PD: Marsilio, quote latte, Violino difende i truffatori
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/DT - Torna sulla questione delle
quote latte il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio, e non
manca di criticare il comportamento dell'assessore alle Risorse
agricole Claudio Violino.
"Avevo chiesto - annota Marsilio - il ritiro della delibera della
Giunta con la quale si chiede al governo di sospendere i
pagamenti delle prossime annualità della ratealizzazione delle
quote latte perché in contrasto con le direttive CEE, e invece
l'assessore ribadisce che pretendere i pagamenti come richiesto
dall'Unione europea significa infliggere il colpo di grazia a
quelle aziende già in difficoltà a causa della congiuntura
economica attuale. Inoltre, sempre a suo dire, con il
provvedimento di sospensione si propone semplicemente di
rimodulare il sistema dei pagamenti senza incorrere in alcun
rischio di infrazione.
In altre parole - replica il consigliere - Violino continua a
difendere i truffatori delle quote latte per ottemperare a delle
promesse elettorali della Lega, ignora gli impegni di governo
assunti, e tace sugli avvertimenti di infrazione già notificati
dall'Unione Europea.
Tutto ciò nonostante il governatore della Lombardia Formigoni e
il suo Consiglio regionale chiedano al governo di cancellare il
maxiemendamento di proroga del pagamento delle multe, che Galan,
ministro delle politiche agricole, richieda con forza il rispetto
degli accordi presi con la UE, e l'Unione europea faccia
pervenire al governo italiano un nuovo avvertimento per l'avvio
del procedimento di infrazione.
L'articolo 40 bis del maxiemendamento del governo richiesto e
sostenuto con una delibera di Giunta da parte di Violino e soci,
riguarda 109 produttori su oltre 40 mila in regola con la
normativa comunitaria. Si difendono 109 produttori che non hanno
rispettato la legge - prosegue Marsilio - per irridere a circa 40
mila che hanno avuto il torto di mettersi in regola, a proprie
spese e con sacrificio, con la normativa comunitaria.
Resta tutto da vedere se non ci sarà alcuna procedura di
infrazione. Difficile che la Comunità europea si limiti a fare
delle semplici minacce e che lasci correre, senza punire, il
ricorso all'illecito. Nel caso di una notifica di infrazione,
conclude l'esponente di opposizione, vedremo quali saranno le
giustificazioni che Violino continuerà ad accampare e soprattutto
a chi spetterà di pagare l'ulteriore debito".