per giustificarsi è che non vi sono ancora i tempi tecnici per poter acquisire dati statistici oggettivi, dato che, almeno per i Comuni con più di 15.000 abitanti, la stessa legge ha raddoppiato i termini procedurali per evadere un permesso di costruire.

Un'ammissione implicita - afferma Brandolin - che gli interventi approvati dai Comuni sono pari a zero. Non solo è stata colpevolmente ritardata l'approvazione del provvedimento, ma sono state anche introdotte norme che allungano i tempi burocratici, alla faccia dell'urgenza in tempi di crisi.

Brandolin invita quindi l'assessore Seganti ad astenersi dal promuovere, come recentemente successo anche in un Comune della provincia di Gorizia, il Piano casa come la panacea per l'edilizia regionale, ben sapendo che per loro scelta i tempi non sono maturi e che per la farraginosità di quello che hanno scritto, non accogliendo gran parte dei suggerimenti che il PD aveva voluto dare, hanno dato vita a un provvedimento confuso e complicato da attuare.