Idv: Corazza, giochi interni di potere Pdl nel caso Rosolen
(ACON) Trieste, 03 giu - COM/AB - Sul dibattito in Aula
conseguente alla nomina dell'assessore Brandi è intervenuto il
capogruppo di Italia dei Valori Alessandro Corazza, criticando
con forza l'operazione "voluta dal Pdl e accettata a testa bassa
dal presidente Tondo".
"Pesa molto il fatto - ha dichiarato Corazza - che questo
rimpasto venga fatto su un assessorato che porta sulle spalle
questioni come il lavoro che oggi, in tempo di crisi, rivestono
un'importanza fondamentale e che subiscono invece un brusco
rallentamento.
"Pensavamo che le superiori esigenze della politica regionale
avrebbero prevalso, invece si è consumato un rimpasto non sulla
base di problemi di merito legati alla politica regionale, ma su
problemi interni del Pdl e per di più su temi locali di Trieste.
"Il centrodestra - dice il dipietrista - sta dando il peggio di
sé e dimostra ancora una volta di mettere davanti ai bisogni dei
cittadini la logica dei giochi interni di potere.
"Per mandar via un assessore ci dovrebbero essere motivi legati
al proprio operato, invece in questo caso le competenze, le
capacità, l'efficienza e il merito lasciano spazio a mere logiche
di potere dove una parte del Pdl sta epurando l'altra, in un modo
tutt'altro che democratico. Emergono tutti i problemi di un
partito che, al di là dell'immagine che esterna, è in continuo
conflitto e più impegnato a pensare agli interessi e ai giochi di
potere che ci sono al suo interno che ai cittadini e ad
amministrare al meglio il pubblico. I partiti dovrebbero essere
uno strumento per portare nelle istituzioni persone di grande
capacità mentre il Pdl, dopo oggi, evidenzia ancor di più quanto
sia un partito-fine piuttosto che un partito-mezzo".
La critica di Corazza investe direttamente il presidente della
Regione Tondo: "Lei presidente - ha detto Corazza in Aula - è
caduto in uno dei peggiori vizi della vecchia politica. L'attuale
forma di Governo regionale, attraverso la sua elezione diretta,
le dava la forza di imporsi sui partiti e invece ha abbassato la
testa, cadendo ancora una volta in quella che era la logica della
prima Repubblica a cui evidentemente si sente ancora legato".
Corazza ha rivolto un pensiero all'ex assessore Rosolen "che
aveva la capacità di ascoltare la minoranza e di ritornare sulle
proprie decisioni, così come fece in occasione dei contratti di
solidarietà proposti dall'Italia dei Valori, rivelatosi a conti
fatti uno dei provvedimenti più apprezzati dai nostri
imprenditori".
"Un augurio - ha concluso il dipietrista - va comunque al nuovo
assessore, che dovrà dimostrare di essere all'altezza di questo
ruolo e di saperlo svolgere nel rispetto del mandato elettorale
ricevuto dal centrodestra, nonché con autonomia rispetto agli
interessi particolari dei partiti e alle logiche di potere
interni al partito, così come invece non ha saputo fare il
presidente Tondo".