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PD: Iacop, rimpasto della Giunta penalizza il Friuli

15.07.2010
18:00
(ACON) Trieste, 15 lug - COM/ET - "Tondo, invece di procedere speditamente nelle riforme urgenti e indispensabili e nella ristrutturazione della spesa, si dedica a sedare i contrasti interni alla maggioranza e subisce sempre più il condizionamento dei giochi di potere dei partiti che lo sostengono e delle loro correnti".

A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Franco Iacop, che entra nel merito della ridistribuzione delle deleghe che comporterà, a suo dire, il sostanziale blocco delle attività dell'Amministrazione regionale in attesa della nuova organizzazione che, oltretutto, risulterà negativa per il ruolo della provincia di Udine.

"Una prospettiva non accettabile - dice Iacop - perché alla provincia di Udine si continua a togliere peso e rappresentatività politica. Il Friuli è uscito fortemente penalizzato dal rimpasto di Giunta e le deleghe pesanti e strategiche, come industria, artigianato, turismo e commercio transitano tutte ad assessori di Trieste. Di fatto - spiega il consigliere - il comparto produttivo vede assente il Friuli, nonostante esso sia la locomotiva economica dell'intera regione".

Il centrodestra - secondo Iacop - continua dunque a sottrarre risorse e competenze alla rappresentanza politica friulana con il placet della Lega.

"Continua la delegittimazione politica con il forte dimagrimento delle deleghe degli assessori friulani. Di fronte a questo scenario - dice l'esponente dell'opposizione - oltre alla levata di scudi di Confindustria friulana, non dovrebbe mancare la reazione delle altre associazioni di categoria e dei principali protagonisti della realtà socioeconomica. In questo momento di difficoltà bisogna assicurare al sistema produttivo azioni utili al rilancio e non è pensabile che si crei, con il valzer delle deleghe, immobilismo e mancanza assoluta di direttive.

"Al ricambio degli assessori va ad aggiungersi la riorganizzazione burocratica delle Direzioni regionali, che - sostiene Iacop - senza precise e tangibili direttive politiche, rischia di aprire un periodo di transizione troppo lungo. Le esigenze di intervento richiedono, oltre che stabilità e certezze nell'azione di governo, attitudini politiche e amministrative in grado di dare un contributo serio e appropriato alla capacità di competere del sistema economico e lavorativo regionale.

"Tutti questi cambiamenti - rileva il consigliere del PD - prenderanno avvio solo dal mese di ottobre, dopo che sarà rivista la normativa regionale vigente. Viene da chiedersi perché Tondo si dimostri così pavidamente rassegnato ad assecondare le continue pretese della Lega e le istanze conflittuali del Pdl, invece di esercitare il potere che gli è stato conferito dagli elettori del Friuli Venezia Giulia.

"E' bene ricordare che siamo a metà legislatura e il più dovrebbe essere già stato fatto. Con Tondo invece - conclude Iacop - siamo al punto di partenza".