PD: Brandolin, il Piano casa prende in giro la gente
(ACON) Trieste, 03 mar - COM/AB - Il Piano casa dell'assessore
Seganti prende in giro la gente.
Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Giorgio
Brandolin, che aveva sollevato la questione attraverso
un'interrogazione con la quale chiedeva se qualche impresa o
cittadino del Friuli Venezia Giulia stesse fruendo di questa
iniziativa pomposamente approvata dalla Giunta Tondo nel novembre
scorso.
La norma, che deriva dall'accordo Stato-Regioni del 31 marzo
2009, doveva essere recepita con carattere d'urgenza entro giugno
dello scorso anno, ma è stata depositata dalla Giunta Tondo
appena in agosto e approvata a novembre, attenuando così
l'intenzione originaria di dare un effetto immediato di rilancio
del settore edilizio in questo periodo di crisi economica.
In questi giorni - sottolinea Brandolin - sono scaduti i tre mesi
per l'approvazione del regolamento senza che vi sia notizia di
qualche progetto approvato dai Comuni, e la motivazione addotta
dalla Giunta per giustificarsi è che non vi sono ancora i tempi
tecnici per poter acquisire dati statistici oggettivi, dato che,
almeno per i Comuni con più di 15.000 abitanti, la stessa legge
ha raddoppiato i termini procedurali per evadere un permesso di
costruire.
Un'ammissione implicita - afferma Brandolin - che gli interventi
approvati dai Comuni sono pari a zero. Non solo è stata
colpevolmente ritardata l'approvazione del provvedimento, ma sono
state anche introdotte norme che allungano i tempi burocratici,
alla faccia dell'urgenza in tempi di crisi.
Brandolin invita quindi l'assessore Seganti ad astenersi dal
promuovere, come recentemente successo anche in un Comune della
provincia di Gorizia, il Piano casa come la panacea per
l'edilizia regionale, ben sapendo che per loro scelta i tempi non
sono maturi e che per la farraginosità di quello che hanno
scritto, non accogliendo gran parte dei suggerimenti che il PD
aveva voluto dare, hanno dato vita a un provvedimento confuso e
complicato da attuare.