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Idv: Corazza, giochi interni di potere Pdl nel caso Rosolen

03.06.2010
15:20
(ACON) Trieste, 03 giu - COM/AB - Sul dibattito in Aula conseguente alla nomina dell'assessore Brandi è intervenuto il capogruppo di Italia dei Valori Alessandro Corazza, criticando con forza l'operazione "voluta dal Pdl e accettata a testa bassa dal presidente Tondo".

"Pesa molto il fatto - ha dichiarato Corazza - che questo rimpasto venga fatto su un assessorato che porta sulle spalle questioni come il lavoro che oggi, in tempo di crisi, rivestono un'importanza fondamentale e che subiscono invece un brusco rallentamento.

"Pensavamo che le superiori esigenze della politica regionale avrebbero prevalso, invece si è consumato un rimpasto non sulla base di problemi di merito legati alla politica regionale, ma su problemi interni del Pdl e per di più su temi locali di Trieste.

"Il centrodestra - dice il dipietrista - sta dando il peggio di sé e dimostra ancora una volta di mettere davanti ai bisogni dei cittadini la logica dei giochi interni di potere.

"Per mandar via un assessore ci dovrebbero essere motivi legati al proprio operato, invece in questo caso le competenze, le capacità, l'efficienza e il merito lasciano spazio a mere logiche di potere dove una parte del Pdl sta epurando l'altra, in un modo tutt'altro che democratico. Emergono tutti i problemi di un partito che, al di là dell'immagine che esterna, è in continuo conflitto e più impegnato a pensare agli interessi e ai giochi di potere che ci sono al suo interno che ai cittadini e ad amministrare al meglio il pubblico. I partiti dovrebbero essere uno strumento per portare nelle istituzioni persone di grande capacità mentre il Pdl, dopo oggi, evidenzia ancor di più quanto sia un partito-fine piuttosto che un partito-mezzo".

La critica di Corazza investe direttamente il presidente della Regione Tondo: "Lei presidente - ha detto Corazza in Aula - è caduto in uno dei peggiori vizi della vecchia politica. L'attuale forma di Governo regionale, attraverso la sua elezione diretta, le dava la forza di imporsi sui partiti e invece ha abbassato la testa, cadendo ancora una volta in quella che era la logica della prima Repubblica a cui evidentemente si sente ancora legato".

Corazza ha rivolto un pensiero all'ex assessore Rosolen "che aveva la capacità di ascoltare la minoranza e di ritornare sulle proprie decisioni, così come fece in occasione dei contratti di solidarietà proposti dall'Italia dei Valori, rivelatosi a conti fatti uno dei provvedimenti più apprezzati dai nostri imprenditori".

"Un augurio - ha concluso il dipietrista - va comunque al nuovo assessore, che dovrà dimostrare di essere all'altezza di questo ruolo e di saperlo svolgere nel rispetto del mandato elettorale ricevuto dal centrodestra, nonché con autonomia rispetto agli interessi particolari dei partiti e alle logiche di potere interni al partito, così come invece non ha saputo fare il presidente Tondo".