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Gabrovec e Kocijancic con iscritti Istituto ladino Cortina

23.04.2010
13:34
(ACON) Trieste, 23 apr - DT - Sono venuti dal Veneto a Trieste per osservare sul campo come viene attuata in Friuli Venezia Giulia la 482, legge statale del 1999 che tutela le minoranze linguistiche storiche come gli sloveni, e come loro, ladini dell'alta provincia di Belluno in visita al Consiglio regionale.

A ricevere i 21 iscritti dell'Istitut Cultural Ladin "Cesa de Jan", associazione culturale nata proprio per valorizzare questa parlata nei Comuni "storici" di Cortina d'Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia, i due consiglieri sloveni Igor Gabrovec e Igor Kocijancic.

"C'è la 482, c'è la 38 del 2001 (disegnata specificatamente sulla comunità slovena), ma più in generale la Costituzione italiana prevede la tutela delle minoranze, ha spiegato Gabrovec. Certo la realtà slovena è molto differente, ad esempio dall'Alto Adige; spesso la tutela, seppur sancita, rimane sulla carta. Viviamo in un territorio in cui non sempre si è considerato importante garantire le minoranze. Oggi, però, le cose stanno cambiando: la crescita culturale, l'allargamento dell'UE, l'adesione della Slovenia stessa al sistema comunitario, sono tutti processi per cui Lubiana sta iniziando a essere considerata una capitale vicina, e non antagonista. La logica del diritto all'ignoranza piuttosto che al bilinguismo non ha più senso di esistere", ha concluso Gabrovec.

Più incentrato sul sostegno economico alla minoranza slovena l'intervento di Kocijancic. "La Regione stornava direttamente, con fondi propri, alla nostra comunità 240 mila euro all'anno. Oggi, ha sottolineato, quel canale contributivo è stato totalmente azzerato".