PD: Iacop, rimpasto della Giunta penalizza il Friuli
(ACON) Trieste, 15 lug - COM/ET - "Tondo, invece di procedere
speditamente nelle riforme urgenti e indispensabili e nella
ristrutturazione della spesa, si dedica a sedare i contrasti
interni alla maggioranza e subisce sempre più il condizionamento
dei giochi di potere dei partiti che lo sostengono e delle loro
correnti".
A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Franco Iacop,
che entra nel merito della ridistribuzione delle deleghe che
comporterà, a suo dire, il sostanziale blocco delle attività
dell'Amministrazione regionale in attesa della nuova
organizzazione che, oltretutto, risulterà negativa per il ruolo
della provincia di Udine.
"Una prospettiva non accettabile - dice Iacop - perché alla
provincia di Udine si continua a togliere peso e
rappresentatività politica. Il Friuli è uscito fortemente
penalizzato dal rimpasto di Giunta e le deleghe pesanti e
strategiche, come industria, artigianato, turismo e commercio
transitano tutte ad assessori di Trieste. Di fatto - spiega il
consigliere - il comparto produttivo vede assente il Friuli,
nonostante esso sia la locomotiva economica dell'intera regione".
Il centrodestra - secondo Iacop - continua dunque a sottrarre
risorse e competenze alla rappresentanza politica friulana con il
placet della Lega.
"Continua la delegittimazione politica con il forte dimagrimento
delle deleghe degli assessori friulani. Di fronte a questo
scenario - dice l'esponente dell'opposizione - oltre alla levata
di scudi di Confindustria friulana, non dovrebbe mancare la
reazione delle altre associazioni di categoria e dei principali
protagonisti della realtà socioeconomica. In questo momento di
difficoltà bisogna assicurare al sistema produttivo azioni utili
al rilancio e non è pensabile che si crei, con il valzer delle
deleghe, immobilismo e mancanza assoluta di direttive.
"Al ricambio degli assessori va ad aggiungersi la
riorganizzazione burocratica delle Direzioni regionali, che -
sostiene Iacop - senza precise e tangibili direttive politiche,
rischia di aprire un periodo di transizione troppo lungo. Le
esigenze di intervento richiedono, oltre che stabilità e certezze
nell'azione di governo, attitudini politiche e amministrative in
grado di dare un contributo serio e appropriato alla capacità di
competere del sistema economico e lavorativo regionale.
"Tutti questi cambiamenti - rileva il consigliere del PD -
prenderanno avvio solo dal mese di ottobre, dopo che sarà rivista
la normativa regionale vigente. Viene da chiedersi perché Tondo
si dimostri così pavidamente rassegnato ad assecondare le
continue pretese della Lega e le istanze conflittuali del Pdl,
invece di esercitare il potere che gli è stato conferito dagli
elettori del Friuli Venezia Giulia.
"E' bene ricordare che siamo a metà legislatura e il più dovrebbe
essere già stato fatto. Con Tondo invece - conclude Iacop - siamo
al punto di partenza".