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PD: Marsilio, quote latte, Violino difende i truffatori

30.07.2010
11:35
(ACON) Trieste, 30 lug - COM/DT - Torna sulla questione delle quote latte il consigliere regionale del PD Enzo Marsilio, e non manca di criticare il comportamento dell'assessore alle Risorse agricole Claudio Violino.

"Avevo chiesto - annota Marsilio - il ritiro della delibera della Giunta con la quale si chiede al governo di sospendere i pagamenti delle prossime annualità della ratealizzazione delle quote latte perché in contrasto con le direttive CEE, e invece l'assessore ribadisce che pretendere i pagamenti come richiesto dall'Unione europea significa infliggere il colpo di grazia a quelle aziende già in difficoltà a causa della congiuntura economica attuale. Inoltre, sempre a suo dire, con il provvedimento di sospensione si propone semplicemente di rimodulare il sistema dei pagamenti senza incorrere in alcun rischio di infrazione.

In altre parole - replica il consigliere - Violino continua a difendere i truffatori delle quote latte per ottemperare a delle promesse elettorali della Lega, ignora gli impegni di governo assunti, e tace sugli avvertimenti di infrazione già notificati dall'Unione Europea.

Tutto ciò nonostante il governatore della Lombardia Formigoni e il suo Consiglio regionale chiedano al governo di cancellare il maxiemendamento di proroga del pagamento delle multe, che Galan, ministro delle politiche agricole, richieda con forza il rispetto degli accordi presi con la UE, e l'Unione europea faccia pervenire al governo italiano un nuovo avvertimento per l'avvio del procedimento di infrazione.

L'articolo 40 bis del maxiemendamento del governo richiesto e sostenuto con una delibera di Giunta da parte di Violino e soci, riguarda 109 produttori su oltre 40 mila in regola con la normativa comunitaria. Si difendono 109 produttori che non hanno rispettato la legge - prosegue Marsilio - per irridere a circa 40 mila che hanno avuto il torto di mettersi in regola, a proprie spese e con sacrificio, con la normativa comunitaria.

Resta tutto da vedere se non ci sarà alcuna procedura di infrazione. Difficile che la Comunità europea si limiti a fare delle semplici minacce e che lasci correre, senza punire, il ricorso all'illecito. Nel caso di una notifica di infrazione, conclude l'esponente di opposizione, vedremo quali saranno le giustificazioni che Violino continuerà ad accampare e soprattutto a chi spetterà di pagare l'ulteriore debito".