Progetto transfrontaliero: studenti in Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 10 mag - ET - L'acronimo è SPIN e in inglese
sta per pratica a scuola di innovazione per la democrazia e la
cittadinanza nella comunità transfrontaliere (School Practice
Innovaction for Democracy and Citizenship in crossborder
communities). Si tratta di un progetto di collaborazione tra
scuole italiane (anche quelle con lingua d'insegnamento slovena),
scuole slovene (tra le quali anche quelle dove si insegna in
italiano), avviato lo scorso anno scolastico per costruire
reciproca conoscenza, anche attraverso moduli formativi
condivisi.
Il Consiglio regionale ha ospitato 80 studenti - 60 "deputati" e
20 del team di supporto tecnico - che in base al modello assunto
per l'anno corrente, quello dell'Europarlamento, hanno utilizzato
l'Aula consiliare per una giornata di simulazione di una sessione
parlamentare di discussione. In pratica, delegazioni miste
composte da studenti del terzo e quarto anno delle diverse
scuole, presentano e dibattono risoluzioni su argomenti
d'interesse europeo riguardanti i diritti umani, le politiche di
solidarietà, le libertà civili e la giustizia sociale. Una
giornata di educazione alla cittadinanza attiva nei rapporti
interculturali, in prima persona ed esclusivamente in inglese,
l'ultima a coronamento di due anni di intensa collaborazione e,
ciliegina sulla torta, dell'offerta formativa di tutte le scuole
partecipanti.
A salutare l'inizio dei lavori, il presidente del Consiglio,
Edouard Ballaman. "E' un'esperienza importante e assolutamente
formativa quella che vivete oggi - ha detto Ballaman - il
traguardo di un lavoro che avete da tempo avviato, complesso e
articolato per gli insegnanti e per voi studenti. Un compito che
sicuramente vi aiuterà a essere i cittadini europei di domani e
che, sono certo, riuscire a portare a termine nel migliore dei
modi. Ritengo che questo tipo di esperienze siano di aiuto al
mondo della politica per farla conoscere e soprattutto per far
conoscere quelle istituzioni, soprattutto di carattere europeo,
che spesso sentiamo lontane".
"Un'esperienza transnazionale, che ci fa cogliere il meglio della
posizione della nostra regione - ha detto agli studenti il
presidente della VI Commissione consiliare Piero Camber, che poi
ha rivolto un'esortazione concreta agli studenti. Fate sentire la
vostra voce e partecipate, terminate gli studi, entrate nel mondo
lavorativo e poi cimentatevi nella politica. Servono persone con
radici salde".
"Noi siamo le nuove facce dell'Europa e oltrepassare i confini
non è solo un bello slogan o una frase a effetto, è soprattutto
un obiettivo da raggiungere insieme". Ludovine Tarsia, ha
presieduto la sessione dando il via ai lavori in perfetto
inglese. "Appreciate democracy in action", ha sottolineato la
presidente, apprezzare la democrazia in azione, vivere
l'esperienza nella pratica, con rispetto e coscienza del dialogo
culturale.
All'avvio dei lavori hanno partecipato anche l'assessore
regionale all'Istruzione, Formazione e Cultura, Roberto Molinaro,
il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame,
il direttore dell'Istituto di educazione della Repubblica di
Slovenia, Gregor Mohorcic e la direttrice dell'Istituto per
l'educazione di Capodistria.
Le istituzioni che hanno avviato il progetto SPIN sono l'Ufficio
scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia l'Ufficio
regionale per le scuole con lingua d'insegnamento slovena del
Friuli Venezia Giulia (Dezelni urad za sole s slovenskim ucnim
jezikom v Furlaniji Julijski Krajini), l'Istituto di educazione
della Repubblica Slovenia (Zavod za solstvo Republike Slovenije),
la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia attraverso la Direzione
centrale per l'Istruzione, la Formazione e la Cultura. Le scuole
che hanno preso parte sono i licei scientifici statali di Trieste
"Galileo Galilei" e "France Preseren", il ginnasio "Gian Rinaldo
Carli" di Capodistria, il ginnasio "Antonio Sema" di piano e la
Gimnazija Koper.
(foto-immagini tv)