Ballaman come Tutore minori su campagna contro omofobia
(ACON) Trieste, 18 mag - COM/AB - Il presidente del Consiglio
della Regione Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman, al quale fa
riferimento l'Ufficio del Tutore dei minori, interviene sulla
campagna pubblicitaria realizzata per la Giornata mondiale contro
l'omofobia.
"In veste di Tutore pubblico dei minori mi è stato formalmente
chiesto dal consigliere Ciani di analizzare la campagna
pubblicitaria realizzata in occasione della Giornata mondiale
contro l'omofobia.
Intervengo non in merito al contenuto, ma sottolineo la forma non
mirata con la quale la campagna è stata realizzata.
Il problema del rapporto tra comunicazione e giovani, e minori di
età, è un problema delicato, complicato e vasto, come è
altrettanto complicato il problema della tutela dei minori di età
nell'era della comunicazione: le immagini dai giornali o dagli
schermi di televisione e cinema colpiscono letteralmente di
continuo ognuno di noi.
Due sono i pensieri principali:
Prima di tutto questa campagna non tiene conto delle diverse
categorie di target che raggiunge. Per strada cammina la persona
adulta, che potrà fare le sue personali riflessioni guardando
quelle immagini, ma per strada camminano, e guarderanno quelle
immagini, anche persone che ancora adulte non sono e che quindi
non posseggono in maniera completa gli strumenti interpretativi
di maturità, psicologici e culturali che permettano loro di
comprendere il reale messaggio contenuto nelle immagini stesse.
Non c'è in loro, data l'età anagrafica, ancora la preparazione
adeguata per interpretare nel modo giusto queste immagini. In
fondo penso che il messaggio stesso dei creatori della campagna
venga meno, perchè se una cosa non è spiegata nel modo giusto, a
fallire è lo stesso obiettivo che ci si era prefissi di ottenere.
Il secondo punto è che la famiglia, ma anche la scuola, in questa
situazione si trovano sole a dover gestire l'argomento, magari
anche un po' impreparate o in un momento nel quale non ritenevano
di voler affrontare un tema così delicato.
Ritengo per questi motivi che il risultato, nei confronti dei
minori, sia una comunicazione eccessivamente aggressiva e mal
congegnata".