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Progetto transfrontaliero: studenti in Consiglio regionale

10.05.2010
12:53
(ACON) Trieste, 10 mag - ET - L'acronimo è SPIN e in inglese sta per pratica a scuola di innovazione per la democrazia e la cittadinanza nella comunità transfrontaliere (School Practice Innovaction for Democracy and Citizenship in crossborder communities). Si tratta di un progetto di collaborazione tra scuole italiane (anche quelle con lingua d'insegnamento slovena), scuole slovene (tra le quali anche quelle dove si insegna in italiano), avviato lo scorso anno scolastico per costruire reciproca conoscenza, anche attraverso moduli formativi condivisi.

Il Consiglio regionale ha ospitato 80 studenti - 60 "deputati" e 20 del team di supporto tecnico - che in base al modello assunto per l'anno corrente, quello dell'Europarlamento, hanno utilizzato l'Aula consiliare per una giornata di simulazione di una sessione parlamentare di discussione. In pratica, delegazioni miste composte da studenti del terzo e quarto anno delle diverse scuole, presentano e dibattono risoluzioni su argomenti d'interesse europeo riguardanti i diritti umani, le politiche di solidarietà, le libertà civili e la giustizia sociale. Una giornata di educazione alla cittadinanza attiva nei rapporti interculturali, in prima persona ed esclusivamente in inglese, l'ultima a coronamento di due anni di intensa collaborazione e, ciliegina sulla torta, dell'offerta formativa di tutte le scuole partecipanti.

A salutare l'inizio dei lavori, il presidente del Consiglio, Edouard Ballaman. "E' un'esperienza importante e assolutamente formativa quella che vivete oggi - ha detto Ballaman - il traguardo di un lavoro che avete da tempo avviato, complesso e articolato per gli insegnanti e per voi studenti. Un compito che sicuramente vi aiuterà a essere i cittadini europei di domani e che, sono certo, riuscire a portare a termine nel migliore dei modi. Ritengo che questo tipo di esperienze siano di aiuto al mondo della politica per farla conoscere e soprattutto per far conoscere quelle istituzioni, soprattutto di carattere europeo, che spesso sentiamo lontane".

"Un'esperienza transnazionale, che ci fa cogliere il meglio della posizione della nostra regione - ha detto agli studenti il presidente della VI Commissione consiliare Piero Camber, che poi ha rivolto un'esortazione concreta agli studenti. Fate sentire la vostra voce e partecipate, terminate gli studi, entrate nel mondo lavorativo e poi cimentatevi nella politica. Servono persone con radici salde".

"Noi siamo le nuove facce dell'Europa e oltrepassare i confini non è solo un bello slogan o una frase a effetto, è soprattutto un obiettivo da raggiungere insieme". Ludovine Tarsia, ha presieduto la sessione dando il via ai lavori in perfetto inglese. "Appreciate democracy in action", ha sottolineato la presidente, apprezzare la democrazia in azione, vivere l'esperienza nella pratica, con rispetto e coscienza del dialogo culturale.

All'avvio dei lavori hanno partecipato anche l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Cultura, Roberto Molinaro, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, il direttore dell'Istituto di educazione della Repubblica di Slovenia, Gregor Mohorcic e la direttrice dell'Istituto per l'educazione di Capodistria.

Le istituzioni che hanno avviato il progetto SPIN sono l'Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia l'Ufficio regionale per le scuole con lingua d'insegnamento slovena del Friuli Venezia Giulia (Dezelni urad za sole s slovenskim ucnim jezikom v Furlaniji Julijski Krajini), l'Istituto di educazione della Repubblica Slovenia (Zavod za solstvo Republike Slovenije), la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia attraverso la Direzione centrale per l'Istruzione, la Formazione e la Cultura. Le scuole che hanno preso parte sono i licei scientifici statali di Trieste "Galileo Galilei" e "France Preseren", il ginnasio "Gian Rinaldo Carli" di Capodistria, il ginnasio "Antonio Sema" di piano e la Gimnazija Koper.

(foto-immagini tv)