PD/Pdl: Brandolin, Brussa, Marin e Valenti su polizia di GO
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/DT - La nomina del comandante della
polizia provinciale di Gorizia al centro dell'interrogazione del
consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin e del commento suo
ma anche dei colleghi dell'Isontino Franco Brussa (PD), Roberto
Marin e Gaetano Valenti del Pdl.
"Girando un po' intorno al punto della questione, l'assessore
Seganti - scrivono i consiglieri - ha ammesso, nella sua risposta
all'Aula, come la nomina non risponda effettivamente ai requisiti
di legge (in quanto sprovvista di quella comprovata
professionalità ed esperienza maturata all'interno dei corpi e
dei servizi di polizia locale), ma sia stata possibile invece
grazie alla mancanza del regolamento attuativo della LR 9/2009 e
alla conseguente applicazione del regime transitorio. Pertanto,
fino all'entrata in vigore del regolamento, continuano a trovare
applicazione le norme contrattuali e i regolamenti che
disciplinano l'accesso all'impiego dei singoli enti attualmente
vigenti.
Così la Provincia di Gorizia, dopo aver conciliato con un proprio
dipendente una causa di lavoro, inquadrandolo con profilo
professionale PLC4 nel servizio di vigilanza provinciale, ha
potuto nominarlo successivamente comandante della Polizia
provinciale essendo in quel momento il più alto in grado in
servizio.
Con una forzatura inopportuna, quindi, l'ente ha potuto procedere
a questa nomina, nelle more dell'approvazione del regolamento
attuativo, che tra l'altro - aggiungono - addirittura prevedrà il
superamento di un corso-concorso pubblico per l'accesso ai ruoli
di agente, ispettore e commissario, un successivo corso di
preparazione al concorso, e infine i vincitori dovranno
frequentare un apposito corso di formazione di base o di
qualificazione professionale.
E l'assessore Seganti, infatti, ha auspicato che i singoli enti
provvedano a conformarsi ai principi delle nuove disposizioni di
legge, pur vigendo ancora la disposizione transitoria.
Da parte nostra non possiamo invece che rammaricarci per le
lungaggini nella predisposizione dei regolamenti attuativi della
legge regionale 9/2009 che hanno permesso una situazione del
genere, dove in buona sostanza non c'è la certezza che - non
rispondendo la nomina del comandante della Polizia provinciale di
Gorizia ai requisiti previsti dalla legge stessa - essa sia una
risposta valida e concreta alle esigenze di quel territorio e dei
suoi cittadini".