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PD/Pdl: Brandolin, Brussa, Marin e Valenti su polizia di GO

27.07.2010
16:12
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/DT - La nomina del comandante della polizia provinciale di Gorizia al centro dell'interrogazione del consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin e del commento suo ma anche dei colleghi dell'Isontino Franco Brussa (PD), Roberto Marin e Gaetano Valenti del Pdl.

"Girando un po' intorno al punto della questione, l'assessore Seganti - scrivono i consiglieri - ha ammesso, nella sua risposta all'Aula, come la nomina non risponda effettivamente ai requisiti di legge (in quanto sprovvista di quella comprovata professionalità ed esperienza maturata all'interno dei corpi e dei servizi di polizia locale), ma sia stata possibile invece grazie alla mancanza del regolamento attuativo della LR 9/2009 e alla conseguente applicazione del regime transitorio. Pertanto, fino all'entrata in vigore del regolamento, continuano a trovare applicazione le norme contrattuali e i regolamenti che disciplinano l'accesso all'impiego dei singoli enti attualmente vigenti.

Così la Provincia di Gorizia, dopo aver conciliato con un proprio dipendente una causa di lavoro, inquadrandolo con profilo professionale PLC4 nel servizio di vigilanza provinciale, ha potuto nominarlo successivamente comandante della Polizia provinciale essendo in quel momento il più alto in grado in servizio.

Con una forzatura inopportuna, quindi, l'ente ha potuto procedere a questa nomina, nelle more dell'approvazione del regolamento attuativo, che tra l'altro - aggiungono - addirittura prevedrà il superamento di un corso-concorso pubblico per l'accesso ai ruoli di agente, ispettore e commissario, un successivo corso di preparazione al concorso, e infine i vincitori dovranno frequentare un apposito corso di formazione di base o di qualificazione professionale.

E l'assessore Seganti, infatti, ha auspicato che i singoli enti provvedano a conformarsi ai principi delle nuove disposizioni di legge, pur vigendo ancora la disposizione transitoria.

Da parte nostra non possiamo invece che rammaricarci per le lungaggini nella predisposizione dei regolamenti attuativi della legge regionale 9/2009 che hanno permesso una situazione del genere, dove in buona sostanza non c'è la certezza che - non rispondendo la nomina del comandante della Polizia provinciale di Gorizia ai requisiti previsti dalla legge stessa - essa sia una risposta valida e concreta alle esigenze di quel territorio e dei suoi cittadini".